| Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Alla Panchina Una Storia d’Amicizia”?
Aurora Coppola - Ho deciso di intitolare il mio libro “Alla Panchina - Una Storia d’Amicizia” perché anche le più grandi storie d’amicizia e d’amore possono nascere in luoghi anonimi come ad esempio quello di una piazza dove esiste ancora una vecchia panchina, sola in mezzo a tante panche moderne e luci abbaglianti. La storia è incentrata sul rapporto tra due persone diverse ma è la panchina che le unisce, dunque per me merita una doverosa menzione.
Domanda - Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Aurora Coppola - Gli argomenti trattati in questo volume sono la depressione (a mio avviso il nuovo male moderno), la recessione economica e il problema della droga come escamotage per alleviare le proprie sofferenze. In questo libro metto anche l’accento sull’impossibilità di comunicare se non tramite i social media, ho messo in evidenza anche il fenomeno del cyberbullismo, quello che considero la vigliaccheria dei giovani dei nostri tempi.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Aurora Coppola - Molto, sono sempre stata attenta all’attualità e ho scritto questo romanzo soffrendo le tematiche a me care in prima persona, ho provato a scavare nella mia anima e a domandarmi quali siano i nostri reali problemi, se alla fine non siamo un po’ tutti autolesionisti. Il mio libro mi ha aiutato a riflettere e arrivare alla conclusione che la felicità è una cosa semplice, che se si gioisse delle piccole cose sarebbe tutto più facile e superabile.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Aurora Coppola - Ho voluto salvare i ricordi di alcuni luoghi a me cari, l’essenza di una persona a cui sono molto affezionata che porto sempre nel mio cuore e poi anche un po’ di me stessa di quando ero adolescente, mi sono ‘rivista’ negli anni ’90 ma con il giudizio della donna che sono diventata.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito il libro “Alla Panchina Una Storia d’Amicizia”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Aurora Coppola - Sicuramente metterei come prima cosa la scoperta di quelli che sono stati i miei punti fermi per sviluppare la stesura della “Panchina”: ricordo un ragazzo che leggeva tutto concentrato “Confessions of an Irish rebel” di Brendan Behan alla panchina della fermata del tram, a Dublino. Mi chinai per vedere cosa stesse leggendo con tanto interesse, poco dopo comprai il libro, uno dei più genuini sulla storia recente dell’Irlanda, ve lo consiglio. Altra cosa che aggiungerei è sicuramente la mia esperienza personale a Dublino, una città che con i suoi luoghi e la sua gente mi ha dato molti spunti per sviluppare le location e arricchire le personalità dei miei personaggi.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Aurora Coppola - Il mio background è costituito principalmente da autori di letteratura di lingua inglese (data la mia preparazione accademica). Tra i miei preferiti ci sono autori come Joyce, Beckett e Wilde, ma per il mio libro mi sono basata anche su tante opere di scrittori italiani come Elsa Morante e Italo Svevo.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Aurora Coppola - Mi sono avvalsa dell’arte figurativa per dare più credibilità ai miei personaggi, dopo tutto dovevo rendere bene l’idea di parlare per un ragazzo di diciotto anni e un uomo di cinquanta. Per fortuna che mi sono venuti in aiuto i ritratti di Francis Fitzgerald al quale mando un ringraziamento particolare per il suo contributo. Lo stile dei ritratti mi ha decisamente aiutato a rendere meglio la psicologia dei personaggi.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Aurora Coppola - Purtroppo non sono un genere di lettrice che va da un libro di gialli a un noir, oppure da un fantasy a una autobiografia, sono molto fossilizzata sulla pura e semplice narrativa senza troppi fronzoli. L’altro tipo di lettura che prediligo sono la poesia e i testi teatrali.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Aurora Coppola - Sembrerò vecchia e anticonformista ma preferisco di gran lunga il paper back. Adoro il profumo di un libro appena comprato e non ancora sfogliato. Ho rispetto per la versione digitale comunque perché penso alle persone che la scelgono per la sua praticità e per il fatto che possono gustarsi i loro libri preferiti dove e quando vogliono senza portarsi dietro una valigia a parte!
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Aurora Coppola - Direi che ho avuto un rapporto quasi terapeutico con la scrittura. Ho scritto questo libro dopo averci pensato molto – circa quattro anni – mentre la stesura ne ha impiegato uno appena. In quel periodo stavo male dentro e fuori mi sentivo sola, così ho deciso di iniziare e completare questo “healimg process” avvalendomi dell’aiuto della lettura prima e della scrittura poi. Non sempre bisogna andare a fare psicoterapia per guarirsi, basta conoscersi bene!
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Alla Panchina Una Storia d’Amicizia” se non lo avesse scritto.
Aurora Coppola - Sarei attratta dal disegno in copertina – ho visto gente incuriosita e non poco dalla “simpatica” rappresentazione della morte – e poi mi interesserebbe sapere il perché di “una storia d’amicizia” visto che per me questo è una delle cose più preziose che si possano avere, l’affetto e la fiducia incondizionata di una persona, avrei voglia di approfondire.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Aurora Coppola - Sì, ho altre cose che sto portando avanti e che stanno prendendo forma pian piano. Ho altri due romanzi e una raccolta di poesie in lingua inglese, spero di poterle realizzare e pubblicare nei prossimi anni.
Titolo: Alla panchina. Una storia d'amicizia
Autore: Aurora Coppola
Prezzo di copertina: € 12,00
Dati: 2016, 140 p.
Editore: Aletti (collana Gli emersi narrativa)
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