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Info sull'Opera
Autore:
Ludovico Ariosto
Tipo:
Racconto
 
Notizie Presenti:
 -

La Lena - Atto terzo. Scena prima

di Ludovico Ariosto



Corbolo solo.

CORBOLO
Or ho di due faccende fatto prospera-
mente una, e con satisfazione d'animo,
Che 'l cappone e i fagiani grassi e teneri
Son riusciti, e 'l pan buono, e 'l vin ottimo;
Non cessa tuttavia lodarmi Flavio
Per uom, che 'l suo danaio sappia spendere.
Farò ancor l'altra, ma non con quel gaudio
C'ho fatto questa: m'è troppo difficile
Ch'io vegga a costui spendere, anzi perdere
Venticinque fiorini, e ch'io lo toleri.
Facile è 'l tôr: sta la fatica al rendere.
Come farà non so, se non fa vendita
De i panni al fin; ma se i panni si vendono
(Che so ch'a lungo andar nol potrà ascondere
Al padre), li rumori, i gridi, i strepiti
Si sentiran per tutto, e sta a pericolo
D'esser cacciato di casa. Or l'astuzia
Bisognaria d'un servo, quale fingere
Vedut'ho talor ne le comedie,
Che questa somma con fraude e fallacia
Sapesse del borsel del vecchio mungere.
Deh, se ben io non son Davo né Sosia,
Se ben non nacqui fra Geti né in Siria,
Non ho in questa testaccia anch'io malizia?
Non saprò ordir un giunto anch'io, ch'a tessere
Abbia Fortuna poi, la qual propizia
(Come si dice) a gli audaci suol essere?
Ma che farò, che con un vecchio credulo
Non ho a far, qual a suo modo Terenzio
O Plauto suol Cremete o Simon fingere?
Ma quanto egli è piú cauto, maggior gloria
Non è la mia, s'io lo piglio alla trappola?
Ieri andò in nave a Sabioncello, e aspettasi
Questa matina: convien ch'io mi prépari
Di quel c'ho a dir, come lo vegga. Or eccolo
A punto! questo è un tratto di comedia:
Che nominarlo, et egli in capo giungere
De la contrada, è in un tempo medesimo.
Ma non vo' che mi vegga prima ch'abbi la
Rete tesa, dove oggi spero involgerlo.

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