 | 👉 Gian Paolo Cremonesini presenta ai lettori il libro "Metamorfosi Interiori"
Opera in duplice lingua: Italiano e Inglese
Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Metamorfosi Interiori”. Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Risposta - Amo tracciare i miei sentimenti che si muovono all’interno di percorsi giornalieri per saldare nella bianca pagina le mie riflessioni, per riprenderle successivamente, condividerle e trovare riscontro ai miei pensieri, difficoltà, delusioni. Ho iniziato da ragazzo durante le strettoie incontrate dentro il periodo scolastico. Con piacere sviluppo un dialogo interiore che calma la mia irrequieta anima e mi fa stare bene, muove continue trasformazioni nel tempo, nelle relazioni, nei sentimenti, nelle certezze forgiando il titolo di questo libro.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Risposta - Direi che il mio mondo è reale pur vivendo dentro una mia fantasia e creatività che ruota in continuazione nel quotidiano dove cerco riscontri e proiezioni per migliorare, condividere comportamenti, idee e ricordarle e riprenderle.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Risposta - Il valore testimoniale è il mio percorso, il mio vissuto denso di sentimenti, relazioni, confronti, successi, insuccessi, obiettivi, riflessioni per una condivisione con il lettore e ricerca di un miglioramento reciproco attraverso il confronto.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “Metamofosi Interiori”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Risposta - Il libro scorre episodi che hanno un filo conduttore comune: il valore dei sentimenti positivi, la disponibilità verso il mondo che ti circonda, il valore della relazione, della condivisione che coniuga il grande contenuto dell’amicizia, sentimento che dovrebbe essere un patrimonio comune da condividere molte volte fagocitato dall’egoismo, invidia e sete di denaro, oltre al valore della fatica del fare, oggi abbandonato in lande di comodità che ci isolano da questi fondamentali della vita.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale? Risposta - Non sono stato uno studente impegnato, la scuola non ha mai catturato la mia curiosità e impegno percependola come un obbligo che non mi arricchiva, sostituito da una mia interiorità che mi popolava gratificandomi con le mie riflessioni quale garanzia per la mia sopravvivenza. Tracciavo su vecchie agende i miei pensieri, le mie sofferenze, le ingiustizie subite in quegli anni per ricordarle e ricercavo riscontro e condivisione personale dentro la mia breve esperienza di vissuto. Amavo la narrativa, poetica foscoliana che si riconduceva al mio pensare in solitudine, alla bellezza, all’amore, alle nobili e importanti gesta che lasciano un segno indelebile nel ricordo fonte di sopravvivenza trascendentale: immortalità. Infatti, da ragazzo pensavo “voglio essere ricordato…”, devo impegnarmi per fare cose importanti che tracciano il mio percorso per soddisfare il desiderio/obiettivo di essere ricordato. Mi identificavo nella “corrispondenza di armoniosi sensi” che ci lega all’urna, luogo di memoria che supera i limiti del tempo e dello spazio, grande fonte della mia personale ispirazione.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Risposta - Dipingo, amo i colori decisi: giallo l’intelligenza, rosso l’energia e blu la serenità, la profondità del cielo che spazia all’infinito. Arte che chiamo “Innovativa”, spiegazione e opere visibili sul mio sito www.cremonesiniarte.it
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Risposta - Il libro traccia poesie, sintesi di un racconto dove si condensano sentimenti, riflessioni, luci, colori dell’esistere che certamente voglio condividere. Scrivo racconti e alla fine trasporto una poesia che racchiude tutto il significato della mia narrazione. Prediligo storie del vissuto e poesie che rispecchiano i temi ricorrenti del mio percorso.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Risposta - Penso che sfogliare una pagina, il suo contatto fisico, il suono, la leggerezza offerta da questo movimento sia un piacere insostituibile.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Risposta - Ho un rapporto continuo e fantastico con la scrittura, mi isolo, sono nella condizione ideale di auto dialogo per esprimere i miei pensieri, le mie emozioni e riflessioni in profondità “…solo et pensoso i più deserti campi…” dentro una serenità che vorrei che tutti ricercassero per viverla intimamente.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Metamorfosi Interiori”, se non lo avesse scritto.
Risposta - Il titolo mi catturerebbe per curiosità, vivendo un mondo dove la superficialità regna sovrana mi piacerebbe sfogliare queste Metamorfosi Interiori per capire cosa sviluppa e trasmette interiormente questa metamorfosi.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Risposta - Scrivo racconti dove alla fine della narrazione riporto una poesia. Sto pubblicando un nuovo libro, narrativa, paziente lavoro di indagine e scavo nei sentimenti, che vorrei consegnare ai giovani sperando possa cambiare l’attuale traiettoria verso l’apatia e l‘abbandono della condivisione per dirigerla sul valore dell’altro, della indispensabile relazione per riappropriarsi di gratificanti e indispensabili valori sociali.
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