 | 👉Intervista a Luciano Ranzo che presenta il libro “Romanescamente"
Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai ““Romanescamente”? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Risposta - Dopo il primo libro “Riflessioni in romanesco” del 2023, mi è sembrato normale proseguire nella mia raccolta di poesie con un titolo assonante, cioè “Romanescamente”. Per rimanere coerente con il titolo, i miei argomenti non seguono dei filoni particolari ma si soffermano nei miei pensieri di oggi e di ieri nelle poesie autobiografiche del mio vissuto, mentre in altre rifletto su fatti attuali che giustamente fanno riflettere.
Romanda - Quanto la realtà ha inciso nella sua scrittura?
Risposta - Nella mia scrittura la realtà è predominante, anche se intervallo con argomenti di fantasia, di constatazioni, critica ed ironia.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Risposta - Il valore testimoniale del mio libro, salva e custodisce semplicemente il mio pensiero libero e a volte irriverente, ma spero senza recare offesa o denigrazione ad alcuno.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “Romanescamente”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Risposta - L’esperienza del mio libro “Romanescamente”, se dovessi isolare in particolar modo alcuni episodi, sicuramente i momenti sentimentali che mi hanno coinvolto nel mio vissuto presente e passato perché sono i maggiori stimoli per l’espressione poetica.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Risposta - Le mie fonti d’ispirazione, oltre i poeti studiati nel periodo scolare, in primis i poeti tradizionali del Romanesco come Trilussa, il Belli, il Pascarella e Aldo Fabrizi.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Risposta - La mia scrittura è stata sicuramente influenzata dal primo poeta letto Carlo Alberto Salustri (TRILUSSA) quando ero adolescente e avendo vissuto a Roma per più di 40 anni, mi è stato naturale e semplice esprimermi in dialetto Romanesco.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Risposta - Altri generi letterari che prediligo, non ce ne sono in particolare ma sicuramente la letteratura dialettale in genere mi dà stimolo e piacere, in Italia siamo un paese fortunato ad avere e tramandare i nostri cari e bei dialetti.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Risposta - Sono stato per lavoro un Informatico, anche essendo abbastanza tecnologico, se devo esprimere un mio parere personale il libro cartaceo mantiene ancora il suo fascino attrattivo e solo vedere un volume sullo scaffale rievoca le emozioni di lettura.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Risposta - Il mio rapporto con la scrittura tradizionale con la penna è stato sempre conflittuale, ma da quando esistono le tastiere tra me e la scrittura è avvenuto un rinascimento naturale.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe il libro, se non lo avesse scritto.
Risposta - Il motivo più semplice al mondo per comprare il mio “Romanescamente” è trascorrere alcuni momenti di distensione tra emozioni, allegorie e riflessioni che il caos della vita non permette.
Progetti futuri?
Risposta - Questi primi due libri che pubblico, sono una minoranza della mia raccolta, per il futuro non mettiamoci limiti ma non ho al momento progetti da anticipare.
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