 | Domanda - Ci parla della scelta del titolo e degli argomenti presenti nella raccolta?
Risposta - Ho intitolato il mio E-Book "Il Ponte dei Respiri" poiché credo che l’anima del mondo si esprima con un unico respiro, in cui confluiscono quelli di tutte le genti. Il ponte è luogo di passaggi e di scambi. Attraverso i respiri si comunica, si annullano le distanze, si crea l’incanto dell’Incontro. Abbiamo bisogno di cammini comuni, di confronto, di conoscenza: solo così si abbattono barriere, mentali e fisiche. La nostra civiltà si sta avviando verso il baratro, quello in cui si perde il Senso. Le parole indicano strade, lasciano tracce da seguire verso altri orizzonti. Si parte dai propri vissuti per intrecciare quelli altrui e creare nuove trame su cui fioriscano ardite storie. Mettersi alla finestra a guardare il film della vita significa sprecare i soldi del biglietto, per altro gratuito. Nasce così la discesa in campo, la scelta di esserci come testimoni, come portatori sani di pensieri coraggiosi, di sogni osanti, di folgoranti speranze.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Risposta - Non è necessario ispirarsi a qualcuno per scrivere: se è nelle proprie corde, le parole sgorgheranno nella loro forma, quella plasmata dalla cultura di cui si è intrisi, nel mio caso quella classica. Ogni scrittore amato, sentito sin nelle viscere, avrà lasciato un’ombra, indefinita ma intensa, che ti seguirà ovunque, come un segreto custodito e un segreto da svelare.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Risposta - Curare il proprio immaginario significa nutrirlo di Bellezza: essa ci è generosamente donata dalla Natura e viene condensata in ogni espressione artistica, scultura, pittura, musica, danza, fotografia, architettura, scrittura appunto. Da questo immenso patrimonio si può attingere a piene mani come sorgente sempre viva: le #poesie sgorgano da essa come cascata di stelle, il romanzo, che mi appassiona, si dirama dai mille rivoli che una fonte genera, ramificandosi sino a creare la sua trama.
Domanda - Libro cartaceo o digitale?
Risposta - Avere un libro tra le mani significa espandere i propri sensi, sino a percepirlo sin nella sua più intima essenza. Un libro cartaceo si vive, non si legge soltanto.
Domanda - Il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro?
Risposta - Scrivere è un atto di creazione, un processo di autoaffermazione, di definizione del proprio principio di regolazione in rapporto al mondo. La scrittura consente di far fluire la propria interiorità in una sorta di fermo immagini dove possiamo riconoscerci in modo intelligibile.
Domanda - Se non avesse scritto lei il libro, per quale motivo lo avrebbe comprato?
Risposta - In una realtà dove si persegue lo scontro tra le diversità, anziché l’integrazione fra esse, in un processo di reciproco arricchimento, un libro come "Il Ponte dei Respiri" si propone come una mano tesa verso l’Altro, non più temuto, ma ricercato come interlocutore, in un atto di fiducia aperto alla riconciliazione e alla pacificazione.
Domanda - Progetti futuri?
Risposta - Nel mio cassetto, vibra già di vita propria e autonoma un romanzo, incentrato su un percorso introspettivo teso a rinsaldare legami tra due nemiche amiche, cercando il bandolo della comune matassa.
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