 | 👉 Intervista a FRANCESCO GIRO, che presenta ai lettori il libro di poesie "IL TUO NASO TIMONE e altre poesie"
Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Il tuo naso timone”? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Risposta - “Il tuo naso timone”, che dà il titolo ad una delle poesie della silloge, è il naso a punta di una donna amata, che orienta l’incedere e il suo volto severo. Il naso è l’emblema di un carattere ostinato e dritto. È la poesia che meglio riassume il senso di questo libro: dare una direzione alla nostra vita, una certezza nella temperie dell’esistenza. Il naso timone è il simbolo di una vita autentica.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Risposta - L’espressione poetica, come scrive Croce in un saggio integralmente dedicato alla poesia, nasce sempre dal sentimento, dall’intuizione del particolare colto nella realtà. Ma, aggiunge Croce, la poesia è “diversamente dal sentimento una teoresi, un conoscere” e “riannoda il particolare all’universale” dando alla realtà “una impronta di universalità e di totalità”. Condivido questo giudizio. La poesia nasce da un momento vissuto per esprimere un’immagine, emblema oltre il tempo.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Risposta - L’amore. Senz’altro l’amore. La poesia, nelle sue diverse espressioni e nei suoi molteplici autori, ha sempre voluto salvare l’amore. Nella mia raccolta parlo spesso dell’amore per un padre e una madre, la nostra origine ma anche il nostro destino per l’impronta che ci danno nel generarci. Il questo senso la loro memoria è un tema ricorrente nelle mie poesie, un atto di gratitudine che deve vincere sul ricordo evanescente.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “Il tuo naso timone”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Risposta - Ricorderò sempre l’estate appena trascorsa, quando ho scritto le mie quaranta poesie. Sono nate tutte insieme, fra luglio e agosto, nel caldo e nel silenzio, interrotto solo dal frinire delle cicale e dal suono della TV che trasmetteva le Olimpiadi di Parigi 2024, un evento ripreso in alcune mie poesie, come quella dedicata a Céline Dion che canta Edith Piaf dalla Tour Eiffel.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Risposta - Per chi scrive le fonti di ispirazione sono innumerevoli. Innanzitutto la realtà, la propria formazione culturale e il profilo morale che guida le nostre scelte. Ho avuto la fortuna di ricevere una formazione umanistica e classica che mi ha certamente aiutato. Poi certamente contano le letture di una vita, di poeti e di romanzieri, che hanno lasciato dentro di me un’impronta profonda. Autori come Thomas Mann al quale dedico due poesie, quasi a volerne sottolineare la forte influenza soprattutto con la sua Montagna Incantata, che considero il romanzo-capolavoro del ‘900. E poi Montale un genio assoluto, affatto oscuro o ermetico, al contrario sempre concentrato nell’osservazione della realtà con una formidabile potenza emotiva che un lessico classico, ricercato e talvolta aulico, contiene e sprigiona nello stesso tempo. Sempre Croce ne “La Poesia”, citando Shakespeare, definisce la poesia “una sorta di magia onde il poeta, girando l’occhio dal cielo alla terra e dalla terra al cielo, dà figura e luogo e nome ad “aerei niente”. Quell’imponderabile al quale il #poeta come Montale riesce a dare verità e sostanza ovvero una consistenza quasi divina. E aveva ragione Giovanni Gentile a definire Dante un “poeta profeta” e il suo “un universo divino”. Rispetto ad Ungaretti, suo contemporaneo, Montale era certamente meno acuminato, ma le sue immagini erano di una potenza pronta ad esplodere, quella divina mania che i classici come Platone attribuivano all'espressione poetica. Leggere Montale è come leggere Catullo e Shakespeare.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Risposta - La scrittura è inevitabilmente suggestionata dall’arte perché ne fa parte. La pittura, la musica, il paesaggio, la danza, il teatro, la letteratura appaiono e scompaiono nella scrittura lasciando sempre impronte ovunque e leggere un’opera in fondo costringe il lettore ad una continua ricognizione di mondi artistici possibili. Una presenza quasi ingombrante per lo stesso scrittore e per paradosso l’intuizione artistica di chi scrive nasce, rinasce e si proprio quando si libera da questi fantasmi.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Risposta - Oltre alla poesia, gradisco la prosa. A me piace leggere generi diversi e passo volentieri dalla saggistica al racconto, al romanzo. Ho letto di recente un saggio di Massimo Cacciari sull’Umanesimo cristiano, come i romanzi di Maurizio Di Giovanni e Antonio Manzini e in questi giorni i racconti dell’ultimo premio Nobel Han Kang, scrittrice coreana di indubbia originalità, la cui formazione originaria è poetica e questo si avverte con particolare commozione.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Risposta - Cartaceo, ma quanto vedo in treno molti giovani leggere libri sui loro tablet sono ugualmente felice anche se nei parchi di Parigi e Berlino le ragazze e i ragazzi nei loro zaini hanno ancora il vecchio libro di carta.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Risposta - Un rapporto intimo e confidenziale. La mia penna scorreva veloce ed ero contento.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Il tuo naso timone”, se non lo avesse scritto.
Risposta - Perché è un libro di poesia. Sui nostri scaffali, accanto ai romanzi, ci deve essere sempre un libro di Alda Merini, di Salvatore Quasimodo, di Pasolini, Montale, Ungaretti e Patrizia Cavalli. Ovviamente io sono un signor nessuno però scrivere questa raccolta mi ha inorgoglito, un sentimento che non ho avvertito scrivendo i miei saggi precedenti.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Risposta - Sì, sto scrivendo un romanzo, uscirà il prossimo anno, ma non voglio anticipare nulla, un po’ per scaramanzia e un po’ per pudore. Vi dirò soltanto che si tratta di un romanzo di formazione.
📘 IL TUO NASO TIMONE è acquistabile, previa ordinazione, presso qualsiasi libreria.
Clicca qui per ordinarlo su Amazon:
https://www.amazon.it/tuo-naso-timone-altre-poesie/dp/8859195918
#francescogiro #iltuonasotimone #alettieditore #poesia #raccoltapoetica #libridaleggere #poetry #poesie #book |