 | 👉Intervista alla poetessa ANNA BIANCO, che presenta ai lettori il libro "EMOZIONI IN VIAGGIO"
☑️In duplice lingua: Italiano e Inglese.
☑️Disponibile in eBook a soli Euro 7,99 👇
https://www.ibs.it/emozioni-in-viaggio-emotions-on-ebook-hafez-haidar-anna-maria-bianco/e/9788859197058
Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai "EMOZIONI IN VIAGGIO". Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Risposta - In questo volume sono riportate 40 delle mie poesie che ho scritto a partire dal 1984 fino al 1992, e rappresentano uno spaccato cruciale e molto sofferente della mia vita.
Gli argomenti ricorrenti per lo più sono i sentimenti, l’amore, le delusioni, gli stati d’animo, la solitudine, la speranza, le emozioni appunto che scaturiscono dal cuore, dall’anima e dalle viscere, quando si vivono rapporti, relazioni e storie d’amore non sane, non equilibrate, non corrisposte. Le mie poesie, impregnate di tutto questo, sono rimaste chiuse nel famigerato cassetto per moltissimi anni e adesso, arrivata alla mia età, ho deciso di tirarle fuori, risvegliare le mie emozioni e metterle in viaggio per Paesi lontani, da suscitare emozioni e riflessioni in altri.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Risposta- Moltissimo! Direi al cento per cento. Non sarei stata capace di scrivere una sola poesia senza quel vissuto! I versi delle mie poesie, per lo più in rima, mi escono spontanei direttamente dal cuore, dall’anima e dalle viscere in contemporanea, perché depositati lì dal mio vissuto.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Risposta - Le poesie che ho riportato in questo libro sono la testimonianza di un mio vissuto molto doloroso e infelice, che ho voluto salvare e custodire con questo libro per farne memoria, affinché possa diventare la testimonianza anche degli altri, in quanto l’amore, i sentimenti, gli stati d’animo, le emozioni, sono universali e chiunque può identificarsi.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito "EMOZIONI IN VIAGGIO", se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Risposta - Non riesco ad isolare degli episodi che ricordo con particolare favore, perché si sono susseguiti nel tempo e tutti hanno avuto una certa valenza nella mia vita. Posso solo dire che alcuni episodi sono stati più incisivi e sofferti di altri, ma tutti si sono rivelati fruttuosi per la mia crescita personale e rinascita interiore.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Risposta - Sinceramente non ho mai avuto fonti di ispirazione, o altri autori che mi hanno ispirato. Come ho già detto, tutto mi scaturisce da dentro, da ciò che ho vissuto. La fonte ispiratrice sono io stessa! Tuttavia mi identifico molto con Giacomo Leopardi e Alda Merini.
Quando quest’anno ho partecipato al Federiciano ad Augusta, avevo il terrore che non sarei riuscita a scrivere le poesie in estemporanea. Poi invece, quando ho letto le tre tracce, ne ho trovata una che mi ha ispirato e tirato fuori il mio vissuto legato al mio primo amore di gioventù, le cui emozioni erano rimaste sepolte dentro di me, per 50 anni, come sotto ad una valanga di neve. Idem per la seconda estemporanea: mi è bastato riflettere sulla traccia che mi ispirava e mettere nero su bianco quello che avrei voluto vivere, ma che non avevo vissuto e realizzato con il mio amore di gioventù… Ecco se queste si possono ritenere fonti di ispirazione allora dico sì, le ho avute dalle tracce, come è accaduto anche per le poesie che ho presentato alle iniziative: “L’Isola di Stromboli”, “Un fiore colto e l’altro donato”, “La Panchina”, dove ho tratto ispirazione dai titoli dei Concorsi. Però ciò che scrivo lo tiro fuori sempre dal mio vissuto, depositato dentro di me da molto tempo prima.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Risposta - No! Come ho già detto, le mie poesie nascono direttamente dalle mie esperienze di vita vissuta.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Risposta - Sinceramente ho letto e leggo di tutto: romanzi biografici, storici, politici, libri di psicologia, di narrativa, di alimentazione, di religione, ecc. In particolare però mi attirano i libri che aiutano e guidano alla conoscenza di sé stessi!
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Risposta - Assolutamente quello cartaceo, perché mi piace portarlo con me ovunque io vada, sfogliarlo, sentire le pagine al tatto e percepire il contatto, cosa che non puoi fare con quello digitale, perché freddo e rigido, e anche perché c’è sempre la paura e l’ansia di rompere il Tablet. Inoltre devi stare sempre in allerta perché sparisce la pagina e devi continuamente recuperarla! Diversamente è uno strumento molto utile e indispensabile per tutti, soprattutto per i ragazzi DSA che hanno la difficoltà nella lettura e non avrebbero la possibilità di leggere le poesie e altro. Oggigiorno, infatti, la maggior parte delle persone legge il libro digitale, e tutto sommato questo è un bene, perché altrimenti nessuno leggerebbe il mio ebook!
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro?
Risposta - Il mio rapporto con la scrittura durante la composizione del libro è stato marginale in quanto ho dovuto solo selezionare le mie 40 poesie e inviarle. Negli anni in cui ho scritto le poesie, invece, (1984/1992), il mio rapporto con la scrittura era viscerale e liberatorio! Una valvola di sfogo. Un rifugio! Sentivo l’urgenza e la necessità di “buttare fuori” attraverso i versi, i miei stati d’animo, la mia sofferenza, la mia tristezza, la mia solitudine! Oggi ho un rapporto più equilibrato e stabile con la scrittura in quanto meno coinvolta emotivamente e sentimentalmente.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe "EMOZIONI IN VIAGGIO", se non lo avesse scritto.
Risposta - Innanzitutto mi attirerebbe il titolo, data la mia sensibilità davanti alla parola “emozioni”, e poi sarei molto curiosa di sapere di quali emozioni si parla e perché vanno in viaggio. Inoltre sarei attratta anche dalla copertina molto suggestiva: una strada, dei fiori, il lago, le montagne, un velo di nebbia che fa trapelare un luogo non prettamente italiano, quindi in viaggio verso altri Paesi.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Risposta - Sì, ho in progetto di scrivere il libro della mia vita, intercalato dalla storia del mio primo amore di gioventù. Ci siamo ritrovati sui social dopo 50 anni… Ma non ho ancora deciso come impostarlo e quando iniziarlo.
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