 | ✔️Intervista ad Elena Ponzi, che presenta ai lettori l'opera “C’è nell’etere – In the ether”.
☑️In duplice lingua: Italiano e Inglese.
Domanda: Partiamo proprio dal titolo, come mai “C’è nell’etere – In the ether”? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Risposta: Le circostanze della vita e i suoi cambiamenti a volte seguono la direzione delle nostre scelte, altre volte è l’inimmaginabile.
La percezione che arrivi altro può essere suggerita dallo sgomento o dalla sensazione di tranquillità profonda. Che sia destino o combinazioni astrali o il caso “C’è nell’etere – In the ether”. Nell’inimmaginato si presenterà il nuovo oppure si ripresenterà qualcosa che, spesso, già conosciamo.
Ogni componimento di questo volume è nato sotto l’impulso di uno stimolo non guidato: parola, racconto o circostanza.
Gli argomenti, seguono l’andamento dei miei giorni e della mia reazione emotiva, rappresentano il riflesso della caoticità dell’atmosfera che s’impone.
“C’è nell’etere – In the ether” anche il caos.
Domanda: Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Risposta: Riaffermo ciò che ho scritto: la realtà, da sempre, incide sui miei argomenti, poiché, risveglia o collide con le emozioni anche quelle sopite.
Domanda: La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Risposta: La nostra vita non è solo razionalità. La sua pienezza è intrinseca alla matura comprensione della nostra sensibilità.
Domanda: A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “C’è nell’etere – In the ether”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Risposta: Questa esperienza è parallela ad una mia precedente pubblicazione.
Continua a sorprendermi:
Mi sorprende perché non era nei miei programmi e non ha stupito solo me.
Mi sorprende il verso che si poggia sulla strada di un’altra vita e unisce senza conoscersi.
Mi sorprende scoprire che un libro di poesie può diventare una “Coperta di Linus”.
Mi sorprende quando piace quello che io vorrei scartare.
Domanda: Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Risposta: La mia prima fonte di ispirazione fu Giacomo Leopardi. Leggo di tanti autori, passo da Saffo a Carmelo Bene, da Gianni Rodari a Pier Paolo Pasolini, da Emily Dickinson a Maria Cumani Quasimodo e così via; più sono dissimili più ne subisco il fascino.
Domanda: Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Risposta: Amo tutte le discipline artistiche: musica, danza, pittura, recitazione…
Sono legata a molti artisti per alcune loro interpretazioni; altri li ho apprezzati solo con gli anni. Non ho vere preferenze.
Domanda: Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Risposta: Oltre la poesia, è la narrativa. Nell’uno e nell’altro caso, pur affezionandomi, ho bisogno di cambiare spesso autore.
L’ultima volta che sono stata in libreria ho fatto scegliere tre libri a caso alla commessa.
Domanda: Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Risposta: Il cartaceo. Avere un libro tra le mani sollecita i sensi interiori ed esteriori in tutte le sue forme di benessere.
Il digitale è utile se vuoi leggere di notte senza accendere la luce.
Lo uso poco pur avendo tante funzioni pratiche. Mi piace.
Domanda: Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Risposta: Quando scrivo mi ascolto. Quando mi rileggo mi guardo… Sempre senza ‘trucco’!
C’è nell’intimo una bellezza che si affina e si accentua nel tempo!
Domanda: Un motivo per cui lei comprerebbe “C’è nell’etere – In the ether”, se non lo avesse scritto.
Risposta: Chi lo leggerà scoprirà di me e in parte di sé. Si stupirà? Forse.
Domanda: Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Risposta: Ho scritto versi sin dall’adolescenza; non è mai stato il sogno nel cassetto, non l’ho mai considerato futuro progetto.
Le mie composizioni sono spontanee, se stimolate non vogliono essere soffocate!
Mi rinfrancano come le buone notizie.
Ho colto l’attimo! Sto ancora sulla sua scia.
📘“C’è nell’etere – In the ether” di Elena Ponzi
è disponibile presso qualsiasi libreria, previa ordinazione.
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