 | 👉Maria Cristina Casa presenta ai lettori il libro di poesie "Lucchetti con le ali"
☑️L'intervista
Domanda - Ha scelto come titolo al suo libro di poesie "Lucchetti con le ali". Perché? E quali sono gli argomenti che il libro propone?
Risposta - Come spiego nella quarta di copertina, il termine “lucchetti” è in consonanza con “lockdown”, ovvero rimanda al senso di chiusura ed oppressione che abbiamo vissuto durante la fase più acuta della pandemia. Le “ali” sono quelle della fantasia e dell’arte, che in quel periodo mi consentirono di sentirmi libera, ”librandomi” in alto con la creatività poetica. Così, metaforicamente, i lucchetti potevano aprirsi e volare. Molti sono gli argomenti trattati, ma primeggiano la fede ed il mare.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso?
Risposta - Certamente è un libro che parte dalla contemplazione della realtà, perché è frutto di riflessioni scaturite dalla congiuntura della pandemia.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Risposta: Questo è il messaggio-cardine del libro, che ho voluto salvare dall’oblio: il valore catartico e salvifico dell’arte e della fede, soprattutto se considerate come intimamente legate in una sorta di osmosi, dove il linguaggio comune è l’anelito all’infinito. Pensiamo a Dostoevskij (“La bellezza salverà il mondo”), oppure ai dervisci rotanti, per i quali la danza vorticosa è una forma di preghiera, o ancora, “last but not least”, a Mogol, per il quale “L’arte è figlia del cielo”.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “Lucchetti con le ali”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Risposta - Ricordo che, in quel periodo, queste erano le fonti del mio benessere interiore:
il piacere della lettura e della scrittura, il conforto della preghiera, la serenità trasmessami dal mare. Trovo molto adatte a descrivere il mio rapporto col mare le seguenti parole di R. M. Rilke: “Quando i miei pensieri sono ansiosi ed inquieti, vado in riva al mare, ed il mare li trasforma con i suoi grandi suoni larghi, li purifica con il suo rumore, ed impone un ritmo su tutto ciò che in me è disorientato e confuso”.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Risposta - Sicuramente alcuni autori mi hanno “in-segnato” (nel senso letterale del termine, di “segnare dentro”, “segnare in profondità”) moltissimo, divenendo quindi parte fondante del mio vissuto, ed automaticamente, quasi inconsapevolmente, fonte d’ispirazione, pur rivisitati ed interiorizzati a modo mio: tra i classici greci, i tragediografi, i lirici, Platone, Omero; tra i classici latini, Virgilio, Orazio, Seneca, Catullo; tra i nostri prosatori, Manzoni, Pirandello, Calvino; tra i nostri poeti, Foscolo, Leopardi, D’Annunzio, Ungaretti, Montale, Quasimodo, Luzi; tra gli scrittori stranieri, Shakespeare, Cervantes, Voltaire, Baudelaire, Borges. Tra gli autori italiani viventi, prediligo M. De Giovanni ed A. Baricco.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Risposta - Le discipline artistiche che mi influenzano molto sono la musica e la pittura.
Tra i compositori, apprezzo moltissimo Beethoven e Chopin; tra i pittori, Monet ( e in generale gli Impressionisti ) e Magritte.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Risposta - I generi letterari che amo, oltre alla poesia, sono i romanzi di avventura ed i gialli.
Domanda - Libro cartaceo o digitale?
Risposta - Preferisco decisamente il libro cartaceo a quello digitale, perché solo con il cartaceo riesco ad instaurare un particolare “dialogo” emotivo, che dà vita quasi ad un legame affettivo-sentimentale.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Risposta - Il mio rapporto con la scrittura, durante la composizione di “Lucchetti con le ali”, è stato importante, perché fu come un’ancora di salvezza e, al tempo stesso, una valvola di sfogo, che mi aiutò ad allentare la pressante tensione di quegli anni.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Lucchetti con le ali”, se non lo avesse scritto.
Risposta - Acquisterei il libro, perché mi incuriosirebbe il titolo.
Domanda - Progetti futuri?
Risposta - Al momento, non prevedo di scrivere una nuova opera.
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