| 👉 Intervista a Maria Elena Solinas, che presenta ai lettori il libro "Vivere".
Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “VIVERE”? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Risposta - In un preciso momento della mia vita ho intrapreso questo percorso di scrittura semplicemente come un altro modo per esprimermi e aprirmi al mondo. Sono una persona creativa e amo la creatività e mi piace esprimerla in qualsiasi forma. Le varie vicissitudini esistenziali liete, tristi, impreviste. mi hanno condotto a partire dalla parola VITA e a proporre una riflessione generale ed esistenziale. Così sono nate le poesie che riflettono una stessa tematica e “VIVERE” è proprio il titolo dell’opera.”
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Risposta - Un quadro di vita che viene descritto attraverso parole in rima che si intrecciano e si incastrano tra di loro, su una pagina bianca che aspettava di essere riempita. Mutano le quattro stagioni. Con esse cambia l’umore, e noi stessi subiamo una trasformazione che consiste nell’adattamento al ciclo della natura, come un qualsiasi essere vivente. Siamo consapevoli che non sarà facile ma è un’azione necessaria e bisogna affrontare il mutamento, poiché da sempre la vita stessa è una continua evoluzione.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro? Risposta - Ritengo che la poesia sia un’opportunità per mostrare le parole non solo come un insieme di simboli convenzionali, ma permette che le stesse esprimano il loro pieno significato e acquisiscano una denotazione profonda, quasi un’anima. Le anafore evidenti nelle poesie, servono a sottolineare il significato e porteranno sempre ad una riflessione da custodire dall’oblio del tempo, che rimanga sempre attuale.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “VIVERE”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Risposta - Vivo intensamente le emozioni e le trasmetto in tutto quello che faccio. Mi piace scrivere le parole sul foglio, lasciarle andare e farle vibrare nel loro significato. Ogni momento in cui ho concluso la stesura di una poesia è da considerare come un momento particolare. Nella rilettura si sprigionano molteplici emozioni e medito con la speranza che questo turbine si scateni così anche negli animi dei futuri lettori, affinché li tocchi nel profondo del cuore, portandoli come davanti ad uno specchio a riflettersi e guardarsi dentro, suscitando pura poesia.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale? Risposta - Nella stesura delle poesie non ho un autore in particolare a cui mi riferisco o mi ispiro. La mia principale fonte di ispirazione è la realtà. Sono una poeta autodidatta: trovo ispirazione in ciò che mi circonda e in un attimo la creatività si sprigiona in diverse forme: può essere nella scrittura di versi oppure di storie ma anche nella pittura e il disegno riesco a entrare in una dimensione che permette di esprimere la mia identità artistica.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Risposta - Sì. Un’artista che mi ha influenzato, per la sua determinazione, è Frida Kahlo poiché, nonostante le vicissitudini sgradevoli della vita che ha dovuto affrontare, niente e nessuno ha potuto fermare la sua espressività. La sua voglia di vivere non si è fermata davanti a nessun ostacolo. L’arte è stata la sua ancora di salvezza e le ha dato il coraggio di affrontare il dolore. Inoltre Frida è diventata un’icona, un'artista che liberamente, attraverso se stessa e i suoi capolavori, ha espresso la sua creatività, affrontando temi importanti, diventando simbolo di femminismo.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Risposta - Mi piacciono i romanzi rosa ma una forte curiosità mi spinge anche alla lettura di quelli gialli.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Risposta - Preferisco il libro cartaceo perché la leggibilità è migliore ma soprattutto perché una lettura sulla carta riesce a coinvolgere tutti i cinque sensi e permette di catapultarti emotivamente nella storia.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Risposta - Diciamo che la scrittura è uno strumento molto utile per rappresentare la nostra identità ed esprimersi creativamente. Il rapporto con la scrittura è stato abbastanza piacevole ed entusiasmante, perché ti rendi conto quanto si può fare con semplice parola, scrivendola in modo che emerga il suo pieno significato ed acquisisca valore.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “VIVERE”, se non lo avesse scritto.
Risposta - Leggere “Vivere” sarà un momento di lettura riflessiva che parla di noi e della nostra esistenza e ci conduce in una dimensione emotiva, riflessiva e coinvolgente. Quindi è da scoprire.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Risposta - Mi piace scrivere non solo in rima ma anche storie brevi. In particolare sto lavorando ad una storia che parla del passato, che ci porterà a scoprire le tracce del passato, senza tralasciare la narrazione.
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