 | 📕LIBERE FRAMMENTAZIONI: Intervista all'Autore SEBI SHAPIRO
Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Libere frammentazioni”? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Risposta - Credo che il titolo del libro nasca in parte come assonanza con "Le libere Associazioni" di matrice Psicoanalitica, in parte vorrebbe strizzare l'occhio al concetto di "Frammentazione" in psichiatria. Il libro, pur non seguendo un percorso lineare, presenta almeno nelle mie intenzioni un filo conduttore comune... una sorta di ricerca esistenziale.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Risposta - Tutto ciò di cui scrivo è reale, anche quando mi esprimo in terza persona. In un'accezione più ampia, dalle esperienze concrete alle rappresentazioni mentali delle stesse, ogni cosa è reale e viva per me. Allo stesso tempo la realtà sfugge a un controllo più accurato.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro? Risposta - Nient'altro che la Vita reale "Così come appare fenomenologicamente, che poi è così com'è”.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “Libere frammentazioni”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Risposta - Due in particolare: uno quando racconto di un ricovero ospedaliero, per una patologia importante. L'altro si riferisce, in senso ampio, al lutto inteso come perdita affettiva primaria.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?Risposta - Sono stato sempre interessato al romanzo di formazione americano: “Sulla strada” di Jack Kerouac, “Martin Eden” di Jack London, “Un giorno questo dolore ti sarà utile” di Peter Cameron...
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Risposta - Ho subito, nel corso della mia vita, influenze filosofiche, psicologiche, scientifiche. Persino musicali, io stesso ho suonato la batteria e cantato in band, da ragazzo. Tutt'oggi mi diletto col Rock Blues. Nella mia scrittura mi è capitato di citare titoli e test di alcuni brani.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Risposta - L'ho già detto! Il romanzo di formazione come “Il giovane Holden” di J. D. Salinger che prima non avevo citato.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Risposta - Preferisco di gran lunga il cartaceo. Il digitale è interessante, ma non credo possa soppiantare il cartaceo.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Risposta - Ho odiato il lavoro di rifinitura, correzione bozze, etc. A tal proposito voglio ringraziare la scrittrice Stefania Tedesco che si è presa l'incarico di correggere le bozze.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Libere frammentazioni”, se non lo avesse scritto.
Risposta - È un libro che può forse sembrare un po’ acido o politically incorrect, ma scritto con onestà intellettuale.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Risposta - Ho qualche progetto anche se non ancora deciso che indirizzo dargli. Vedremo.
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