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Info sull'Opera
Autore:
Rassegna Stampa
Tipo:
Poesia
 
Notizie Presenti:
 -

Intervista ad Aloris Pilato, che presenta ai lettori il libro "Aletheia" ( Aletti Editore )

di Rassegna Stampa


👉Intervista ad Aloris Pilato, che presenta ai lettori il libro "Aletheia" (Aletti Editore)

Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “ALETHEIA”? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Risposta - Il termine greco “#Aletheia” definisce un processo di disvelamento in cui la realtà fattuale diviene autenticamente sincera e onesta.
Trattasi di una Verità che non rimanda a qualcosa da accettare, in quanto conforme ad una realtà oggettiva, ma ad un percorso interiore che si svela con la conoscenza e, soprattutto, con la consapevole percezione autentica del proprio Essere e Sentire.
“Aletheia” è, per quanto detto, una raccolta di componimenti poetici che rappresenta un’evoluzione del pensiero, nonché un’analisi che induce a fare la sintesi di un momento di Vita che ha approdo in un nuovo ordine spontaneo e mai casuale e, per quanto detto, sempre accuratamente scelto.
Definirei questa silloge come l’elogio della capacità di scegliere sempre.
Ci si approccia all’esistenza con atteggiamento, talvolta, approssimativo, non comprendendo l’importanza di ogni singola scelta che trasforma la Vita in una continua occasione per scoprire le proprie risorse emotive.
Ed ecco che tutto quello che è nella tua Vita esiste semplicemente perché ne hai scelto il colore, il profumo, i lineamenti e i sorrisi…
Ed ecco che diviene avvincente comprendere in modo assai profondo la sintonia e la familiarità con ogni cosa scegli rappresenti il tuo tutto.
Ed ecco che, all’esito del percorso interiore fatto, avere cura della propria Vita diviene la finalità del proprio esistere spettinato.
Ed ecco che impari ad amare tutto e, soprattutto, le cose che restano sospese, perché così leggere e mai superficiali per gli occhi e il cuore.

Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Risposta - La realtà fattuale diviene sempre oggetto dell’interpretazione della propria soggettiva realtà emotiva, per tradursi, inevitabilmente per me, nella parola scritta.
Risulta essere un processo non sempre facile quello dell’osservazione, della descrizione e dell’acquisizione della consapevolezza delle sensazioni emotive che nascono spontanee.
Tradurre esattamente ogni declinazione della propria interiorità oltre che essere una procedura complicata, può divenire un percorso doloroso.
Si è “costretti” a dirsi sempre la Verità e, questo, implica incertezze, vertigine e coraggio.
Ho sempre trovato nella parola scritta la sintesi di me stessa, tuttavia, a mio avviso, è assai riduttivo definire la scrittura una banale abitudine.
Scrivere è, infatti, una presa di consapevolezza quotidiana e una sfida avvincente, oltre che emozionante, il cui obbiettivo è la definizione delle realtà vissute e anche solo immaginate.
La parola scritta è la traduzione di un pensiero che diviene ordine e selezione delle oscillazioni del proprio sentire e percepire.
Talvolta, definire può apparire un percorso superficiale e riduttivo, ma non per me.
Riconoscere un nome alle sensazioni significa conferire a queste una realtà e una verità d’essere.

Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Risposta - Il susseguirsi del tempo sollecita in me una sensazione di raffinata ebbrezza derivante dalla volontà di custodire quell’ingenuità che, inevitabilmente, è oggetto di una progressiva perdita di vitalità.
Nasce, pertanto, l’esigenza urgente di un’aderenza alla propria vulnerabilità e alla propria forza interiore, nonostante le esperienze di questo vivere, talvolta, tumultuoso.
Desideri fortemente che qualcosa possa rimanere esattamente come è e senti nei suoi contorni e nelle sue sfumature di autenticità.
Scrivere è disegnare uno spazio che sia il tuo e un momento che sia solo per te.
Solo la parola scritta sgretola le distorte e superficiali percezioni della realtà, inducendoti a comprendere l’importanza di custodire il tuo personale patrimonio di ricordi, sensazioni e Verità.
E’ assai entusiasmante il viaggio dentro la propria interiorità che si manifesta per non trovare mai culmine nella scrittura e che nasce semplicemente dall’urgente necessità di preservare la tua storia personale in ogni anfratto della stessa, oltre che tutto quello che è imperituro perché sospeso.

Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “ALETHEIA”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Risposta - Definire questa, un’esperienza formativa, ritengo sia molto corretto.
Trattasi, infatti, di un percorso interiore e di una necessità di espressione e ridefinizione di uno spazio e di un tempo aderente alla parte più ingenua e incorruttibile di me.
Ho avvertito in me l’esigenza di riacquisire il contatto con la natura e con la bellezza in ogni declinazione della stessa, al fine di trarre nutrimento da tutto questo e descrivere con le parole il mio sentire.
Il viaggio che è questo semplice e complicato scrivere risveglia la tua naturale capacità di selezionare le parole che scopri essere fondamentali e la tua inclinazione a vivere il quotidiano con gioia assai onesta.
Dopo aver fatto sintesi restituisci ai tuoi giorni l’immagine più autentica di te stessa e, inevitabilmente, aumenta la tua intolleranza nei confronti di tutto quello che senti non abbia la tua stessa anima.

Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Risposta - Le uniche mie fonti d’ispirazione sono le innumerevoli narrazioni quotidiane di me a me stessa.
La parola scritta non è frutto di condizionamenti né di leggi scientifico-matematiche.
Ogni componimento è, semplicemente, vita vissuta, immaginata o interpretata.
Tuttavia, apprezzo molto l’anima poetica di Pablo Neruda, Emily Dickinson, Wislawa Szymborska e Rainer Maria Rilke, oltre che l’essenza sognante e introspettiva di Dostoevskij che, talvolta, adoro leggere negli istanti che dedico a me stessa.

Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Risposta - Adoro l’arte in ogni sua forma e credo che, questa, in ogni sua declinazione influenzi la percezione che mi è propria della bellezza e il delicato approccio alle parole che in modo semplice, ma non facile, descrivono gli accadimenti anche solo immaginati e sentiti.

Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Risposta - Non escludo la possibilità di impegnarmi nella realizzazione di un romanzo. Esiste uno spazio creativo tutto mio e per me che mi emoziona in modo rassicurante e nel quale non voglio smettere di credere.
Ciascuno di noi ha, dopotutto, l’urgenza di tradurre il proprio essere in dimensioni gioiose dell’esistenza e scrivere per me è prima di tutto gioia.

Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Risposta - Ho preferenza per il tradizionale libro cartaceo.
Adoro, infatti, sfogliare le pagine dei libri, sentirne la consistenza e annotare a margine degli stessi gli istantanei pensieri che sono suscitati dalle mie letture.
La carta ritengo sia la dimensione naturale e più opportuna per disegnare i lineamenti della propria emotività ed estrinsecare ogni propria percezione sensibile.

Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Risposta - Il mio rapporto con la scrittura è sempre stato vissuto con responsabilità.
Avere la responsabilità di scegliere le parole più giuste per descrivere gli istanti del vivere è un atto di coraggio e di Verità con se stessi. Ogni singola lettera ed ogni parola derivante dall’unione di più lettere è la costruzione di un pensiero e di una visione della realtà tangibile, nonché testimonianza di un percorso di evoluzione personale ispirato da senso di responsabilità.

Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “ALETHEIA”, se non lo avesse scritto.
Risposta - “Aletheia” è un percorso di disvelamento della propria verità interiore e una risposta all’urgente bisogno di aderenza alla parte ingenua del proprio essere, a quella che si intende con forza preservare dalla corruttibilità del tempo, oltre che un elogio alla Vita, alla vitalità della stessa e alle cose che restano sospese.
“Esiste un tempo che è solo il tuo.
Esiste un tempo perfetto nella sua solo apparente imperfezione che è l’esatto momento in cui la tua Verità d’essere e Sentire si disvela inesorabilmente e con una così inarrestabile veemenza che ti impedisce di tornare indietro.
Il tempo perfetto travolge il passato fino a sentire di non averne quasi più il ricordo.
Percepisci l’istantanea vertigine e l’ebrezza elegante di non avere avuto, forse, un tempo.
Un incantesimo che si infrange.
Un palpitare quasi insensibile e impetuoso della Vita che avevi osato non sentire per tanto tempo, oltraggiando la Vita stessa.
Non decidi neanche più tu.
La forza della Vita in modo assai raffinato e astuto, oltre che con accuratezza mai stanca, sceglie per te il prossimo passo da compiere.
In modo assai semplice la dittatura della Verità si disvela nella sua maestosità priva di finitudine e si diverte a mettere ordine tra i cassetti, a buttare via quello che non è più tuo e che non lo è mai stato, ad assaporare quello che ti appare nuovo, a non ascoltare le parole sentite per caso e a credere in te stessa, oltre che nel fluire paziente, non scomposto e mai noioso della Vita.
Ed ecco che inizi ad ascoltare musica francese mentre degusti al chiarore del sole quegli attimi che sono un dono gentile di questo esistere piacevolmente invadente e apprezzi anche le cose che sono sospese e, per questo, imperiture.”
“Aletheia” è semplicemente gioia di Vivere.
“Aletheia” è semplicemente consapevolezza acquisita di quanto il cambiamento sia la logica naturale del dispiegarsi dell’esistenza.
“Aletheia” è semplicemente luce ed alba, oltre che gioioso incedere per la Vita nonostante il buio nella sua inevitabilità.
“Aletheia” è la bellezza di cambiare quello che non è funzionale alla propria evoluzione personale.

Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Risposta - Non escludo la possibilità di dedicarmi alla realizzazione di un ulteriore progetto editoriale.
Attendo, intanto, semplicemente di riuscire a trovare le parole per descrivere quello che accadrà nella mia emotività, oltre che nella mia realtà fattuale.
Attendo il dispiegarsi della mia Vita e i desideri dei quali avrò profonda consapevolezza nel e con il tempo.

📘"Aletheia" di Aloris Pilato (Aletti Editore)
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