| 👉LAURA CUSENZA, in libreria con il libro di poesie "Sulla pelle": "La scrittura mi aiuta a discernere il finito dall'infinito, il bianco dal nero".
Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Sulla pelle”? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Risposta - Questo libro è un “graffio” sulla pelle dell'anima! Rappresenta la sfera femminile costellata da emozioni vibranti, che vivo sempre “sulla pelle”! Rappresenta un cammino emotivo e sensoriale che snuda il coraggio e la dignità di ritrovarsi e la voglia di rinascere, ogni giorno!
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Risposta - Tantissimo!!! In alcuni versi ho messo parole che ancora mi feriscono; in altri, sorrisi che riaffiorano; in altri ancora, occhi che mi guardano, ed è per questo che spesso, quando li rileggo, non riesco a togliere lo sguardo dal foglio.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Risposta - La scrittura, prima di tutto, ha salvato me! Quando scrivo, mi sento in un'altra dimensione: la scrittura mi aiuta a discernere il finito dall'infinito, il bianco dal nero. Fa emergere quella parte di me che tengo nascosta, quella che, con coraggio, arriva direttamente al cuore del lettore che si riconosce anche solo in una parola, in un verso. Vuole, contemporaneamente, salvare e custodire dall'oblio, dall'inesorabile trascorrere del tempo, da quel senso di abbandono, di dimenticanza, quasi di assopimento della mente, il messaggio e la testimonianza di una donna che si ritrova, che si riscopre e che, senza più scendere a compromessi, ma con consapevolezza e dignità, riprende in mano la sua vita godendo e mordendo ogni attimo, trasformandolo, poi, in un ricordo, che, ogni volta che riaffiora nella mente, ha l'effetto di una scultura da cui, ad ogni “colpo” di scalpello, trasudano emozioni da ogni dettaglio!
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “Sulla pelle”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Risposta - Tutto è partito lo scorso anno con il gesto più significativo, e spontaneo, arrivato da Federica! Lei è un punto di riferimento per me, è quella che, per definizione, viene detta “migliore amica”. Sapeva della mia passione per la scrittura, ormai “recintata” da un po’, così, determinata com'e, mi ha regalato un quaderno con fogli bianchi e una penna. Un colpo al cuore! In un attimo mi è passata davanti tutta la vita! È come se mi avesse presa per un braccio e tirata su da un mare, all’apparenza calmo, che m’inghiottiva. Le ho scritto un messaggio, un inno all'amicizia e qualche giorno dopo ho scoperto il Concorso Internazionale di poesia “Stromboli l'isola dei poeti”. Ho partecipato con il messaggio che le avevo mandato, trasformandolo in un componimento dal titolo “A Fede”. La sorpresa è stata essere stata selezionata per l'antologia e invitata a leggerlo direttamente a Stromboli, un'isola meravigliosamente selvaggia e ricca di colori indimenticabili, nella splendida cornice del Teatro Eos. Da lì un percorso sempre in crescendo, fino ad oggi.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Risposta - Sono convinta che, tutto ciò che senti vibrare dentro, apra la mente, ma, quando sento anche battere il cuore e mi cattura l'anima, non ho più dubbi.
La poesia trova le sue fondamenta nei secoli, e l'etimologia della parola snuda espressioni antiche ma sempre moderne... per questo mi “cibo del verbo al passato”, ma mi caratterizza la contemporaneità: la “leggerezza” e la spontaneità di Calvino, il contrasto tra l'apparenza e la realtà di Pirandello, la follia di Alda Merini.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Risposta - Io amo l'arte, in tutte le sue forme e le sue espressioni... sono cresciuta a “pane e musica”, alternata alla pittura, alla danza, al teatro... Mio padre era un'artista a 360°! Insegnante di Educazione Artistica: dipingeva, suonava tutti gli strumenti musicali. Da lui ho imparato a cercare il “senso di bellezza” in ogni cosa… che la bellezza non è ciò che “vedi fuori”, ma ciò che provi dentro davanti a qualcosa che, per qualcuno, può sembrare “banale" o “scontato”. Ho la fortuna di stupirmi ancora davanti ad un tramonto… Sono una donna appassionata e passionale, mi attraggono i colori forti degli impressionisti, che mi riportano alle mie radici salentine, dove il “morso della Taranta” contraddistingue la mia “follia”. Le forme sinuose di Botero, la notte stellata di Van Gogh, gli occhi delle “donne di Modigliani” che dipingeva solo dopo averne conosciuto l'anima, il surrealismo di Mirò, che esprimeva le sue più intime sensazioni dando vita, con colori, luce, freschezza e vigore, ad emozioni sempre in continuo mutamento, proprio come me.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
- Amo la lettura in tutte le sue sfaccettature! Passo dalla letteratura ai romanzi rosa, mala poesia resta la mia forma d’espressione più intensa! Forse perché somiglia più a me: diretta, apparentemente per tutti, ma allo stesso tempo ricca di sfumature nascoste, capaci di raggiungere solo chi veramente, è in grado di coglierne l'essenza!
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?- Premetto che, come dico sempre anche a mia figlia, l'importante è leggere! Leggere insegna, tra tutto, anche l'importanza di saper stare con sé stessi, di sapersi misurare in continuazione, a guardarsi dentro, a riconoscersi! Ma, per quanto io sia una donna dalla mentalità molto “free”, il fascino e l'emozione che mi trasmette la tradizionalità di un libro cartaceo è incomparabile! I colori della copertina, il “profumo” , il “rumore” delle pagine mentre lo sfoglio, poterne sottolineare a matita le parole che mi emozionano, i periodi in cui mi ritrovo.. “abbracciarlo” quand'è finito e con gli occhi chiusi ripercorrere i sentieri di quel mondo di cui mi sono sentita un po’ protagonista e poi ritrovarlo quando voglio nella mia libreria… vibrazioni inspiegabili!!
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Risposta - È stato un cammino.... Incredibile! Continuamente nuovo, inaspettato, coraggioso, folle ma sempre autentico. È stato un dono! Il dono che la vita mi ha fatto nel periodo in cui non mi riconoscevo più; è stato quel dono che non riuscivo a “vedere” fino a che ho capito che dovevo “guardarlo” con altri occhi e, dal momento in cui l'ho accettato, mi ha “spogliata” di una corazza che “copriva” quella che sono sempre stata, dipanando quel groviglio di nodi che inconsciamente stringevano strette le mie ali, quelle ali che mi hanno, invece, sempre permesso di “respirare” il mondo dall'alto, e planarvi con “leggerezza”. Tante volte, durante questo percorso mi sono chiesta se ne fossi all'altezza, se mai fossi riuscita in quest'impresa così ardita ed importante. Ma mentre scrivevo le parole scorrevano da sole, e come per magia l'inchiostro si materializzava sul foglio, dando luce a quella parte di me, più intima, più nascosta, liberando, finalmente, la mia anima!
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Sulla pelle”, se non lo avesse scritto.
Risposta - Il titolo mi cattura la mente! È come quando è arrivato nella mia testa. Ha fatto “boom” nel mio cuore, percorrendo con un brivido tutto il mio corpo, e scorrendo nelle mie vene ha connesso tutti i sensi manifestandosi sulla mia pelle. Adoro i colori della copertina. Il volto di una donna, avvolto dal mistero, il chiaro scuro, il tatuaggio che s’intravede... Tutto mi fa venire voglia di averlo.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Risposta - Credo che, quando ci si trovi nel vortice delle parole, si venga “risucchiati” a tal punto che non puoi più farne a meno. Come già detto, la scrittura mi ha salvata, e continua a farlo inesorabilmente, schermandomi così da una condizione di giudizio e pregiudizio che spesso prevede una maschera. Quando scrivo, invece, sono io, autentica, vera, nuda! Perciò.. Sì! Sto lavorando ad altri progetti. Ma, per ora, vi lascio un po’ di suspence...
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