| 👉Intervista a Mario Longo che presenta ai lettori "Le spine ed i fiori"
Domanda - Come mai la scelta del titolo "Le spine ed i fiori"?
Risposta - "Le spine ed i fiori", come titolo, riassume la compresenza di realtà dolorose, scottanti e opprimenti (le spine) come, ad esempio, la guerra, la bellicosità, la violenza di genere, le mentalità vendicative, la sofferenza nella povertà e poi di realtà per così dire più leggere, gradevoli (i fiori) come certe immagini della Natura e dell'uomo a contatto con essa, ad esempio nella pesca, o edificanti come ad esempio quelle dell'operosità medico-sanitaria e del volontariato. La contrapposizione degli "scorci" tematici e visivi o immaginabili, ritratti più o meno adeguatamente attraverso la sintesi dei componimenti, richiama alla mente la contrapposizione che c'è nel mondo tra il male ed il Bene e di cui "spine e fiori" possono essere alcuni tratti di un articolato più ampio e variegato.
Domanda - Quali sono gli argomenti ricorrenti nella raccolta?
Risposta - L'argomento che forse più ricorre è quello del disastro della guerra. Meno ricorrente ma non meno importante e fondamentale è il richiamo alla Pace. Ad esempio, nella poesia "Compromesso inaudito" che in fondo è anche una poesia politica, ma non in senso partitico, viene prospettato tra le righe un modello di compromesso pacifico destinabile a vari conflitti attuali. Pur, eventualmente, ingenuo o irrealistico o scomodo per le parti in causa, se adottato sarebbe sempre meglio degli scempi della guerra e delle mentalità possessive e vendicative di certi attori belligeranti.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Risposta - È proprio dalla realtà del mondo che provengono i motivi d'interesse che hanno stimolato la scrittura dei miei componimenti.
Domanda - C'è qualcosa che desidera salvare dall'oblio del tempo?
Risposta - Desidero conservare e salvare nel tempo un mio piccolo contributo al Bene per questo mondo ed un richiamo alla Pace, all'insensatezza delle guerre, alla pericolosità delle vendette, alla schiavizzante e catturante tragicità delle mentalità vendicative ed a una maggiore fraternità umana. D'altra parte perché sporcare di violenza e di guerre il bel mondo che Dio ci ha dato?
Se di questo mondo noi uomini ne siamo in vita i detentori non ne siamo i costruttori ed proprietari.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazioni?
Risposta - Non ci sono particolari fonti di ispirazione. Credo lo siano state la mia sensibilità a certe tematiche, che nel mondo si ripropongono tragicamente, ed a certi spunti di interesse forniti dalla realtà in genere.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Risposta - Più o meno, ho cominciato a scrivere che ero scolaro di prima o seconda elementare, poi ho ripreso da adolescente e successivamente in età più adulta ho continuato a più riprese.
Forse l'aver insegnato in un Liceo Artistico ed essere stato a contatto con studenti creativi, con architetti, pittori e scultori mi ha spinto inconsciamente a continuare con la scrittura. Un ambiente favorevole al componimento poetico è stato quello segnato dalla mia solitudine umano-affettiva e dalle vicissitudini personali e familiari.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Risposta - Mi piacciono quei generi che offrono immediatezza o velocità nel lancio dei messaggi che vogliono proporre e che devono essere positivi. Ancora una volta gradisco la #poesia non ermetica, i testi di un documentario, quei fumetti che non spargono idee violente ed aggressive, una prosa che presto va al dunque del messaggio che vuole proporre e che non si perde in oceani di parole.
Domanda - Libro cartaceo o digitale?
Risposta - Preferisco il libro tradizionale cartaceo. È più vicino al lettore.
Ma quello informatico non è da buttare.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Risposta - Ho convissuto bene con la scrittura del mio libro di #poesie. La scrittura è stata anche ricerca, apprendimento, conoscenza, espressione ed il liberare e passare ad inchiostro inquietudini, sentimenti, interessi, idee ed emozioni.
Molto bello!
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe il suo libro, se non lo avesse scritto.
Risposta - Comprerei questo #libro perché si parla di Pace ed in modo particolare della Scemenza della guerra ma anche si richiama ad un indispensabile imperativo di fraternità umana. Naturalmente tutto ciò non è esplicitato come in un saggio o in un appassionato discorso politico, non partitico, ma una lettura ripetuta può stimolare importanti e costruttive riflessioni politiche, in senso greco per intenderci, laddove la polis è il mondo intero. Spero che in Palestina e nel mondo arabo lo leggano anche se certe cose le avranno già sentite e maturate. Spero che giunga anche all'attenzione di russi ed ucraini e di quanti più possibili belligeranti ancora a darsele senza pietà. Sono tanto convinto dell'utilità di comprarlo e di leggerlo in modo attento che alcune copie cartacee le spedirò alla mia ex scuola, che sento sempre mia, ad altre scuole dove ci sono dei colleghi che conosco ed anche ad alcuni politici sperando che non siano malati di "cestinaggio o cestinite".
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Risposta - Sentendo di una possibile traduzione in arabo mi sono dato da fare per inviare la raccolta di poesie al prof. Haidar presso Aletti Editore. Li ringrazio vivamente per quando il #libro sarà letto da palestinesi e da israeliani che leggono anche l'arabo. È vitale che gli si dicano o gli si ripetano certe cose che scopriranno leggendo e riflettendo e che magari ritroveranno ferme nei loro cuori già da tempo.
Problemi di salute permettendo e specialmente se li supererò, vorrei presentare ad Aletti Editore una raccolta di poesie intitolata "La finestra dello sguardo sul mare di Morgana".
In pratica scrivo su navi e imbarcazioni che vedo passare per lo Stretto di Messina e dalla natura e dalla funzione dei mezzi navali traggo spunto per parlare di inquinamento marino, ancora una volta di guerra poi di migranti ecc. e quindi di tematiche importanti e d'interesse. Naturalmente il mare, la luna e le stelle in questo tratto di bel mondo saranno anche ispiratori di poesie meno impegnate ma, spero, sempre gradevoli.
Ho cominciato anche un libretto, "Le vie dell'uomo non sono infinite" in cui parlo attraverso la poesia dei difetti territoriali e comportamentali, dovuti in parte anche a chi, di loro, dovrebbe occuparsene per mandato politico-istituzionale.
Mi piacerebbe scrivere poi un libretto di poesie comiche. Ne ho scritte però una o due e non penso che lo completerò. Ho altre tre raccolte, di cui una diffusa ma non editata, che potrei usare come serbatoi per altre #scritture.
Cordiali saluti anche ai lettori.
📘📘📘
> Ordina il libro "Le spine ed i fiori" di Mario Longo
In duplice lingua: Italiano e #Arabo
Il libro è acquistabile, previa ordinazione, presso qualsiasi libreria
Collana "Altre Frontiere" ITA-ARA
€12.00
ISBN 978-88-591-9152-0
Il #libro è disponibile anche in versione #ebook
Clicca qui per acquistarlo su Amazon:
https://www.amazon.it/spine-fiori-Ediz-italiana-araba/dp/8859191521
#lespineeifiori #mariolongo |