 | 👉Intervista a Mietta Brugnoli, che presenta ai lettori il libro “E in un soffio è l’alba”
Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “E in un soffio è l’alba”?
Risposta - Sono, siamo abituati a consultare l’orologio per programmare la nostra giornata e, poi, accorgerci solo di sfuggita che siamo arrivati alla sera in un istante, come in un istante suona la sveglia ed è terminata la notte. Apriamo e chiudiamo parentesi automaticamente e sul calendario oggi è lunedì e domani ci troviamo già alla domenica. I giorni, i mesi e gli anni si susseguono
velocemente e, quasi senza rendercene conto, siamo ai passi finali della nostra intera vita.
Domanda - Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Risposta - Il rapporto di coppia e quanto incidono persone, incontri ed avvenimenti al di fuori della loro quotidianità
Risposta - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Risposta - In ogni frase, poesia o romanzo, si riflettono esperienze e aspettative vissute personalmente o meno, come i pensieri più intimi e i sogni dell’autore.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Risposta - Le innumerevoli esperienze che una vita vissuta intensamente lascia nel cuore e nell’anima di ognuno di noi un bagaglio prezioso, che ci completa davvero soltanto se, in qualche modo, lo condividiamo.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “E in un soffio è l’alba”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Risposta - Le emozioni e le sfide, sia positive che negative, che arricchiscono e formano la persona.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Risposta - S. Freud – Stendhal (M. H. B)-,I. Svevo - H. Arendt - E. Stein - U. Eco – Platone. Per non dimenticare quelli che amo come Cicerone, Leopardi, Pirandello, Verga, Levi e cento altri che
allungherebbero all’infinito l’elenco!
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Risposta - L’archeologia – la pittura – la musica classica – l’opera.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Risposta - I classici
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Risposta - Cartaceo senza subbio, anche se, come donatrice di voce non criminalizzo il digitale e tutto ciò che permette di accedere alla cultura più facilmente e ad una più vasta platea.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Risposta - Rilassante, perché è la mia medicina personale per ricaricarmi ed affrontare con positività, allegria e serenità il quotidiano vivere.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “E in un soffio è l’alba”, se non lo avesse scritto.
Risposta - E’ un invito a fare silenzio, andare in profondità nella nostra anima e la possibilità di scoprire piccoli percorsi da intraprendere per riflettere obiettivamente e senza sotterfugi sui nostri comportamenti. Soltanto così possiamo aiutarci a smussare gli angoli ed eliminare le scorie che vi si annidano.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Risposta - Nello spirito, sì certamente, per quanto riguarda l’anticipazione posso soltanto dire qual è il mio modo di procedere. Poiché scrivere è da sempre il mio “rifugio” mentale, sono
solita annotare pensieri, idee ed opinioni ,che mi vengono durante tutta la giornata h 24, su vari accadimenti e/o emozioni, dispiaceri, discussioni, insomma tutta una serie di fatti che, in qualche misura, mi coinvolgono. Soltanto dopo, rileggendo il materiale, prende
allora corpo la nuova opera.
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