| Intervista a Tina Mozzati Giannini, che presenta ai lettori la nuova raccolta poetica edita Aletti: “Verso nuovi orizzonti”
Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Verso nuovi orizzonti”? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Risposta - Ho scelto il titolo “Verso nuovi orizzonti” perché, rispetto al mio precedente “Ho lasciato tracce”, ho affrontato argomenti più importanti che mi hanno particolarmente emozionato e mi hanno portato a guardare sempre più lontano.
Questo libro spero rappresenti una mia crescita nella scrittura e nella vita.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Risposta - La realtà incide nei miei versi perché testimoni di un fatto vero, di una emozione e di tanti ricordi.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Risposta - Ho voluto salvare i ricordi per mio figlio e mio nipote affinché non dimentichino l’importanza delle loro radici.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “Verso nuovi orizzonti”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Risposta - La poesia “Viaggio di un poeta” vuole essere una ricerca di me stessa anche alla luce di un lontano ricordo quando entrai in una vecchia e deserta Abbazia e sentii un coro sublime talmente sommesso e delicato da avvolgere tutto l’interno. Una emozione difficile da spiegare.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Risposta - Sicuramente Giovanni Pascoli in primis. La prima poesia imparata alla elementari “La cavallina storna” non si dimentica più. Poi Leopardi, Neruda e altri. Ora sto leggendo “Canti della gratitudine” di Franco Arminio.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Risposta - Il “Cristo velato” nella Cappella Sansevero mi ha molto colpito e ispirato. Ho scritto una poesia. Adoro i quadri di Monet per la delicatezza dei colori ma anche Van Gogh e i suoi campi dorati.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Risposta - Prediligo i romanzi storici, bibliografie, storie vissute.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Risposta -Preferisco il libro cartaceo.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Risposta -Durante la stesura dei libro ho vissuto due fasi: la prima quasi un secondo innamoramento per la persona a me più vicina, la seconda con velata tristezza per le guerre in corso e quella pace così difficile da raggiungere.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Verso nuovi orizzonti”, se non lo avesse scritto.
Risposta -Acquisterei “Verso nuovi orizzonti” perché è una miscellanea di emozioni, amore e ricordi vissuti sperando che qualche altro lettore si ritrovi nelle mie parole.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Risposta - Ho altre poesie nel cassetto. Guardo sempre avanti con ottimismo.
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