| Intervista a Maria Teresa De Carolis, che presenta ai lettori il libro “Dai miei occhi l’oltre”
Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Dai miei occhi l’oltre”? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Risposta - Fondamentalmente, attraverso i miei occhi, voglio mettere in evidenza come si può guardare “oltre” ogni barriera, oltre ogni discriminazione etica e sociale,oltre tutti gli orrori che stanno devastando il mondo, per poi perdermi tra la meraviglia e lo stupore che solo la natura riesce a darmi.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Risposta - Ha inciso molto nella mia scrittura, ho espresso emozioni e grandi dolori vissuti nella mia quotidianità, aggiungendo un pizzico di racconto fiabesco.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Risposta - Alcune volte, partendo proprio dalla realtà più vicina, cruda o fantasiosa che sia; metto in evidenza il tempo che passa senza fermarsi, l’amore sotto tutte le sue forme, ma soprattutto il respiro più profondo: cioè, quello dell’ anima, che spesso viene violato e poco nutrito.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “Dai miei occhi l’oltre”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Risposta - Quest’ esperienza è stata un’ancora di salvezza, un refugium dove la mente e il cuore possono trovare pace e armonia, quanto le anime sensibili e ferite, secondo il Principio Goethiano della affinità elettiva, possono finalmente incontrarsi e ritrovarsi.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Risposta - Sin dall’ età adolescenziale, ho posto particolare attenzione a letterati del neoclassicismo, come Ugo Foscolo, rivolto soprattutto verso il mondo esterno ed incarnò il mito del libero scrittore, e la sua vita diviene un modello di vita romantica. Anch’ io come il grande poeta, ho dedicato una poesia a Zacinto, la sua terra tanto amata e mai dimenticata. Di grande interesse trovo il poeta Giacomo Leopardi, rivolto verso il mondo interiore e i borghi selvaggi.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Risposta - Oltre ai vari poeti storici, mi piace perdermi nei versi di Ada Merini, S. Quasimodo, P. Neruda, ecc…
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Risposta - Romanzi fantasy, e il giallo in particolare.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Risposta - Io personalmente preferisco assaporare l’odore che emana un libro cartaceo dopo tanti anni.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Risposta - Decisamente un forte senso di libertà espressiva e di grande appagamento nel ritrovarmi.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Dai miei occhi l’oltre”, se non lo avesse scritto.
Risposta - Il titolo mi farebbe riflettere e anch’io proverei a guardare da quell’ “oltre” per riuscire ad afferrare tutte le sfumature di cui l’autrice parla.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Risposta - Al momento la vita mi doveva un sogno ed io ho provato a sfiorarlo, nel frattempo chissà mi piacerebbe scrivere un romanzo.
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