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Info sull'Opera
Autore:
Rassegna Stampa
Tipo:
Poesia
 
Notizie Presenti:
 -

“Girovago in casa mia”: INTERVISTA ALLA POETESSA DEBORA GIORGI

di Rassegna Stampa

“Girovago in casa mia”:

☑️Disponibile da oggi, 27 marzo:
https://www.ibs.it/girovago-in-casa-mia-libro-debora-giorgi/e/9788859190875

✔️INTERVISTA ALLA POETESSA DEBORA GIORGI

Domanda - Come mai “Girovago in casa mia”, quali sono gli argomenti ricorrenti o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Risposta - “Girovago in casa mia” è una raccolta poetica nata in un momento di passaggio, dove il nuovo non ha ancora preso il posto delle esperienze passate che risultano ormai insoddisfacenti. La poesia che apre il #libro ha proprio questo titolo, dove, girovagare in casa mia, non è solo il luogo fisico ma anche interiore alla ricerca di nuove consapevolezze. La ricerca nata dalla contrapposizione di due forze opposte, quella di rimanere nel proprio “nido” e la fuga da esso, è ciò che ha generato il bisogno di #scrivere.
Le parole chiave di questa raccolta sono la fuga ma anche il rintanarsi, l’andare e il rimanere, la ricerca di risposte per costruire un equilibrio che non c’è, il sogno e l’ispirazione per riuscire a vedere la realtà con occhi nuovi per smettere di guardare il mondo da dietro le sbarre.

Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Risposta - Quando scrivo l’esperienza del mio vissuto è fondamentale in quanto la mia è una #poetica del bisogno. Sfogare o sublimare certi stati d’animo è per me fondamentale ma quando creo, come esperienza concreta, la realtà si mescola alla volontà di far diventare bello ciò che non lo è cercando di creare, appunto, delle evocazioni che arrivino ai sensi di chi legge.
Una #poesia non la si può capire con la razionalità ma solo scendendo sotto la superfice, come accade quando l’ispirazione apre il sipario trasformando la realtà conosciuta in qualcosa di mai visto, come accade nei sogni.

Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Risposta - Se potessi desiderare di avere un super potere sceglierei l’immortalità.
Gli artisti hanno, attraverso le loro opere, la possibilità di essere ricordati per sempre e di sconfiggere in parte l’oblio dell’esistenza.
Quello che vorrei salvare è in poche parole me stessa e insieme trovare un significato più ampio alla parola vita, sconfiggendo la paura della morte.

Domanda -A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “Girovago in casa mia”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Risposta - Ho la fortuna di ricordare il momento esatto e quindi cosa ho visto e sentito durante la genesi di molte delle mie poesie.
L’ispirazione, così bistrattata oggi, assume per me valore di esperienza umana e psichica e posso affermare che i momenti più significativi che hanno portato alla nascita di queste poesie, è proprio il ricordo dei miei occhi che vedono per la prima volta dopo tanto tempo. Una esperienza che si rinnova ogni volta che l’ispirazione mi viene a trovare e non è spesso come vorrei.

Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazioni: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Risposta - Per quanto riguarda la mia fonte di ispirazione, la più forte inizialmente è stata la scoperta dei poeti della beat generation e di alcuni scrittori di quel periodo storico. Jack Kerouac, Allen Ginsberg, Gregory Corso ma anche Salinger, Miller e Fante con quella che definisco prosa poetica.
Ho amato fin da subito il loro considerare la parola poetica un’arte a tutti gli effetti, il loro rivendicare l’Essere Poeta, come si presentò Gregory Corso a Ginsberg appena uscito di prigione. Il fatto di considerare la poesia Arte creando con il linguaggio ciò che i pittori o gli scultori o i musicisti fanno con altri mezzi. Quell’evocazione che poi li univa per certi aspetti ai poeti “maledetti” francesi come Baudelaire o Rimbaud.
Tornando in Italia, Pascoli e Ungaretti o i poeti crepuscolari e poi c’è un altro autore per me interessantissimo che è Pirandello e il suo interrogarsi sull’identità, l’apparire e scomparire dietro se stessi, tema modernissimo e che riguarda tutti nella quotidianità.

Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno influenzato in qualche modo la sua scrittura?
Risposta - La pittura mi piace molto dal rinascimento in avanti un po’ tutta anche se trovo molto affascinanti per quei misteri psicologici Modigliani e Toulouse Lautrec.
C’è una poesia nel mio libro “Donna al bagno in silenzio” che è proprio ispirata a un quadro di Lautrec. Ma anche la pittura surrealista per esempio è decisamente poetica per me che accomuno la poesia ad un sogno.
I dadaisti che nella loro arte hanno sperimentato tantissimo con la parola e poi l’arte concettuale dove il pensiero non ha più bisogno di esprimersi in materia per esistere.
Devo citare la musica naturalmente che è così strettamente legata alla composizione poetica che diventa scontata. La musicalità che cerco di creare attraverso gli spazi, la punteggiatura e la scelta delle parole sono fondamentali quando scrivo.

Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali generi letterari predilige?
Risposta - I romanzi e le biografie.
I primi perché soddisfano la mia vena romantica e le seconde perché soddisfano la mia curiosità.
Una caratteristica che contraddistingue la poesia è il dono della sintesi. Puoi racchiudere un mondo nello spazio tra due parole e per me questo è estremamente affascinante, per cui non amo in genere i libri troppo lunghi, trovo sempre che si possa esprimere lo stesso concetto con la metà delle pagine, ma questa è solo una mia personale riflessione.

Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Risposta - Preferisco il libro cartaceo come tipo di esperienza. Il #libro che si tiene tra le mani mi trasmette una serie di sensazioni che interagiscono con tutti i miei sensi in modo molto più completo e soddisfacente di quanto lo faccia il libro digitale. La vista, l’olfatto, il tatto e anche l’udito, penso al suono di un libro poggiato su un tavolo o allo sfogliare delle sue pagine, appagano il mio lato romantico che non ricerca per forza una forma di progresso dove non è necessaria.

Domanda - Per terminare quale è stato il suo rapporto con la scrittura durante la composizione del libro?
Risposta - Il mio rapporto con la scrittura, in particolare con quella poetica, mi induce a pensare alle parole come materia plastica capaci di creare delle suggestioni sensoriali.
Nella poesia ha per me più importanza la forma piuttosto che la sostanza perché le sensazioni sono alla base del messaggio che vuole essere trasmesso; non ci si può approcciare alla poesia pretendendo di parafrasarla ma la si deve comprendere attraverso le emozioni che il testo trasmette. Per cui il mio rapporto con la scrittura è Artistico e mi piacerebbe molto che le parole si riappropriassero di questa loro dimensione che secondo me si è perduta.

Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Girovago in casa mia”, se non lo avesse scritto.
Risposta - Comprerei “Girovago in casa mia” perché ho cercato di creare quello che ho descritto nella domanda precedente e lo consiglierei a me stessa perché è ciò che cerco. Poi ci sono racchiusi pensieri, emozioni di una vita vera con cui può far piacere confrontarsi.

Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo può darcene una anticipazione?
Risposta - Ci sono altre poesie che ho già scritto e che non hanno trovato posto in questa raccolta perché appartengono a un mio periodo di vita successivo e non erano in linea con queste sia per contenuto che per forma che vorrei poi unire e pubblicare. Per ora sono sparse nei vari foglietti, pagine di quaderni o agende che uso per catturare le idee quando mi arrivano.

#deboragiorgi #alettieditore #girovagoincasamia

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