| INTERVISTA A GIOVANNA CELENTANO, CHE PRESENTA AI LETTORI IL LIBRO "#METAVERSI" (Aletti Editore)
Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “MetaVersi”?Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Risposta - Dunque è stato necessario un lungo periodo di riflessione. Io poi non eccello come persona super decisa, cambio idea continuamente!
Inizialmente, avevo in mente un titolo diverso, ma non rendeva giustizia a ciò che è veramente questa raccolta. Il titolo attinge, in realtà, da diverse fonti. La raccolta non si limita solo alla #poesia; è arricchita anche da #immagini che aggiungono un altro strato di realtà, come se stessi dando vita a un mondo tramite un computer.
Il #Metaverso è un concetto che mi affascina, si può dire che è come un laboratorio virtuale dove si possono elaborare dati, condurre esperimenti o collaborare in modo digitale.
Mi affascina il fatto che un'intelligenza artificiale, priva di pensiero ma dotata di un'enormità di dati, possa creare qualcosa di suggestivo. Come se io fossi la mia musa, e il computer il mio pittore.
Oltre a ciò, poiché gli argomenti principali ruotano attorno alle emozioni, credo che ogni poesia sia un universo a sé stante. Ogni sentimento descritto apre le porte a un mondo diverso, dove, se si scava più a fondo, si rivelano ulteriori risposte e nuove domande. Tuttavia, vorrei aprire una piccola parentesi: ci sono domande alle quali talvolta non troviamo risposta, ed è importante accettarlo. Non si tratta di arrendersi, ma di proseguire, poiché rimanere ancorati a riflessioni senza soluzione può impedirci di andare avanti.
Pertanto, ogni poesia diventa una “Meta” da raggiungere, all'interno di un uni”verso”.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Risposta - Ho voluto plasmare le pagine di questo libro con i colori della mia vita. Ogni poesia è un frammento ispirato alle mie esperienze, alle avventure vissute e all'arte che mi circonda.
In questa raccolta, ho sentito la necessità di esprimere la mia voce come un grido verso il mondo.
Immaginiamo quei sogni strani in cui urli, ma la voce non esce. Ecco, a volte è così, so come ci si senta quando vorresti solo essere capito... per questo ho voluto condividerla, magari può aiutare altri che si sentono in questo modo. In alcune #poesie, ho scelto di abbandonare il mio genere biologico, perché credo che, ogni tanto a parlare, emerga un altro pezzo di me desideroso di salvare, incoraggiare o semplicemente di essere ascoltato.
Tutto ciò che troverete in queste pagine è la mia realtà, un caleidoscopio di emozioni e pensieri che ho deciso di condividere con voi.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Risposta - Non ho mai eccelso nell'esprimermi e ho sempre fatto fatica a comunicare cosa provassi, perché in merito mi sono sempre sentita non capita. La scintilla che mi ha spinto a lasciare qualcosa di me al mondo è stata un evento significativo, nel quale ho ripreso in mano la mia vita. In quel contesto, qualsiasi concetto o giudizio doveva scivolare via da me, poiché alla fine sapevo che qualsiasi cosa avrei fatto sarebbe stata considerata sbagliata. Così, ho ripreso gli studi e mi sono iscritta alla facoltà di psicologia, prima di tutto per me stessa. Sono affascinata dal cervello umano e spero di aiutare le persone un giorno. Utilizzo la scrittura come terapia. Ho capito che scrivere è il mio modo di affrontare le sfide, e se devo lasciare qualcosa dietro di me allora questo è il mio modo giusto. Quindi, questo libro rappresenta per me la mia testimonianza, un riflesso dei passi che ho compiuto nel percorso di ripresa della mia vita. Attraverso , cerco di immortalare non solo gli eventi che hanno segnato la mia rinascita, ma anche le emozioni, le riflessioni e le sfide che ho affrontato lungo il cammino. È la mia maniera di condividere la mia esperienza, sperando che chi legge possa trovare ispirazione, conforto o una connessione personale con le sfide umane e le vittorie che tutti affrontiamo. In fondo, questo libro è più di una semplice raccolta di parole; è il mio modo di dire al mondo: "Eccomi, sono qui, e questa è la mia storia. Non siamo soli mai, perché siamo parte di tutto.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “MetaVersi”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Risposta - Curioso a dirsi, ma dietro ogni poesia di questa raccolta risuona nitida ogni emozione. A dire il vero, non isolerei nulla; ci sono stati momenti in cui scrivevo, in cui ogni emozione si amplificava in modo straordinario. Trovavo ispirazione ovunque mi portassero i miei sentimenti, sentivo la necessità di trascriverli sul momento, altrimenti avrei rischiato di perderli. Un po' come le fotografie, le mie poesie sono le mie fotografie.
Tuttavia, non intendo concentrarmi sugli episodi specifici quanto sulle sensazioni legate ai luoghi che mi sono cari.
Uno dei momenti che amo particolarmente ricordare è stato durante il mio viaggio in Islanda, uno dei più belli mai fatti. Mi sentivo al posto giusto, nel momento giusto, con le persone giuste... anche se il seguito di quel giorno è stato a dir poco epico. Io e un caro amico abbiamo perso il telefono tra gli scogli mentre ammiravamo l'aurora boreale. Era così straordinariamente bella che il cellulare passò in secondo piano. Beh, ovviamente dopo il panico nel cercare di recuperare quei telefoni, ammetto che mi ero sinceramente arresa, mentre il mio compagno e un altro nostro amico si sono dati da fare per costruire un cappio con una mazza da scopa e dei lacci delle scarpe. Insomma, è stato un viaggio davvero memorabile in tutti i sensi.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Risposta - Da sempre sono appassionata dell'arte in tutte le sue forme, quando posso mi piace visitare musei. Sono sempre stata ispirata da molteplici artisti, spesso in base al mio umore; per esempio, un mantra per me dove mi ritrovo molto, solo le parole di Robert Doisneau: “le fotografie che mi interessano, quelle che trovo riuscite, sono quelle aperte, che non raccontano una storia fino alla fine, ma lasciano allo spettatore la possibilità di fare a sua volta un pezzetto di strada insieme all'immagine, di continuarla e concluderla a proprio piacimento: una specie di trampolino del sogno.“
Tra le righe, troverai un'eco di Dante o il richiamo delle divinità greche, insomma una mia visione dei grandi classici. Qualche connessione con Frida, Alda Merini, Leopardi o il mio scrittore preferito Eugenio Montale.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Risposta - Mi appassionano i libri di carattere scientifico, fantascientifico e psicologico. Ultimamente, prediligo autori come Paolo Borzacchiello, Daniel Kahneman e Arthur Schopenhauer, quest'ultimo scoperto grazie alla mia prof. delle superiori (grazie Prof!)
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Risposta - Mi piacciono entrambi, dipende in realtà da dove mi trovo. In pullman, vado col libro digitale - ultimamente lo uso spesso. Ma a casa, in un parco o sul treno, amo immergermi in un buon vecchio libro cartaceo!
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Risposta - Come dicevo, non sono una persona che prende decisioni facilmente. Molte poesie sono bozze del mio diario di quando avevo 16 anni. Ho modificato i testi e le immagini molte volte, ho riscritto fino a raggiungere la versione che sentivo giusta. Adotto una strategia particolare: per alcuni giorni, evito di guardare, poi riapro e valuto se mi convince. Se non mi soddisfa, apporto modifiche. Ho impiegato molto tempo in sintesi, prendendomela con calma per assicurarmi che la grammatica,le immagini, l'espressione e i temi fossero perfetti (ovviamente perfetti secondo la mia prospettiva).
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “MetaVersi”. se non lo avesse scritto.
Risposta - Sono inevitabilmente di parte, ma ci sono diversi elementi che considero positivi in questa raccolta. Uno degli aspetti che potrebbe attirare il mio interesse all'acquisto del libro è il modo in cui l'immagine interagisce con la poesia, quindi più aspetti di interpretazione. La fusione di nuove tecnologie con la poesia, riflettendo sul "pensiero" dell'intelligenza artificiale e su come interpreta le parole, mi affascina. Non solo aggiunge uno strato intrigante alla lettura, ma apre anche una finestra su nuove prospettive e connessioni tra arte e tecnologia.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Risposta - Sì, ho in programma nuove opere per il futuro. Sto attualmente lavorando a una specie di diario di bordo, un progetto che mi permetterà di esplorare e condividere ulteriori riflessioni e esperienze. Ci sono molte storie ancora da raccontare, alcune ne racconto sul mio profilo instagram @giovannacelentano_
entusiasta di continuare a condividere il mio percorso attraverso la scrittura.
#giovannacelentano #alettieditore
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Il libro è acquistabile, previa ordinazione, presso qualsiasi libreria
Autore: Giovanna Celentano
Editore: Aletti
Collana: I diamanti
Anno edizione: 2023
In commercio dal: 27 dicembre 2023
Pagine: 96
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