| 👉 Brunella Tarducci presenta ai lettori il libro “Nel cuore della Terra s'illumina il Cielo”
Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Nel cuore della Terra s'illumina il Cielo”? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Risposta - Il titolo è una metafora, ha un significato simbolico ed esprime il mio modo d’intendere la vita. Rappresenta il mio viaggio, un cammino interiore lungo il quale ho vissuto, macinato, elaborato gli eventi e le esperienze della mia esistenza. Come in un crogiuolo alchemico ho fatto mia, come dire, una visione magica della vita, dove per magia intendo l’importanza di vivere secondo e nel rispetto delle leggi della Natura, dove trova ampio spazio l’arte del sentire piuttosto che una realtà ancorata ad una rigida razionalità. Pensare con il cuore. Chi sente ha comprensione, compassione, accoglie la vita in sé con tutte le sue sfaccettature. Ci sono momenti di gioia, d’amore, disamore, di dolore, momenti bui, di paura, di apertura, di chiusura, di perdite, di abbandoni. Ma se si riesce ad accogliere tutto ciò che nel bene e nel male la vita ci riserva, ecco arrivare di nuovo la luce. Il cielo s’illumina nel grembo della terra.
Terra e Cielo s’incontrano.
“Come è sopra, così è sotto e come è sotto, così è sopra”.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Risposta - Direi che la realtà, sia personale che intesa in senso più ampio, collettivo, universale, ha inciso in modo determinante nella scrittura. Scrivere per me, fin da quando ho imparato in prima elementare, è un bisogno vitale, come il respiro; non si vive senza respirare. Grazie alla #scrittura riesco a rendere manifesto, a dare corpo al mio mondo interiore in piena, totale libertà. Non ci sono filtri, la sensazione è come di entrare in uno stato di trans, una sorta di “furor misticum”. Questo mi fa bene, mi fa star bene.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo #libro?
Risposta - Il mio vissuto. La vita di ognuno di noi è unica, irripetibile e merita di essere narrata ed ascoltata. Io lo faccio scrivendo. Lasciare una traccia sul cammino terreno per poi tornare goccia nelle acque dell’Oceano.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “Nel cuore della Terra s'illumina il Cielo”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Risposta - Difficile isolare episodi particolari perché in fondo tutti i momenti della vita s’intrecciano, sono collegati gli uni agli altri. Diciamo che sì, ci sono state esperienze particolarmente forti, intense come la maternità con la nascita di mio figlio o l’emozione di vivere un amore o un nuovo amore. Altri altrettanto forti ma dolorosi. Di fronte al dolore veniamo messi a dura prova. Che si tratti di una sofferenza morale, affettiva o fisica in certe situazioni ci troviamo a un bivio: o ci lasciamo travolgere dal dolore collassando emozionalmente per precipitare in una specie di letargia esistenziale oppure quel dolore, compresa la malattia, viene vissuto fino in fondo, accolto e trasformato in nuove e preziose risorse. Faccio un esempio pratico, perché poi la teoria a ben poco serve se non è animata dall’esperienza ed un autentico sentire. Fisicamente sono sempre stata bene, attiva, dinamica, pratico yoga e ballo il tango argentino da molti anni. Lo scorso gennaio ho rischiato di morire a causa di una gravissima crisi respiratoria provocata da un carcinoma al polmone. La notizia mi ha sconvolto? Non mi ha fatto certamente piacere, ho avuto e ho i miei momenti di fragilità e di paura (guai se così non fosse). Poi ho però realizzato che non sono morta durante il tamponamento cardiaco, che la cura stava e sta funzionando molto bene e che, in fondo, avevo al mio arco altre frecce. Così, istintivamente, ho ripreso in mano le mie #poesie, scrivendone altre e decidendo di pubblicarle. Perché no, mi sono chiesta. È stato un bisogno incontenibile di aprire una riflessione sulla mia vita in generale. Grazie anche alla poesia, ho attivato così un mio processo di guarigione.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Risposta - La prima fonte d’ispirazione è stato mio padre. Possedeva una spiccata sensibilità artistica. Dipingeva. Grazie a lui sono cresciuta coltivando l’amore per l’arte, la musica, il cinema. Il tutto sempre all’insegna dell’umanità e del rispetto per la vita in ogni sua espressione. Come una spugna, assorbivo tutto quello che vedevo ed ascoltavo. Da bambina mi svegliavo ascoltando musica classica o le canzoni classiche napoletane interpretate da Giuseppe di Stefano o Roberto Murolo. Negli anni ’68-’69, con la famiglia mi ero trasferita a Milano e la sera in TV guardavamo le commedie di Edoardo de Filippo ed ascoltavo mio padre mentre a voce alta rifletteva su quanta umanità trapelasse da certi spaccati di vita. Diciamo che il babbo mi ha fornito alcuni strumenti fondamentali per comprendere ed elaborare la realtà.
Poi in terza media rimasi letteralmente folgorata dalla Poesia di Quasimodo e Ungaretti; li portai agli esami. Da lì ha avuto inizio un crescente interesse per la poesia scoprendo autori anche in base agli stati d’animo ed interessi del momento. Al liceo, negli anni della contestazione contro le ingiustizie della società, mossa da un romantico e direi utopico sentimento per il comunismo legato alle mie radici familiari, mio nonno paterno fondò il Partito Comunista nella mia città ed era diventato amico e compagno epistolare di Antonio Gramsci, mi ero cimentata nella lettura di #poeti e autori della narrativa d’impegno civile e sociale. Gli autori che però definirei determinanti per la mia crescita personale ed interiore, a parte Salvatore Quasimodo e Giuseppe Ungaretti, sono stati, tanto per citarne alcuni, Giacomo Leopardi, Hermann Hesse, Konstantinos Kavafis, Emily Dickinson, Alda Merini, Jorge Luis Borges, Fernando Pessoa, Khalil Gibran, Gialal al-Din Rumi. E qui mi fermo.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Risposta - Ogni aspetto della vita, che cattura la mia attenzione, influenza ed ha influenzato la mia scrittura. L’amore per la natura, il mondo animale; da sempre sono circondata da cani e gatti, l’essere venuta in contatto, anche attraverso la pratica, con discipline come lo yoga, lo zen, la meditazione, la passione per il ballo, soprattutto il tango argentino, le danze sacre di Gurdjeff, Jung, Hilmann, Battiato, Jodorowsky ed altri che ora non sto a citare, tutto e tutti coloro, poeti scrittori, pittori, musicisti che ho scoperto lungo la mia strada hanno impreziosito il mio fare #poesia. L’importante è concepire l’arricchimento culturale non come arida acquisizione di dati, di nozioni ma come strumento di conoscenza per affinare la nostra sensibilità e comprensione di noi stessi e degli altri.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Risposta - Ogni genere, dalla poesia, alla narrativa alla saggistica è per me fonte d’interesse purché tengano alta la mia attenzione. Non mi devono annoiare.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Risposta - Il libro cartaceo è insostituibile, mi piace toccare, mi piace il profumo della carta, c’è un contatto fisico che non può essere sostituito dal digitale, pur riconoscendo l’utilità e la praticità del libro digitale. A mio parere l’uno non esclude l’altro e ben si possono integrare.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Risposta - Fisico e spirituale. Un viaggio, il viaggio della mia esistenza.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Nel cuore della Terra s'illumina il Cielo”, se non lo avesse scritto.
Risposta - Il titolo, insieme all’immagine di copertina realizzata da mio figlio Marco, vuole essere evocativo, penso che possa destare l’interesse e la curiosità del lettore nell’addentrarsi in un viaggio grazie al quale può cogliere spunti di riflessione sul senso della vita guardando oltre.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Risposta - Ora che ho superato l’ansia da prestazione nella pubblicazione, ho altri progetti che intendo realizzare e pubblicare. Poesie ed altro. Un’anticipazione? Non ancora.
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