 | 👉 Intervista ad Annamaria Pajno che presenta ai lettori il libro di poesie “Una lunga storia d’amore”
Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Una lunga storia d’amore”. Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Risposta - Una lunga storia d’amore è il titolo della prima poesia della omonima raccolta. Con questa poesia partecipo e condivido, con chi legge, la miriade di sensazioni che mi pervadono nell’ammirare la perfetta meravigliosa armonia del creato. In senso lato, il titolo si riferisce ad un percorso di vita, che ha come filo conduttore l’amore.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Risposta - Non mi discosto mai dalla realtà. Scrivo #poesie ispirandomi e, in un certo senso, “condizionata” da ciò che vedo e sento quotidianamente.
Domanda - La #scrittura come valore testimoniale; cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Risposta - Secondo me, le poesie sono fotografie trasformate, rielaborate in #versi. Così sensazioni, pensieri, riflessioni che altrimenti andrebbero persi nell’oblio del tempo e prima o poi inesorabilmente dimenticati, diventano immortali. Una sorta di diario in #poesia, che supera la caducità dei ricordi e l’inesorabile obsolescenza.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “Una lunga storia d’amore”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Risposta - Ogni mia poesia è ispirata e “influenzata” da momenti ed episodi che generano riflessione. Ad esempio, ricordo perfettamente quella mattina, quando, seduta in riva al mare, porto sempre con me un foglio di carta bianca ed una penna, ho scritto i versi di “una lunga storia d’amore”. Ne percepisco ancora le vibrazioni emozionali.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Risposta - Fonte d’ispirazione, secondo me, è tutto ciò che scatena la voglia di scrivere, che sia un’alba, un dolore, un’inquietudine. La voglia di trasformare in poesia i pensieri, le sensazioni, le emozioni, sia negative che positive. Per affinità di stile ed esposizione, ho sempre preferito i poeti “ermetici”. La loro essenzialità ed incisività mi ha sempre interessato. Tanti anni fa … agli esami di stato, ho presentato “Ed è subito sera“ di Salvatore Quasimodo, facendone una mia filosofia di vita. A me piace “scolpire” e catturare l’attenzione di chi mi legge, con chiarezza, semplicità e musicalità.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Risposta - Senz’altro la musica. Vorrei che le mie poesie somigliassero ad una musica. La musicalità dei versi per me è essenziale. Impossibile ipotizzare vita senza musica.
Anche la pittura è importante, perché la vita è colore. I colori della Vita emozionano.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo #libro, quali altri generi letterari predilige?
Risposta - Prediligo le biografie, le storie vere, i reportage, gli eroi di tutti i giorni.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Risposta - Sicuramente il cartaceo. Ho bisogno del contatto con il libro. Lo devo “possedere” segnando le parti che mi colpiscono, fare annotazioni, lo devo materialmente fare mio. Chiaramente riconosco che il digitale è al passo con i tempi e più facilmente fruibile per i #lettori di oggi.
Domanda - Per terminare, quale è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro?
Risposta - Scrivere, per me, è più semplice che parlare.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Una lunga storia d’amore”, se non l’avesse scritto.
Risposta - La copertina: è una mia foto. La trovo molto bella ed invitante. Invita a sognare… ed abbiamo tutti bisogno di sognare.
Il titolo: dolce e rassicurante.
Le poesie: “pezzi” di una lunga storia d’amore che si chiama Vita.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Risposta - Certamente continuo a scrivere, perché mi piace. Mi fa stare bene. Attualmente non ho progetti definiti. Questa è la terza silloge che pubblico e adesso, come è stato in passato, aspetto un’ispirazione “speciale “. Da buon navigante, il momento giusto per “issare le vele” e andare per mare.
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