| 👉 Intervista a Paola Commissati Bellotti, che presenta ai lettori "VITA MIA" (Aletti Editore)
Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Vita mia”?
Risposta - Non avrei mai scritto questo libro VITA MIA, se non avessi raggiunto la ragguardevole età di 81 anni. Per ragioni di spazio, nel libro, - erano richieste solo 60 pagine -, non rientrano tutte le tematiche toccate quando il cuore si aprì.
C’è quivi la tensione alla Saggezza, che in questo speciale momento della mia vita s’impone fondamentale. Come un anelito alla purezza, all’altezza, che si ottiene solo sgravando l’animo di pesi. Di segreti tenuti a lungo nascosti. Voglio essere davanti alla Morte con la mia faccia, dunque, me stessa: coi miei travagli, le mie sofferenze, le mie aspirazioni, il mio amore immenso per la Vita e per l’amore: ecco i temi.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Risposta - A se stessi non si può mentire. La Poesia è riflesso di se stessi, non ha altri valori che quelli dell’Essere. Ma mi vestii di rose e fiori per trapassare nella vita.
Questo è un libro crudele, perché mi toglie la maschera cresciuta pelle pelle sul mio volto.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Risposta - Non dall’oblio del tempo ho voluto salvare alcunché di mia vita, ma la mia vita stessa. E mi sono vista il cavernicolo che graffia la roccia per dire che fu. Un uomo capace di intenti, diverso dall’animale.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “Vita mia”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Risposta - C’è un amore che io porto insieme al cielo e alla terra, nato in una stagione di primavera, ma autunnale della vita, un amore strano, perché corrisposto e non corrisposto, un Αγάπη, che ho cantato in più liriche dentro le pagine di questo libro.
E c’è anche un’esperienza brutale che dovetti sopportare, che si dirama in dolori che mi hanno segnata (qui non è visto che quello della mia depressione, della mia strana chiamata a follia).
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Risposta - È l’omnia della Letteratura. Guardo a Merini mentre guardo a Saffo. Guardo a Dacia Maraini mentre guardo a Manzoni. Neruda, Lorca. Rilke. La semplicità di Evtušenko. Montale, Ungaretti. Ma diommio non posso dirli tutti, perché già spicca Leopardi nel cuore mio.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Risposta - Se a 10 anni, costretta a letto da una malattia, scoprii in me la poesia, già amavo dipingere. E lavorai molto di pennello, con vernissage allestite in varie città. Ma anche il Teatro mi volle al palcoscenico, sempre come primadonna.
Non parliamo degli sport che praticai.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Risposta - Io scrivevo poesie, ma il mio sogno era di scrivere un romanzo. Giunta all’età dei 20 anni. Ce ne vollero altri trenta perché io potessi portare a termine il mio primo Romanzo: IL PRINCIPE DELLA CONTEA. Ne scrissi 14 di libri in prosa. E poi ripresi il verso.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Risposta - Preferisco il libro cartaceo, non ho mai letto un libro digitale. Mi piace vedere lo spessore del libro, le sue dimensioni, la copertina, il ridotto. E poi leggere tastando la carta.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Risposta - Quando scrivo, scrivo a occhi chiusi. Ma i miei occhi colano lacrime, quando passano per visioni dolorose.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Vita mia”, se non lo avesse scritto.
Risposta - Questa è la domanda più difficile. Perché io passo per il mondo: o estremamente amata, o estremamente avversata. E dunque ai primi consiglierei di non leggermi. I secondi mi snobbano di loro.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Risposta - C’è pronto il libro: “I FIORI DELLA MIA VITA”. Che però è un libro in cerca di editore.
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Collana "I Diamanti - Poesia"
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ISBN 978-88-591-8737-0
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