| 👉 Intervista a GIOVANNI IOZZI, che presenta ai lettori il libro “PONENTINO DI POESIE” (Aletti Editore)
Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Ponentino di poesie”?
Risposta - Ponentino di poesie, per due motivi: il primo è che è-un fresco venticello che soffia al tramonto, come la mia età, non certo albeggiante. L'altro motivo è che è un omaggio a Roma, c'è tutto il mio sviscerato amore per Roma, città d’adozione, di studi, di vita dal 1958 ad oggi. “…prestame er ponentino ..stuzzicarello che ciai…"
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Risposta - Al novanta per cento… La mia vita, da ragazzo a nonno! Mancano tutte le poesie di famiglia, per riservatezza, finché non mi danno l'Ok per la pubblicazione! Mancano quelle scritte sul Covid, descrittive, ironiche, con pennellate caustiche sulla Politica!
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Risposta - Ovviamente, Belli, Trilussa, Pascarella… Sono rimasto a Moravia e Pasolini.. indietro rispetto ai contemporanei, anche perché i prezzi non corrispondono alla qualità.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Risposta - Un hobby per la pittura (scarsetto) ma aiuta nella descrizione di paesaggi. Anche per le rime che danno musicalità al pentagramma della vita!
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Risposta - Libri e romanzi storici… dagli Etruschi (che passione!) ai giorni nostri… purtroppo fermi, come a scuola, alla seconda guerra mondiale.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Risposta - Il cartaceo, perché dà meno problemi di lettura. Il digitale, se qualcuno me lo legge.. Approfitto per ringraziare all’infinito la prof Caterina Aletti che ogni giovedì ha letto, con grazia e professionalità e pazienza, le mie poesie, nella rubrica "La Panchina dei versi".
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Risposta - Piuttosto sofferto, nonostante il rinnovato entusiasmo. Giustamente ho dovuto farmi aiutare, nonostante mi piaccia ancora essere autonomo e indipendente.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Ponentino di poesie”, se non lo avesse scritto.
Risposta - Perché lo comprerei… Lo trovo sentimentale, allegro, ironico, stimolante, i migliori sentimenti verso la vita… Ah dimenticavo, per il prezzo… coi tempi che corrono!
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Risposta - Circa 120 poesie, di cui la prof.Caterina ne ha lette molte… Più uno studio su Tarquinia.
Ed altre su - pro vita mea - da completare.
Vi saluto con un sorriso ed un Grazie di soddisfazione!
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