| 👉 Intervista ad Alfredo Guarino, che presenta ai lettori il libro "Fiori della vita" (Aletti Editore)
Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Fiori della vita”? Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Risposta - Nulla sorge nel pensiero senza la realtà. Anche i sogni si nutrono di realtà vissute, anche le illusioni percorrono sedimenti di reale proiettato nel divenire. E la poesia è, per me, immaginazione, creazione solitaria, distacco dal contorno che si dipana, però con incessante relazione con i granuli della vita che si conoscono.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Risposta - Ho voluto salvare affetti familiari, sentimenti di pace, esperienze di senso, sobri percorsi di tentata saggezza, incanti offerti dalla natura, il dolce inebriamento della libertà. In altre parole, un bagaglio di valori, di vissuti e di speranze, che mi paiono espressione del segno della cultura italiana ed europea, in spirito di apertura e condivisione verso altre culture e particolarmente quelle arabe del bacino mediterraneo.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “Fiori della vita”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Risposta - Li avverto come emozionanti e coinvolgenti; non intendo, nel rispondere, privilegiarne alcuno, in quanto lascio al lettore scoprirli, decifrarli e comprenderli.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Risposta - Mi è difficile indicare graduatorie e gerarchie ma posso avvertire quelle che maggiormente mi hanno colpito e probabilmente segnato: all’estero, Pablo Neruda, Octavio Paz (la cui lirica mi soggioga), Antonio Machado, Paul Eluard, Jacques Prevert, Osip Mandelstam, Zinaida Nikolaevna. In Italia, Alda Merini, Ada Negri, Antonia Pozzi, Salvatore Quasimodo, Alfonso Gatto, Eugenio Montale, Edoardo De Filippo. Volgendo lo sguardo al mondo arabo, come ho accennato nell’introduzione, Khalil Gibran, Nizar Qabbani e Joumania Haddad. Un crogiuolo di impulsi, quindi, che mi sospinge a dare forma di poesia ai miei pensieri, senza iscrivermi ad alcuna scuola che non sia la mia libera ispirazione.
Domanda - Temi preferiti?
Risposta - Temi di dolore familiare, la forza dolce e suadente dell’amore, il sale della vita giusta, la suggestione dei luoghi, il significato dell’essere, la ricerca della pace, in una visione spirituale universale.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Risposta - Certamente la letteratura – specialmente il fascino dei grandi romanzi storici – e l’approccio umanistico alla filosofia e al diritto umanitario;
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige ?
Risposta - Oltre ai romanzi storici, i racconti ironici, dove il sorriso, suscitato dalle vicende, si accompagna alla riflessione sugli immarcescibili difetti dell’agire umano.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Risposta - L’intuizione mi fa comprendere che avanza l’era digitale ma sono un uomo nato e cresciuto nel piacere dello spaginamento fisico.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Risposta - Un furore continuo di antichi e nuovi scenari, con l’appagato piacere di tradurre nella parola scritta il fluido creativo che mi attraversava, ricercando toni e modalità che possono interessare anche il mondo arabo.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Fiori della vita”, se non lo avesse scritto.
Risposta - Sono curioso, molto curioso, di conoscere filoni della poesia del Novecento e ho tentato di esprimermi in italiano e arabo, per concorrere, con un piccolo contributo, a costruire ponti fra la nostra e la loro cultura.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Risposta - Sì, una seconda raccolta di racconti ironici e mi sono messo all’opera di un nuovo romanzo, dopo Viviana. Altre poesie già hanno trovato alloggio nella cartella ripostiglio del computer.
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👉 Fiori della vita - di Alfredo Guarino
> Il libro è disponibile in duplice lingua Italiano e Arabo, con traduzione a cura del Prof. Hafez Haidar.
Dell'autore, avvocato internazionalista, il romanzo Viviana con Albatros e Racconti Saporosi con Il Filo di Arianna; con Aletti Editore le sillogi Parole in giuoco, Chicchi di poesia, Amor carnale, amor spirituale; con Montedit Trucioli d'amore, di vita; con Giaconi Foglie di pensato. Primi premi con Amor carnale, amor spirituale al concorso internazionale Dostoevskij, con la silloge Schizzi e il racconto Mr. Shylock al premio della letteratura contemporanea italiana, con la poesia Lo spazio del brillio al concorso Pastocchi e con i racconti L'uomo chiamato Ragù al premio Racconti Corsari e La giornata di Don Carmelo Schirinò al premio ASAS. Premi speciali della giuria al premio internazionale Pablo Neruda con Chicchi di poesia e al concorso Ascoli Piceno con La mano trafigge il dolore.
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Collana "Altre Frontiere" ITA-ARA
€12.00 108 pp
ISBN 978-88-591-8775-2
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