| INTERVISTA A CARLA ZANARDI CHE PRESENTA AI LETTORI IL LIBRO DI NARRATIVA "UNA DONNA UN CANE FELICE COINCIDENZA"
Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Una donna un cane felice coincidenza”? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Risposta - Proprio in “coincidenza”, una donna che restando sola cerca una propria identità, incontra da molto vicino una #cagnolina adottata proveniente da un rifugio. Anch’essa cerca di dare senso al cambiamento delle sue condizioni sforzandosi di adattarsi, non senza traumi, alla nuova situazione.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Risposta - I numerosi casi di donne che restano sole per separazioni o lutti, come del resto quelli dei cani adottati che non sempre accettano la famiglia ospitante; entrambi, cane e famiglia, devono superare diversi ostacoli. Può addirittura capitare che il quattro zampe venga restituito perché, a causa di un passato di violenza e mancata socializzazione con umani, è incapace di convivere. Volontà, pazienza, amore, sono gli ingredienti indispensabili per superare le difficoltà. E, guarda caso, nella storia qui raccontata, un ruolo importante è svolto da una donna che sta vivendo una pagina dolorosa della sua vita. Con condivisione del dolore, sensibilità, affetto e comprensione del disagio, riesce a trasmettere fiducia e accettazione. Ricavando, per sé stessa, un punto di riferimento e un provvidenziale scambio affettivo.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Risposta - L’oblio non è la terapia migliore per tamponare il dolore di una perdita. Ripercorrere le tappe della propria crescita, riordinare con in un archivio le esperienze e i ricordi del vissuto, sono il punto di partenza per dare forma al futuro. Perché proprio le esperienze passate possono diventare il materiale privilegiato per costruire la nuova vita. Specialmente a una donna può accadere di realizzare progetti rimasti sopiti da ostacoli familiari.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “Una donna un cane felice coincidenza” se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Risposta - La condivisione di un passaggio difficile nella vita di ciascuna delle due protagoniste e la vincente terapia dell’affetto. Per la donna, la consapevolezza che nel ripercorrere il proprio vissuto si costruisce la base per la ripartenza.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Risposta - Per interpretare gli atteggiamenti della cagnolina, utili mi sono stati i libri degli etologi dedicati proprio alla conoscenza di questa specie e dei suoi antenati. Per tratteggiare una donna così ricca di esperienza e di sensibilità, mi è bastata l’osservazione di chi mi circonda. E poi l’attenzione ai testi di Dacia Maraini, Michela Murgia, Barbara Alberti.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Risposta - Essendo cultrice dell’arte pittorica, ho osservato principalmente quelle immagini femminili che mi hanno suggerito, nella #scrittura, una descrizione lineare, priva di leziosità. In Leonardo da Vinci, invece, mi attrae il sorriso che traspare da ogni ritratto femminile, simbolo di pace e accoglienza, come vorrei abbiano, al di là delle loro storie, le donne che descrivo.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Risposta - Soprattutto testi dove si intrecciano storie familiari, in cui gli affetti svolgono un ruolo fondamentale. E poi #libri che trattano di ambienti naturali, montagne, boschi, animali, conservazione dell’ambiente.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Risposta - Mi piacciono entrambi. A casa preferisco il cartaceo, quello che sta, rassicurante, sulla pila dei libri sopra il comodino. Ma quando viaggio mi porto il lettore digitale con il quale posso portare con me diversi volumi.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Risposta - La sensazione di svolgere un compito senza affrontare nessuna fatica. Come se i fatti raccontati fluissero spontaneamente perché immagazzinati e pronti per uscire dai tasti del computer.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Una donna un cane felice coincidenza”, se non lo avesse scritto.
Risposta - Sarei curiosa di capire come possa un incontro di questo tipo diventare una storia da raccontare in un #libro. E quanto abbia inciso sulla realtà e il benessere dei protagonisti.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Risposta - Come sostenitrice di natura, animali e loro tutela, intreccerò storie sempre di donne che, nella ricerca di uno stile di vita, scoprono quanto determinante sia il collegamento di noi umani con il resto dei viventi, animali e non.
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