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Info sull'Opera
Autore:
Rassegna Stampa
Tipo:
Poesia
 
Notizie Presenti:
 -

Intervista alla poetessa LILJANA QAFA, che presenta ai lettori il libro "La poesia veste bianco" ( Aletti Editore )

di Rassegna Stampa

👉 Intervista alla poetessa LILJANA QAFA, che presenta ai lettori il libro "La poesia veste bianco" (Aletti Editore)

📎Partiamo proprio dal titolo, come mai “La poesia veste bianco”? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
L’argomento principale è l’#amore, è il filo conduttore della silloge, l’amore in tutte le sue forme. Il libro l’ho dedicato a mia madre e all’amore per lei, alla preoccupazione, all’angoscia, al dolore, alla disperazione, alla speranza, sono tanti sentimenti che s’intrecciano in quel determinato periodo. Penso che la figura della madre sia qualcosa di geniale, la parola diventa povera per poter descrivere pienamente la sua grandezza. Non manca ovviamente quella di mio padre, il quale è venuto a mancare quando era ancora giovane, così come quella del mio unico fratello con la sua premura verso la sorella minore.
Tratto anche temi come l’amicizia, la vita in generale e altri che lascerei scoprire al #lettore.
In quanto al titolo, è stata una pura casualità. Avevo scritto qualcosa di simile sull’eleganza e parlando con una mia amica è venuto fuori il titolo: “La poesia veste bianco”. Quando ho firmato il contratto con Aletti Editore avevo indicato nelle note la probabilità di cambiarlo in seguito, ma più passava il tempo sempre più mi convincevo che quel titolo mi apparteneva. In un certo senso mi rappresenta, si percepisce anche nei miei versi, bianco in senso di purezza, di delicatezza o meglio ancora come lo descrive il Maestro Quasimodo nella prefazione “Il colore bianco rappresenta la poesia che trasfigura le immagini della abituale esperienza e le sottrae al tempo. È come se un vestito delicato, candido e sottile circondasse le parole.”.

📎Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Io sono una sognatrice nata. Spesso mi astraggo dalla realtà per abbracciarne un’altra, mi piacerebbe che il mondo fosse un mondo meno materialista, meno egoista, un mondo dove regnano umanità e amore.
Nel periodo in cui è stato composto questo #libro, la realtà non mi è stata indifferente. Difficile dimenticare gli anni della pandemia e, nel mio caso, ancor più, avendo vissuto in prima persona i problemi di salute di mia madre, gli alti e bassi, le gravi conseguenze dopo il vaccino, la sua lunga lotta per la vita che è durata circa un anno e mezzo, finché il suo corpo non ha più retto.

📎La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Che la vita è il dono più prezioso, che ci è donata e che abbiamo il dovere di custodirla bene.

📎A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “La poesia veste bianco”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Con una semplice parola: Amore! Amore per chi ti ha portato nella vita, amore per i tuoi cari, amore per la vita, amore per il prossimo, amore per tutto.
Senza l’amore nulla si costruisce.

📎Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Ho lavorato per un certo periodo in una casa editrice a Tirana, questa esperienza lavorativa mi ha indubbiamente influenzata non solo come lettrice, ma soprattutto nella formazione in questo campo. Per cui ho letto molto sia letteratura albanese che straniera.
Se, invece, dovessi parlare di poeti, visto il contesto del mio libro, direi che sono diversi quelli che mi emozionano. Potrei nominarne alcuni come Saba, Ungaretti, Quasimodo, Prevért, Hesse, Rilke e altri ancora.

📎Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Io amo l’arte in generale, in tutte le sue forme, la buona arte senza distinzioni come pittura, cinematografia, musica, letteratura, fotografia. Potrei stare ore davanti ad un quadro e vivere dentro di esso. In merito alla letteratura, sono una lettrice affamata di prosa, narrativa. In una delle mie #poesie accenno un po’ a quando da piccola mio fratello, giocando, mi toglieva il #libro, che spesso nascondevo sotto il cuscino. La #lettura è stato il mio gioco preferito fin da piccola.
La poesia invece l’ho scoperta relativamente tardi. Non sapevo di avere questa ispirazione dentro di me.

📎Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Romanzi, senza dubbio, che celano belle storie, profonde, che coinvolgono e fanno vivere la storia stuzzicando l’immaginazione.
Non amo molto i gialli.

📎Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?Indubbiamente mi piace l’odore della carta, mi piace acquistare un libro in libreria, sfogliarlo. Non posso sottrarmi al piacere di guardare il libro partendo dalla fine, stranamente sono attratta dalla sfogliare il libro alla rovescia. Penso che con l’innovazione tecnologica sia difficile fare una netta separazione tra ciò che accade online e il libro fisico, inevitabilmente la rete influenza anche il mercato editoriale.
La vita che si conduce oggi ha il tempo libero limitato e, negli spazi ritagliati nell’arco della giornata, leggo anche in rete, soprattutto le letture brevi. Ma il fine settimana oppure quando sono in ferie, preferisco decisamente il libro cartaceo, fare annotazioni, sottolinearne frammenti che mi piacciano, una parola, una frase. Abitudine che ho fin da quando ero piccola. Tuttora conservo i blocchetti con le frasi che estrapolavo dai libri che leggevo.

📎Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la #scrittura, durante la composizione del libro.
Questo libro doveva uscire molto tempo fa, ma per una serie di circostanze, prima fra tutte, la salute di mia madre, è uscito in ritardo. Sono comunque contenta che sia arrivato il momento. La disponibilità e la pazienza della dottoressa Francesca Meola per me sono state fondamentali per la realizzazione di questo progetto e la ringrazio profondamente. Così come Mauro Gerarci, il professore di antropologia che a lungo ha studiato la letteratura albanese contemporanea, che ha letto diverse volte il libro dando il suo contributo e annunciandone l’uscita in diversi suoi importanti convegni universitari.

📎Un motivo per cui lei comprerebbe “La poesia veste bianco”, se non lo avesse scritto.
L’ho scritto, è difficile che io possa indicarne il motivo soprattutto quando si tratta di poesia, che, a mio avviso, è molto soggettiva. Potrei dire che lo comprerei per quanto citato sopra come se: “un vestito delicato, candido e sottile circondasse le parole”.

📎Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
È già nato il secondo libro nel giorno in cui è venuta a mancare mia madre. È presto parlarne, ma posso anticipare i primi versi mentre sedevo di fronte al suo corpo senza vita attorniata dalla folla di persone che venivano a fare le condoglianze. Io ero lì, ma realmente ero altrove assieme a mia mamma.

Le lucciole d’addio

La respirazione ha iniziato
a correre,
come se qualcuno
la seguisse in fretta,
piccole gocce di cristallo
brillavano tra le ciglia
erano le lucciole
che ci richiamavano
per darci l’ultimo addio.

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