| 👉 Intervista a Ugo Lagazzi, che presenta ai lettori il libro “LA RICERCA Tre romanzi brevi”.
Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “LA RICERCA Tre romanzi brevi”? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Risposta -《La ricerca》è in realtà il sottotitolo del 2° capitolo di uno dei romanzi di questo volume, 《Lo scherzo della memoria. Ma è stato il mio editore Aletti, che ringrazio, a notare che i miei #romanzi, degni di pubblicazione, avevano un "fil rouge", un tema comune cioè riguardante la vera identità delle persone e dei loro sentimenti, primo dei quali l'amore. In parole povere i miei personaggi lottano per amare e per capire loro stessi. E' in fondo un tema gia' trattato, pensiamo a Pirandello, ma la lingua batte dove il dente duole e nella nostra epoca attuale vediamo continuamente persone smarrite come i miei personaggi che alla fine riescono a raggiungere il loro traguardo, una sorta di "ubi consistam di se stessi".
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella #scrittura?
Risposta - Moltissimo. Io mi ritengo uno #scrittore che parla della vita, e la vita è reale. Anzi, spesso uno scrittore non riesce ad immaginarsi un fatto che questo è già accaduto, pur diversamente. Ad esempio, nel finale di 《La Signorina triste, altro #romanzo di questo volume, la povera Nati cade sotto i colpi della malavita, e la cronaca proprio poco dopo riportò un fatto del genere anche se non uguale.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Risposta - Ah, che domanda...in fondo ho 61 anni, quindi ho cercato di salvare un po' di me stesso... per gli altri, ho cercato di ricordare e far ricordare che cosa sia l'amore ed il bisogno dell'altro, dove invece violenza e confusione ci lasciano soli. Pensiamo al tenente Doe in 《Il Primario. Storie di persone difficili, un eroe di guerra impazzito, il medico gli dice che la moglie lo aspetta ancora, e lui comincia a guarire. Nel finale lo rivediamo decorato e con un nuovo comando. In questo #libro condanno completamente la #guerra, quella di #Corea in fattispecie, ma vale lo stesso per quella dell' Ucraina...
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “LA RICERCA Tre romanzi brevi”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Risposta - Ci sono episodi che ho scritto piangendo senza sapere perché, si vede che li avevo dentro. All'inizio di《Il Primario. Storie di persone difficili.》il #soldato americano che prende in braccio il piccolo nemico quindicenne tedesco, è pura emozione. Ma ho visto dei tedeschi quindicenni arrendersi agli Americani nei filmati girati all'epoca. Era giusto ricordarlo. Quando invece in《La Signorina triste》sul finale Sandrina grida "E adesso?" a Ermanno, indifferente, c'è un giusto sfogo di rabbia, un grido di dolore per l'ingiusta negazione della felicità. In《Lo scherzo della memoria》Duilio piange, sulla poltrona, perché non ha riconosciuto la foto della sua Gianna, è un momento di umiliazione di dolore e di pentimento. Soltanto quando perdiamo una persona sappiamo quanto valeva. Eppure Duilio non conosce veramente Gianna, pensiamo al finale.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Risposta - Altri autori? Certamente i classici russi, Tolstoj e Cechov in particolare, tra gli italiani moderni Moravia, Buzzati, Montale, e perché no Camilleri. Ma è un po' pericoloso citare un autore, immediatamente non ne nomini un altro...
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Risposta - La poesia assolutamente. Aletti infatti è un poeta. Sta anzi uscendo un suo libro in questi mesi, sarà splendido... la poesia è la vera palestra dei sentimenti per un autore, io scrivevo poesie quando avevo 16 anni... Aletti stesso mi incoraggia a riprendere ma in quel campo non sono certo come lui.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Risposta - La storiografia, io sarei stato un buon storico...
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Risposta - Adesso che per fortuna il Covid è finito, beh torniamo tutti in libreria!
Ma d'altronde c'è una fascia di lettori sotto i 30 anni a cui non possiamo strappare l'IPhone dalle mani, quindi continuiamo con il digitale.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Risposta - La scrittura è magia... è un bel momento... è un amore fatto di preliminari...io inizio con la biro, ed un foglio bianco. Poi trascrivo l'opera completa su di una Olivetti, infine sul word del p.c. Infine abbraccio il mio libro stampato.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “LA RICERCA Tre romanzi brevi”, se non lo avesse scritto.
Risposta - Beh, l'autore non è matto, eppure ha piantato tutto quello che stava facendo per poter scrivere, ne sarà valsa la pena, non è un《hobbysta》della letteratura, è uno scrittore.
E poi da Genovese qual sono... qui si comprano tre romanzi al prezzo di uno, è un affare.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Risposta - Ho completato una raccolta di racconti ma l'ho riaperta inserendo nuove storie.
Ho appena finito《L'uomo delle macchine. Racconti di Ferrasio.》
Ho iniziato《Tre galline rosse a Morgex》una sorta di instant show book fatto con le interviste degli abitanti di Morgex, un paese a me caro, per ora hanno aderito tre abitanti, ce ne vogliono altri 97 sindaco compreso... sto progettando anche un libro sociale, in realtà una famiglia ligure che resterà anonima mi ha descritto la propria vicenda simile in tutto e per tutto a quelle di Bibiano, il paese infame dello scandalo dei bambini tolti alle famiglie. Ora che c'è un governo diverso, per uno scrittore parlarne è meno pericoloso. Il titolo sarà《Nient'altro che il cuore.》E in realtà sarà un romanzo. Lo scriverò perché penso che un intellettuale abbia una responsabilità, nei confronti della sua società. Deve essere il primo a dire《Mai piu'!》
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Pagine 284
Prezzo di copertina Euro 16
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