| 👉Intervista a Roberta Tresoldi, che presenta ai lettori il libro "Breve storia di una lunga estate" (#AlettiEditore)
☑ Partiamo proprio dal titolo, come mai “Breve storia di una lunga estate”? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Risposta - Questo #libro parla del mio incontro con la natura, una natura che diventa un 'amica a cui confidare le mie emozioni che essa stessa mi fa vivere e allo stesso tempo è la natura che si confida con me, un connubio perfetto, una simbiosi di due elementi diversi che si compenetrano,
la natura è l'uomo.
☑ Quanto ha inciso la realtà?
Risposta - La #scrittura è stata solo un mezzo per fermare la realtà vissuta.
Non c'è nulla di inventato, ho voluto semplicemente scrivere questa esperienza in un momento particolare della mia vita sapevo, infatti, che ciò che stavo vivendo non si sarebbe mai più riproposto.
☑La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Risposta - Mettere nero su bianco mi ha sempre permesso di non dimenticare il mio passato e mi ha offerto la possibilità di riviverlo nel presente, anche quando il tempo che è passato su di me mi ha cambiata nel fisico ma solo esternamente, dentro, io rimango la stessa di quando ho preso la penna per mettere nero su bianco e non me ne sono mai pentita.
☑A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “Breve storia di una lunga estate”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Risposta - Tutti gli episodi racchiudono in sé momenti intensi e piacevoli anche se, a volte, possono nascondere una dolce malinconia.
Tuttavia quello a cui rimango particolarmente legata riguarda la notte a passare ad osservare le stelle con Alice, la mia nipote di quattordici anni.
Devo a lei questa scoperta di uscire a piedi nudi vicino al bosco alle tre di notte sole e nel silenzio più profondo per ammirare la via lattea . Così bella non l'avevo vista mai e senza di lei non avrei potuto godere di tanta magnificenza.
☑Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Risposta - Le fonti di ispirazione, per me, sono sempre le stesse "il creato": nulla è così coinvolgente e più bello. Lo trovo assolutamente superbo, in lui c'è la bellezza, l'equilibrio delle forze della natura, i misteri dell'infinito, i segreti che ci spingono a voler dare una risposta che non c'è.
Insomma l'immenso a portata di mano, noi siamo l'immenso.
☑Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Risposta - Come già più volte detto, io scrivo e dipingo da sempre, forse, ho cominciato prima a dipingere perché è la prima cosa che fanno i bambini anche se non sanno ancora scrivere. Ma poi ho cominciato a parlare tra me e me raccontandomi delle storie, o meglio osservazioni che facevo ad alta voce su quello che scoprivo osservando la natura. Poi un bel giorno ho comprato un bel diario e quando provavo particolari emozioni ho cominciato a scrivere.
La mia fonte di ispirazione è sempre la stessa il creato e non è mai più cambiata. Sia per la pittura che per la scrittura non ho mai fatto riferimento a nessuno ma solo a me stessa, è sempre stato un bisogno che iniziava da me e finiva con me. Infatti, non riesco né a dipingere, né a scrivere se non ciò che proviene dalle mie emozioni o meditazioni diventando un autodidatta nel più vero senso della parola.
La mia fonte di ispirazione è sempre e solo la natura, è stata ed è la mia più grande scuola di vita. Tutto è racchiuso in lei.
☑Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Risposta - Io amo raccontare storie vere e semplici quelle che possono appartenere a chiunque e possibilmente che chi le legge possa riconoscersi in esse.
Come ho sempre amato leggere le biografie degli autori piuttosto che i loro racconti.
☑Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Risposta - Preferisco decisamente il libro cartaceo, mi piace tenerlo in mano, aprirlo e sentire il sapore della carta stampata.
☑Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Risposta - Non c'è un vero rapporto con la scrittura, è solo un mezzo per fermare un ricordo, un'emozione, una meditazione, lo faccio ovunque mi trovo e su qualsiasi pezzo di carta che trovo in borsa o chiedo a chiunque, solo quando arrivo a casa mi siedo sulla mia scrivania e lo passo fra i miei quaderni in attesa di passarlo al computer.
Di proposito non mi sono mai seduta alla mia scrivania per scrivere di punto in bianco qualcosa che dovevo pensare.
☑Un motivo per cui lei comprerebbe “Breve storia di una lunga estate”, se non lo avesse scritto.
Risposta - A questa domanda farei seguito a tante considerazioni che possono essere rivolte a chiunque compresa me stessa e alla fine dare una risposta:
"Sei un appassionato della montagna?
Ti piace passeggiare da solo tra i sentieri in silenzio?
Sei capace di farti buona compagnia osservando e meditando su ciò che ti circonda?
Hai mai provato ad abbeverarti a quella fonte inesauribile del creato?
Hai mai pensato che il più grande insegnamento della vita sia nella natura che ti accoglie?
Hai mai osservato il cielo di notte in solitudine per sentire quel respiro antico da cui proveniamo?
Bene! Se desideri e hai curiosità di andare più a fondo per provare emozioni e suggerimenti di vita che ti fanno scoprire un benessere interiore, permettendoti di trovare una nuova dimensione spirituale allargando la tua visione dell'immenso, allora , vale la pena di leggerlo.
Ecco, per tutti questi motivi io vorrei leggerlo.
Forse è chiedere troppo alle persone di oggi abituate ad una vita effimera, del tutto e subito, dell'immagine e dell'apparire, del successo da raggiungere, del potere da gestire, del mostrare più che dell'apprendere, soprattutto se quello che si richiede è la più normale semplicità dell'essere sé stessi e apprezzarci imparando a conoscerci più a fondo
Siamo tutte creature uniche e fantastiche, portiamo dentro di noi l'immagine del Padre.
Troppo semplice?
Riflettiamoci.
☑Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Risposta - Sì, ho cominciato molti anni fa a scrivere la storia della mia vita dall'infanzia e vorrei finirla in questa mia vecchiaia, se Iddio mi concederà il tempo.
Non sarà un romanzo ma una vita vissuta portandomi dietro più di un secolo, non perché sia così vecchia ma per aver avuto modo di conoscere la vita dei nonni, poi dei miei genitori e infine la mia. Bene, questo periodo va dalla fine dell'ottocento ai nostri tempi del duemilaventi.
Se Iddio vorrà.
Nel frattempo scrivo poesie e ho pronto un nuovo libro cui devo dedicare tempo per riordinare carte e appunti, ce la farò?
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