Il libro più amato da chi scrive poesie,
una bussola per un cammino più consapevole.
Riceverai una copia autografata del Maestro Aletti
Con una sua riflessione.
Tutti quelli che scrivono
dovrebbero averne una copia sulla scrivania.
Un vademecum sulle buone pratiche della Scrittura.
Un successo straordinario,
tre ristampe nelle prime due settimane dall'uscita.
Il libro è stato già al terzo posto nella classifica di
Amazon
e al secondo posto nella classifica di Ibs
Bellissima recensione del libro “L'infinito è più blu”, raccolta poetica di Antonietta Natalizio editata dalla Aletti. Il commento è di Suor Elena Riccardi.
Bellissima recensione del libro “L'infinito è più blu”, raccolta poetica di Antonietta Natalizio editata dalla Aletti.
Il commento è di Suor Elena Riccardi.
📘📘📘 “L'infinito è più blu”
È il titolo dell'ultima raccolta di Poesie della dottoressa Antonietta Natalizio, edita da Aletti.
Sulla copertina una fotografia delle Alpi viste dall'alto. Il bianco delle cime innevate si fonde con il blu dell'orizzonte. Mi viene in mente una definizione dell'orizzonte paragonato all'utopia:
“L'utopia è come l'orizzonte: cammino due passi e si allontana di due passi. Cammino dieci passi e si allontana di dieci passi. L'orizzonte è irraggiungibile. E allora a cosa serve l'utopia? A questo: serve per continuare a camminare” (E.H. Galeano)
Per la dottoressa Natalizio è proprio il contrario: col suo continuo cercare, riflettere, capire, ha allargato e raggiunti i suoi orizzonti, esprimendo e sviscerando tutti i sentimenti dell'animo umano. La natura, con tutti i suoi profumi, colori, movimenti (mare, vento nuvole) e la sua strabiliante bellezza rimane sempre la sua Musa preferita. La terra che grida:
“Il seme della memoria...
Albero del riscatto.
Frutto della paura
e della fragilità.
Menti dilaniate...” (Il grido della Terra pag 30)
L'ambiguità del tempo... (Torre di Babele)
Immagine simbolo.
Mondo accecato...
da immagini dorate.
Dissoluzione dei valori,
insieme alla ragione.
L'umanità ha forse perso la visione?”...
Oltre a questi versi che possono sembrare negativi e pessimisti, mi piace citarne alcuni che guardano al futuro con fiducia e speranza.
“Gli intraprendenti sogni
allo scandire dei giorni
reclamano bisogni...
nel viaggio collettivo.
Occhi rapiti dal futuro
e con gaiezza eruditi .
Intanto i colori della vita
incrociano lo sguardo
del traguardo... (La valigia dei sogni pag. 36)
Allora, dottoressa Natalizio, a che serve l'orizzonte?
A questo: serve per continuare a scrivere.
Suor Elena Riccardi
Suore domenicane - Moncalieri, 22/05/2023