 | ✅Intervista a LAURA CRUCIATTI, che presenta ai lettori il libro "UNO DI LORO"
Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai questa scelta? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Laura Cruciatti - Con il titolo “Uno di oro” ho voluto sottolineare la profonda appartenenza del protagonista al contesto umano della storia. Luca è “uno di loro”, perché è intensamente legato alla comunità dei suoi ragazzi e lotta con tutte le sue forze per loro.
L’argomento fondamentale è la #predestinazione, ovvero l’ipotesi che esista un percorso di vita per ognuno di noi determinato dal destino ma anche la possibilità che le nostre scelte possano cambiarlo. Altro argomento importante è la #fede, le domande che ci poniamo in merito all’esistenza di Dio e se possiamo superare le difficoltà affidandoci al Suo disegno. Ultimo argomento è ovviamente l’#amore, sia quello tra due persone che si innamorano sia quello che siamo disposti ad offrire al nostro prossimo.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Laura Cruciatti - La realtà incide per il novanta per cento! La storia si svolge in un luogo reale con avvenimenti reali che possono accadere ogni giorno, basta leggere i giornali e si trovano ovunque situazioni e vicende simili a quelle descritte nel #libro. La storia d’amore è invece frutto di fantasia.
Domanda - La #scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Laura Cruciatti - L’impegno di tanti che hanno collaborato a costruire comunità per i giovani e la convinzione che si possono cambiare le vite delle persone anche senza dover stravolgere il mondo. Ognuno di noi nel suo piccolo può interagire con la realtà e cambiarla in meglio, basta un po’ di coraggio, di buona volontà e di fede negli esseri umani.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito questo libro, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Laura Cruciatti - Sono molto legata al rapporto che Bianca e Luca hanno con i bambini dell’#oratorio, ogni volta che interagisco con loro esprimono un intenso legame affettivo. Le morti terribili di quattro dei ragazzi della #comunità sono un aspetto forte ed emotivamente coinvolgente. Ma ci sono anche numerosi episodi di gioia e di serenità come il giorno della Prima Comunione dei bambini o la preparazione della rappresentazione del Venerdì Santo che esaltano non solo i valori ma anche gli stati d’animo positivi.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Laura Cruciatti - Ho sempre letto molto senza fare distinzioni di genere narrativo o di origini culturali, spaziando da autori classici ad autori contemporanei. Mi piace molto lo stile di Oscar Wilde, la passionalità di Verga, il genio espositivo di Camilleri, la schiettezza della Fallaci, il mistero inquietante di E. A. Poe. Non ho un autore che potrei definire il mio “maestro”, ho attinto da molti e in modo diverso sia lo stile sia le tematiche.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Laura Cruciatti - Mi piace dipingere, quindi la seconda arte che mi coinvolge è la pittura. Osservando un quadro cerco di immaginare lo stato d’animo che lo ha prodotto, spesso entro in sintonia con l’autore e cerco di immedesimarmi nel suo universo creativo.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Laura Cruciatti - La #narrativa è al primo posto, parlando di genere il #romanzo sentimentale sicuramente, ma anche il thriller o l’horror o la fantascienza. Ho letto anche qualche testo di poesia e ho provato anche a scriverne qualcuna, ma mi sento limitata dallo stile poetico, sono molto prolissa nel mio esporre le storie e la poesia (a meno che non sia lunga tre pagine!) mi sembra sempre insufficiente ad esprimere il mio pensiero.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Laura Cruciatti - Preferisco assolutamente il libro tradizionale. #Leggere per me è un rituale di estraneazione dal mondo e il rapporto con il testo si compone di sensazioni: tatto, olfatto e vista.
Un supporto digitale come il computer o il tablet mi allontanano dal testo.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Laura Cruciatti - È come estrarre frammenti della propria anima e renderli visibili agli altri. Da introspettivo a creativo e poi ad espositivo il processo è simile alla procreazione. Si parte da un embrione di emozioni per dar vita ad una creatura autonoma che vive una vita sua.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe il suo libro, se non lo avesse scritto.
Laura Cruciatti - La curiosità è una leva fondamentale. Comprerei questo libro perché la storia è realistica e i personaggi sono tutti interessanti, è uno spaccato di vita e a chi non interessa la vita degli altri? A volte non serve narrare storie avventurose o fantasiose, perché la vita di ogni giorno è quella che più ci coinvolge.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Laura Cruciatti - I miei progetti sono nel cassetto da diverso tempo, ho già pubblicato altri due romanzi e ne ho diversi altri che sono solo da perfezionare. Questi ultimi spaziano tra il thriller psicologico del rapporto tra una psicologa e il suo paziente adolescente e il romanzo di fantascienza ambientato su un pianeta da conquistare, un’autobiografia che racconta la mia adolescenza e il diario di un medico inglese che deve smascherare un presunto falso guaritore. E poi una raccolta di racconti brevi. Insomma ho molto altro da dire!
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Collana "I Diamanti - Narrativa"
pp.180 €16.00
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