| 👉Sangue in pineta e delitti impuniti - il nuovo giallo di Valeria Cospito.
Valeria Cospito: «Il titolo del #romanzo trae spunto da un’aggressione avvenuta nella pineta di #SanVito, sita sulla costa ionica, nelle immediate vicinanze di #Taranto. Questa azione delinquenziale compiuta dalla banda delle “#Tuteblu”, denominazione dovuta al colore della tuta indossata, arrecò gravi danni ad una comitiva di giovani appartatisi di notte in un angolo di paradiso fronte mare, apparentemente non pericoloso.
La vicenda accadde negli anni sessanta, la cronaca ne parlò tanto e grande fu l’allarme creatosi nella popolazione, abituata alla tranquillità di quei luoghi.
Attingendo ai miei ricordi adolescenziali rimasti indelebili, ho liberamente romanzato il fatto, mettendo in risalto tematiche secondo me degne di approfondimento. Lo scenario di partenza mette a fuoco ben due delitti rimasti impuniti: un #omicidio e lo #stupro della protagonista. Quest’ultima, vittima di un danno gravissimo, emarginata dai pregiudizi sociali e per di più colpita da pericolose malattie psico-somatiche, con la sua forza d’animo, si trasformerà in una leonessa, tanto da riscattarsi dall’onta subita.
Nella #narrazione, a proposito del concetto di #giustizia, evidenzio le carenze delle #indagini svolte all’epoca, l’#omertà, il pregiudizio, piaghe sociali presenti allora come oggi. In ogni caso, attraverso l’evolversi dei fatti, il #lettore toccherà con mano come la caparbietà dei personaggi risulterà vincente nella difesa della dignità umana. Il messaggio di ottimismo che caratterizza i miei scritti, anche questa volta si imporrà grazie all’impegno volenteroso e leale di quanti, sorretti da sentimenti profondi, dimostreranno di credere fermamente nell’onestà e nella giustizia».
Valeria Cospito nasce a Taranto, città pugliese da lei spesso ricordata in più scritti per il suo temperamento nostalgico. Laureatasi in “Filosofia e Storia” presso “La Sapienza” di Roma, ha poi esercitato l'insegnamento in varie località d'Italia coltivando, al contempo, la passione per l'attività letteraria. Si è sempre ispirata a emozioni e fatti della propria esistenza o cronache di attualità e interesse comune. Dando spazio alla sua creatività, protesa al cambiamento, ha evidenziato situazioni e stati d'animo in continua evoluzione e trasmesso messaggi significativi. Recentemente, valori quali la giustizia, la tutela del cittadino, l'applicazione corretta delle leggi, la lotta contro la violenza alle donne, hanno motivato il suo interesse per la giallistica. Per quanto riguarda la sua produzione in prosa, ha esordito con l'autobiografia “Per lasciare un'impronta” (2014). Nell'ambito della novellistica ha pubblicato racconti sciolti anche premiati a livello nazionale, per poi procedere alla stesura di una raccolta di novelle dal titolo “Quindici perle della mia collana” (2017). Tra le opere in prosa più recenti si annoverano i seguenti romanzi: “Come il fiume che scorre” (2018 - Aletti editore); “Un unico destino” (2019 - Aletti editore) Primo Premio Internazionale S. Quasimodo.; “Anatomia familiare con delitto” (2020- Aletti editore) Secondo Premio Internazionale Dostoevskij. Per la Poesia ha prodotto le seguenti raccolte: “Pensieri a colori”, “Sussulti del cuore”, “Un fazzoletto di cielo”, “Zephirus 2017” e “Zefiro 2020” e tante altre singole poesie pubblicate su riviste e antologie varie.
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Collana "I Diamanti - #Narrativa"
pp.236 €18.00
ISBN 978-88-591-8294-8
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