| Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Una stupefacente fuga da Sana'a - Capitale dello Yemen del Nord"? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Costantino Casilli - Dal febbraio del 1980 e fino al successivo ottobre, restai sequestrato a Sana'a per una presunta inadempienza contrattuale compiuta non da me, ma da mio padre: le Autorità yemenite mi ritirarono il passaporto e mi tennero in ostaggio per costringere mio padre, Ingegner Vittorio, a pagare un risarcimento di due miliardi di lire! Una richiesta assurda, addirittura folle... Mio padre era a distanze siderali dal possedere una simile cifra... Nel mese di luglio fui minacciato: se mio padre non avesse pagato entro il successivo 20 ottobre, io sarei stato arrestato e finito in un carcere estremamente duro. Non mi restò che organizzare e tentare la fuga: riuscita, ma straordinariamente rocambolesca ed a prezzo di molte sofferte vicissitudini... Ne citerò una sola: dovetti nuotare nel Mar Rosso - a controllo d'orologio - per 6 ore e 20 minuti!
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Costantino Casilli - Ha inciso al 100%, ma non solo: tutto quel che ho raccontato è non soltanto VERO fino al più piccolo dettaglio, ma è senz'altro DI MENO rispetto alla realtà del mio vissuto in quella situazione...
Domanda - La #scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo #libro?
Costantino Casilli - La scrittura ha veramente un valore testimoniale: non potevo lasciar scivolare nell'oblio un'esperienza del genere, tutta intera, dall'inizio alla fine...
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “Una stupefacente fuga da Sana'a - Capitale dello Yemen del Nord”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Costantino Casilli - In verità, non vi sono episodi da "isolare"... Tutta l'esperienza è stata profondamente INCISIVA. Desidero perciò ricordare soltanto il modo straordinariamente generoso con cui un giovane yemenita ventenne - Ahmed, autista di taxi - cercò di aiutarmi: non ci riuscì, ma per come si prodigò gli sono ancora grato, dopo più di quarantadue anni!
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Costantino Casilli - Fino ad una ventina d'anni fa, avevo parecchi autori che ritenevo per me fondamentali, a partire da Dante Alighieri con la sua "Divina Commedia", per arrivare poi a Giacomo Leopardi con i suoi "Canti" e "Operette morali", per proseguire poi con Franz Kafka con TUTTA la sua opera: lui, Franz Kafka, per me il più grande... E poi ancora Thomas Mann, Louis-Ferdinand Cèline, Albert Camus, Italo Calvino... E poi ancora, nel teatro, Samuel Beckett e Luigi Pirandello. Da una ventina d'anni a questa parte, però, non leggo più questi generi di letteratura... Perché, dato che pratico Yoga da oltre 47 anni, ormai leggo soltanto testi spirituali: non solo Maestri Yogi, ma anche Sufi dell'Islam e mistici cristiani.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Costantino Casilli - Sì, soprattutto la musica: per l'assimilazione dell'armonia e del ritmo... Io, infatti, scrivo in modo che le mie frasi possano facilmente essere lette ad alta voce.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Costantino Casilli - Il prossimo 8 aprile compirò 84 anni: certo che preferisco il tradizionale libro cartaceo!
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Costantino Casilli - E' stato un rapporto che definirei "faticoso": infatti, per arrivare ad essere soddisfatto dell'armonia e del ritmo di una mia frase, devo "starci su" per parecchio tempo... E' veramente RARO che una frase mi esca "liscia" e quasi di getto...
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Una stupefacente fuga da Sana'a - Capitale dello Yemen del Nord”, se non lo avesse scritto.
Costantino Casilli - Lo comprerei perché si tratta di una storia, di un'avventura davvero coinvolgente. Ma non soltanto la storia della mia fuga: ci sono infatti nel libro CINQUE APPENDICI che ritengo senz'altro interessanti, soprattutto la QUARTA: "Tormento a Montecarlo": non ne dico nulla, perché - almeno credo - sarebbe bene leggerla senza alcuna anticipazione.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Costantino Casilli - Sì, un libro dal titolo "Poesie, ma anche prosa", la cui Prefazione sarà scritta proprio dal Maestro Giuseppe Aletti, cosa che mi rende ad un tempo felice ed onorato.
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Collana "I Diamanti - Narrativa"
pp.212 €14.00
ISBN 978-88-591-7968-9
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