 | 📌Intervista ad Antonio Moretta, che presenta ai lettori il libro di narrativa "Fantasia" (Aletti Editore)
Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Fantasia”?
Risposta -Il termine “Fantasia” viene mediamente così definito: Facoltà della mente umana di creare immagini, di rappresentare cose e fatti corrispondenti o no ad una realtà, oppure un capriccio, o anche ad un desiderio o voglia. Ovvero parto della mente.
Il #racconto mio viene titolato “#Fantasia” proprio nello spirito del termine descritto. Ovvero sentivo il desiderio di portare la mente del lettore fuori dall’usuale modo di leggere un #romanzo. Desidero che esca dal concetto della trama che inizia al principio del #libro e termina alla fine. Desidero che possa avvicinarsi ai #racconti fantasiosi (Favole) del libro attraverso l’articolato di 5 invenzioni di pura “Fantasia” in maniera che provi 5 volte il desiderio di capire e godere dei personaggi del romanzo. Ho pensato anche ai ragazzi moderni armati di Cellulare, Smart-TV, Fibra Ottica, Comunicazioni on Line etc. isolati e chiusi in sé stessi ed ho voluto interessarli, in esercizio della propria fantasia, portandoli verso racconti (per me piacevolissimi) legati alla realtà degli ambienti in cui loro vivono.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella #scrittura?
Risposta - Io penso che quando un #romanziere scrive un testo sceglie i soggetti attraverso la esperienza di vita che lui ha attraversato e più sono gli anni sulla groppa e più numerose sono le realtà accumulate nella sua memoria. Da questo deposito ho estratto, con molta “Fantasia”, i 5 brani del libro che, sono certo, interesseranno sia i giovani che i vecchi #lettori.
Domanda - La #scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Risposta - I soggetti del romanzo sono 5 e quindi vengono descritte 5 distinte realtà in 5 ambienti diversi. Dalla Sicilia di un tempo ormai passato alla modernità del mondo romano crogiuolo di realtà che vanno dal quartiere “IN” dei Parioli, alle baraccopoli dei quartieri bassi delle periferie della via Appia. Tutti i racconti hanno un cuore di soggetti che prevalgono sulle asperità della vita e sulle cattiverie degli animi di alcuni contemporanei. Il criterio che io salverei dai soggetti dei 5 romanzi è la emersione del sentimento umano e della considerazione che “Deve” prescindere dal colore della pelle, dalle diverse estrazioni popolari dei soggetti, dalla età o dai costumi ed abitudini di ciascuno dei soggetti presenti nel romanzo “Fantasia”.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “Fantasia”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Risposta -Gli episodi che secondo me esprimono maggiormente i concetti espressi al punto 3 sono due, quello di “Caleido” che narra un evento estremamente fantasioso emblematico della compenetrazione dei costumi e degli affetti di gente estremamente diversa nella estrazione socio-culturale; e quello di “La Gatta” che fa della innocenza dei ragazzi in età di sentimento che, prigionieri della educazione formativa, temono il rifiuto dell’altro, e non riescono a comunicarsi i loro sentimenti ma che, con un evento pericolosissimo ed a rischio della propria vita, riescono a trovare il coraggio di comunicarsi il loro amore nato nella fanciullezza e maturato nella loro giovinezza.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Risposta - Lo scrittore “IO” con una età matura che ha formato la sua cultura e costruzione sociale attraverso moltissime esperienze e letture di vario genere, preferendo libri di descrizione di trame socio-famigliari come la collana del “Coriolano” o “De Amicis” alla età giovane oppure moltissimi romanzi di attualità (ma storie ed eventi) come i romanzi di Tommasi di Lampedusa, Erika Jang, Luigi Pirandello, Stephen King, Giovanni Verga, Ernst King, Gabriele d’Annunzio etc. ed i classici del periodo fine 800 primi novecento.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Risposta - La scrittura del romanzo “Fantasia” scava nella esperienza di vita vissuta dello scrittore con particolare formazione nella vita industriale degli stabilimenti di produzione meccanica in cui ha vissuto per oltre 35 anni e gli studi di Scienze Economiche e Commercio che hanno influenzato molto la vita lavorativa (fabbriche e industrie) e sociale personale dello scrittore che ha comportato un innumerevole serie di viaggi e contatti con gente diversa in tutto il mondo e per lunghi periodi.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Risposta - Io amo in particolare la scrittura di narrativa perché rappresenta una tavola vergine sulla quale si può scrivere ogni pensiero, sentimento o esigenza di espressione. Come genere letterario preferito è proprio la “Narrativa” sia epocale che attuale/fantasiosa o giornalistica in genere. Amo anche scrivere articoli giornalistici di attualità o cultura.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Risposta - Il mondo “WEB” mi appassiona e godo dei vantaggi enormi che offre alla facilitazione della vita quotidiana e che consente rapidità di informazione, vastità di informazione e velocità nella composizione della scrittura; ma quando si tratta di #leggere un romanzo il mondo telematico cessa di esistere per me. A quel punto preferisco avere il libro cartaceo tra le mani da poter toccare, accarezzare foglio per foglio, sul quale posso fare le annotazioni e sottolineature di brani, oggetti, espressioni etc., che posso vedere mille ed una volta a colpo d’occhio quando mi fa piacere o comodo e che posso rintracciare fisicamente con il libro appresso che posso accarezzare e leggere in qualunque momento ed in qualunque posto io sia con o senza il cellulare addosso.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Risposta - Mentre scrivevo il romanzo “Fantasia” il rapporto che si è creato con il testo e la persona è stato dei più interessanti di storie legate della mia quantità di libri scritti. Ogn’una delle 5 storie mi ha preso così tenacemente che al computer mi sentivo talmente concentrato nella scrittura che il collegamento tra la mente ed il testo sul Desk-top del Computer era talmente stretto e compenetrato che le mani sulla tastiera non c’erano più e volavano da sole nel permettere la scrittura. Sembrava un rapimento totale e soddisfacente che arrecava una intima soddisfazione nel vedere materializzarsi le idee in grafia sullo schermo. Non contavano i bisogni materiali o l’accorgersi del tempo che passava, tutto avveniva in uno stato di incosciente trasporto.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Fantasia”, se non lo avesse scritto.
Risposta - Credo che oltre agli adulti amanti delle storie e della lettura dei #romanzi, questo libro interessi molto alla gioventù che potrà trovare in “Fantasia” sicuramente qualche cosa di interesse proprio e gocce di vita intima che ognuno sta vivendo e così comprendendo, durante la #lettura, come e dove potrebbero andare a finire le proprie #storie contemporaneamente vissute. Certo che possa piacere anche agli adulti che così potranno rivivere nella lettura del libro i loro tempi, la loro storia e quello che avrebbero voluto che la vita avesse regalato a loro. Con estrema facilità il romanzo può passare da nonni a genitori ed a figli senza nessuna differenza nel godimento della lettura perché ognuno troverà un po’ di sé stesso tra le righe.
Domanda - Ha in progetto altre #opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Risposta - Credo che non smetterò mai di scrivere fino a quando ne avrò la possibilità. Ciò detto ho cominciato e sono a metà di un ennesimo libro molto particolare. Negli anni scorsi ho scritto almeno due/trecento articoli di argomenti vari che vanno dalla attualità alla scienza, ai commenti di storia e di Politica, ai pareri sulla mondanità legata alla scienza e alla cultura o alla attività di Accademia (appartenendo a distinte Accademie (Italiane, Europee ed americane) o Associazioni di categorie. Tutto questo materiale amerei che facesse parte di un libro dove vengono riportati i documenti e le scritture suddivise solo dal periodo in cui sono state scritte elencate in appositi capitoli. La scrittura potrebbe terminare nel 2023. Penso che la lettura del nuovo libro interessi una platea differenziata proprio riferendomi alla diversità degli argomenti trattati, perché ognuno dei lettori futuri troverà significati, oggetti e pareri o fatti che lo riguarderanno e la vita propria o sicuramente del suo vissuto. Potrà quindi criticare o condividere tutto o parte delle scritture ma di certo sarà molto interessato.
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