| INTERVISTA A LUCIO PORTERA, che presenta ai lettori il libro "ESPOSTI, LIMBO ED ARSENICALI NEL 700" (Aletti Editore)
• Partiamo proprio dal titolo, come mai questa scelta? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume? E quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Il libro si compone di un romanzo breve e dei racconti. Il primo narra di una "storia", verosimile per l'epoca, e di una protagonista, "vera" storicamente esistita a Palermo ("La vecchia dell'aceto"), come spiegato, anche in seguito, nel primo dei racconti ("Gnura Bonanno").
• La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Nessuna pretesa di salvare "qualcosa dall'oblio del tempo". Soltanto un contributo, per le nuove generazioni, a ricordare un fatto eclatante, per l'epoca, attraverso un fatto di fantasia sullo sfondo di quello reale.
• A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito il libro, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Una madre -trovatella (esposta) - già afflitta di disgrazie dalla nascita, sostanzialmente ignorante, vedova dal primo momento, con una sol "ricchezza", la figlia, la quale, ancora adolescente, le viene insidiata (dal suo secondo marito, da poco sposato), per cui rischia di andare fuori di testa ed è sola, non ha nessuno con cui confidarsi; in preda alla delusione e con una prospettiva non delle migliori... prende una decisione, ma poi resta col dubbio se sia stata lei o no a provocare la morte di chi voleva rubarle la gioia di continuare a vivere. Convive tutta una vita con questo dubbio, il "suo" segreto, è combattuta se svelarlo alla figlia, fino al giorno della sua morte, che coincide con quello dell'impiccagione della "vecchia dell'aceto".
• Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Ho spiegato in una email alla "Aletti Editore", che mi vorrebbe... "poeta", che ho 86 anni e scrivere per me è un passatempo, un riempire le giornate vuote. Senza quindi pretese... "letterarie". Le mie fonti d'ispirazione sono i miei ricordi di vita vissuta, questa sì convulsa, tumultuosa, sofferta, variegata quindi, sicuramente difficile, molto difficile; e dunque "formazione culturale, sentimentale", anche professionale e quella stessa di base per stare in società, tutte spontanee, mai programmate, spesso affidate al caso, alla disponibilità del tempo etc...
• Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Quanto detto fin qui, in particolare in risposta alla domanda precedente, fa sì che sia stato un "affamato" del conoscere, del sapere, della pur semplice informazione, corrente, politica, d'intrattenimento e via dicendo.
• Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Sul finire degli anni 60, ho partecipato ad un concorso di poesia al quale partecipava pure Contini, col quale ebbi, in quell'occasione, un abboccamento, che mi fece capire che avevo sì degli spunti di pregio, ma in fondo "non ero un poeta"; consapevolezza che mi fece mandare al macero all'incirca una settantina/ottantina di "composizioni".
• Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Senz'altro il libro tradizionale, per molteplici motivi, in particolare, a causa dei malanni, molteplici, della vecchiaia.
• Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro?
Piacevole, scorrevole, tutto sommato appagante. Seppure, ma per altri testi - biografici - a volte più impegnativo, soprattutto laddove avevo da raccontare episodi - veri - sofferti per me, che però avrebbero potuto comportare, da parte di terzi, reazioni scomposte, quali "querele" o "contestazioni", ancorché ai fatti contestati avevano fatto seguito nella realtà oggettiva altre vicende che non potevano non essere la conseguenza di quanto da me affermato.
• Un motivo per cui lei comprerebbe il suo libro, se non lo avesse scritto?
La "curiosità" che non mi ha ancora abbandonato, nonostante l'età.
• Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Ho inviato al Concorso Letterario "Milano International", patrocinato dall'Associazione culturale "Pegasus" con sede a Cattolica, assieme al libro affidato alla Aletti per la categoria degli Inediti, due testi: una biografia dal titolo "Lupo solitario" ("Lu" come Lucio e "Po" come Portera) e "Dal residuale feudalesimo alla disobbedienza civile", storia vera di una famiglia (della mia parentela) che dalla Sicilia si trasferisce a Roma, fa fortuna nel dopoguerra più recente e si estingue precocemente e molto malamente. Entrambe le proposte hanno lo pseudonimo Arturo Lepico (anagramma di Lucio Portera).
Nel "cassetto" c'è ancora materiale inedito, da limare.
#lucioportera #libro #espostilimboedarsenicalinel700 #romanzo #racconti #alettieditore
Il libro di Lucio Portera è acquistabile, previa ordinazione, presso qualsiasi libreria.
Editore: Aletti (30 agosto 2022)
Lingua: Italiano
Copertina flessibile : 176 pagine
Prezzo di copertina: Euro 14. Clicca qui per acquistarlo su Amazon: https://www.amazon.it/Esposti-limbo-arsenicali-nel-700/dp/8859179467/ref=sr_1_2?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&crid=2P9EVWSEKLRG8&keywords=lucio+portera&qid=1668007136&sprefix=lucio+portera%2Caps%2C197&sr=8-2 |