| #Poesia
• Partiamo proprio dal titolo, come mai “Fuori tempo dentro la mia puntualità”? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
- Il titolo è il frutto di uno stato d’animo vissuto in questi ultimi anni frenetici, dove tutti cerchiamo di trasformare il tempo in un “tempo sincronizzato” per sentirci più “simili”.
Invece credo che la bellezza sia proprio il viaggiare “fuori tempo” rispettando la propria natura… la propria puntualità.
Il #libro accarezza velatamente la nostalgia, anche quella più dolorosa, la maturità del tempo ci permette di vedere la parte più pura delle nostre fragilità, in alcuni versi è visibile la rabbia, una
rabbia salutare, quella che si trova subito dopo la paura, affiancata dalla razionalità, anch’essa ha avuto un ruolo fondamentale, ha lasciato che le mie #poesie fossero completamente libere di
esprimersi, in un secondo momento, con il mare calmo.
• Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
- La realtà ha inciso in maniera totalitaria nella mia #scrittura, spesso ha inciso di “riflesso”, del resto… la #poesia è mimesi.
• La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
- Sicuramente quello che ho voluto salvare e al tempo stesso custodire è la “visibilità” del dolore, per dare uno schiaffo alla “trasparenza”.
• A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “Fuori tempo dentro la mia puntualità”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
- C'è un episodio in particolare che ricordo con molta tenerezza: era appena finito il periodo di quarantena, con la mia famiglia abbiamo raggiunto il nostro piccolo angolo di paradiso (Terminillo), in quel preciso istante, fuori da quella “bolla” che era diventata estremamente protettiva nei miei confronti ed aveva completamente paralizzato ogni forma di scrittura… il tornare a “guardare” ha fatto in modo che l’ispirazione tornasse più forte e più potente di prima, lì ripresi nella scrittura del mio libro.
• Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
- Wislawa Szymborska è in assoluto una delle fonti d’ispirazione che preferisco, è in grado di rapire il mio cuore o di confortarlo, a seconda dei versi. Malinconica, lapidaria, vicina all'amore e alla morte.
Alda Merini, le sue poesie riflettono il dolore e la sofferenza patita nel corso della sua vita e proprio quest’ultime hanno generato dei capolavori straordinari della letteratura Italiana, lei ha la capacità di
“graffiare” anche tra i versi più romantici…
Amo quasi tutta la poesia, ma loro rimangono indubbiamente le mie fonti di ispirazione.
• Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
- Indubbiamente la filosofia è stata l’unica guida che mi ha permesso di ricercare la “verità” dentro la mia scrittura, con devozione e costanza, fedele al mio pensiero, come disse Cartesio, “cogito ergo sum”, penso quindi sono.
• Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
- Generalmente quelli autobiografici, mi affascina sapere cosa ha passato un artista prima di diventare un grande scrittore, un pittore, un filosofo, un poeta, cercando di correggere l’identità fantasiosa che mi sono creata dell’artista, e aggiustarla conoscendo la realtà.
• Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
- Decisamente il cartaceo, l’odore del libro, avere la possibilità di sfogliarlo, sentire il rumore che fa quando lo si chiude e lo si poggia sul comodino sapendo con assoluta certezza che sarà sempre disponibile senza essere schiavo di una batteria che ci abbandona sul più bello!
• Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro?
- Il mio rapporto con la scrittura non è stato sempre lineare, spesso mi sono trovata in dei vicoli ciechi che non mi hanno permesso di continuare, la poesia a volte genera dei meravigliosi capolavori, altre volte ti porta solamente in una stradina buia senza uscita,
e ti fa fare i conti con te stessa.
• Un motivo per cui lei comprerebbe “Fuori tempo dentro la mia puntualità” se non lo avesse scritto?
- Probabilmente sarei incuriosita sia dal titolo che dalla copertina.
• Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
- In futuro vorrei proseguire nella coerenza della mia scrittura, nel primo libro predominava la malinconia, nel secondo la razionalità e la rabbia che ti spinge a non rimanere ancorato al passato, spero nel prossimo di aver fatto nuovamente un passo avanti, con un’altra maturità e presentarvi “l’altra me”, ci ritroveremo in un tempo futuro, sicuramente.
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