| 📌 Intervista a Pietro Bonora che presenta ai lettori il libro “C’era una volta a Fanzolo” (Aletti Editore)
👉 Partiamo proprio dal titolo, come mai “C’era una volta a Fanzolo”? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
“C’era una volta a Fanzolo” è una raccolta che recupera alla memoria mestieri, situazioni, personaggi, momenti e mentalità di un passato abbastanza recente, ormai sepolto da un divenire selvaggio. In particolare evidenzia valori del vivere quotidiano che sono quasi spariti, quali la #solidarietà e la #collaborazione. Ma anche dà un giusto tributo di riconoscenza a certe persone che si sono impegnate per il bene del paese.
👉 Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
La difficoltà di tradurre in linguaggio poetico i ricordi dell’antico paese è stata notevole: la realtà condiziona e non è facile trasfigurarla.
👉La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Con questa raccolta ho voluto salvare dalla dimenticanza certi personaggi per la loro bontà e dedizione al bene comune; e momenti emblematici di valori universali, in particolare il valore “#gruppo” dei giovani di un tempo.
👉A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “C’era una volta a Fanzolo”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Credo di aver descritto in “C’era una volta a Fanzolo” i momenti più importanti dell’esperienza formativa, ma anche aspetti di un tempo che è meglio non ripetere.
👉Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Fonti letterarie di ispirazione sono sia le poesie del borgo di Leopardi e Saba sia le opere veriste di Verga e i romanzi dell’impegno sociale di Ignazio Silone.
👉Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Il mio ideale poetico è di offrire una poesia capace di suscitare immagini emozionanti come fa la pittura.
👉Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Oltre alla poesia, mi appassionano i romanzi storico-realistici, quelli di formazione e quelli di indagine psicologica. Una volta mi appassionava anche la fantascienza.
👉Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Preferisco certamente il libro tradizionale.
👉Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Durante la realizzazione della raccolta l’espressione a volte si creava da sé, a volte invece con difficoltà. Però grande il sollievo e l’orgoglio per il superamento dei momenti difficili.
👉 Un motivo per cui lei comprerebbe “C’era una volta a Fanzolo”, se non lo avesse scritto.
Penso che la poesia debba presentare parole “belle e buone”. Questo è quello che offre la raccolta “C’era una volta a Fanzolo".
👉Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
È già in fase di pubblicazione da parte della Aletti una nuova raccolta “Sulle ali del vento” e in fase di mia elaborazione “Il vecchio mulino”, due raccolte di poesie brevi o brevissime esprimenti attimi di emozione, di riflessione e di immagini che valorizzano l’esistenza.
> Ordina il libro
Il libro è acquistabile, previa ordinazione, presso qualsiasi libreria
Collana "Gli Emersi - Poesia"
pp.84 €12.00
ISBN 978-88-591-7879-8
Il libro è disponibile anche in versione e-book
Clicca qui per acquistarlo su IBS:
https://www.ibs.it/c-era-volta-a-fanzolo-libro-piero-bonora/e/9788859178798?queryId=639174786f03995e426db202b8b97c12
Seguici su Facebook
www.facebook.com/alettieditore
e su Twitter
www.twitter.com/alettieditore
Visita il nostro Canale Youtube
www.youtube.com/alettieditorechannel |