| Intervista a LAURA PELLEGRINI, che presenta ai lettori il libro di poesie LA SOLITUDINE DEL CUORE (Aletti Editore)
Partiamo proprio dal titolo, come mai “La solitudine del cuore? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
☑️ “La solitudine del cuore” è, in parte, il seguito del mio primo #libro di poesie, pubblicato sempre dalla #AlettiEditore: “Il silenzio delle parole”. Il titolo di questo libro è legato alle mancanze affettive che ho vissuto sin da bambina e che hanno continuato a persistere durante il mio percorso di vita. Gli argomenti ricorrenti sono dettati da episodi di delusione, sconforto e sofferenza.
Quanto la realtà ha inciso nella #scrittura?
☑️ C’è solo realtà nella “Solitudine del cuore”! I miei scritti sono il frutto delle esperienze, dei sentimenti e delle emozioni del vissuto personale.
La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
☑️ Con la scrittura ho voluto dare un valore testimoniale al mio personale essere Laura, partendo dall’#infanzia per arrivare ad oggi. Ho voluto continuare a far conoscere il vissuto, le #fragilità e la forza di una donna e di una mamma, con le parole che non ho detto di persona ai miei figli: Manuel e Carlo. Avere il coraggio di mettersi a nudo davanti agli occhi delle proprie creature, raccontare eventi materni, spesso dolorosi, dalle molteplici sfaccettature, è molto difficile. E così ho iniziato a #scrivere di me!
A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito #Lasolitudinedelcuore, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
☑️ Non voglio isolare degli episodi in particolare, ritengo che ogni scritta parola ha un valore e una valenza emozionale unica e importante in egual modo.
Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
☑️ Sono un’estimatrice di molti poeti e scrittori, ne cito solo alcuni: Eugenio Montale, Giuseppe Ungaretti, Salvatore Quasimodo, Mario Rigoni Stern, Wolfgang Goethe, Fedor Dostoijeschi e…in particolare, molto cari al mio cuore sono: Giacomo Leopardi, Alda Merini e Pier Paolo Pasolini. Degli autori contemporanei: Alessandro D’Avenia, Massimo Gramellini, Tracy Chevalier, Valèrie Perrin, Tove Ditlevsen e tanti altri.
Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
☑️ Quando ho iniziato a scrivere, quasi contemporaneamente, ho cominciato con le tele e i pennelli. Due percorsi artistici diversi che sono “esplosi” da un forte desiderio intestino di creare, lasciare un segno e non lasciarmi andare. È stato, in qualche modo, un approccio per lenire il dolore profondo che mi stava schiacciando. Sono un’autodidatta in tutti i campi artistici dove mi sono espressa. Ho sempre sentito una forza che mi spingeva verso: il canto, la danza, la poesia e la pittura; naturalmente in tempi diversi. Queste attività artistiche erano i miei talenti nascosti. Il rimpianto è quello di non essere stata in grado di farli emergere da giovane. Ci sono riuscita in tarda età, vincendo l’insicurezza e la paura di sbagliare. Sono comunque soddisfatta di quel poco che sono riuscita a realizzare e, nel mio piccolo, a vivere.
Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
☑️ Sicuramente i romanzi!
Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
☑️ Per la mia generazione e per il mio modo di essere, cartaceo per sempre! Amo toccare, sfogliare, annusare, guardare e conservare la preziosità dei libri!
Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro?
☑️ Quando il #doloredellanima risulta insopportabile, ho scritto per cercare di liberare e alleggerire l’intimo mio dall’ansia. Non sempre, ci sono riuscita: il #dolore pietrifica! Poi, naturalmente, segue un grande lavoro di revisione per ciò che scrivo d’impulso. Deve essere chiaro ciò che voglio comunicare, per me stessa e per le persone che leggeranno i miei scritti.
Un motivo per cui lei comprerebbe “La solitudine del cuore”, se non lo avesse scritto.
☑️ Leggere un #librodipoesie è come entrare nella parte più intima e segreta, luogo spesso celato, di colui o colei che scrive.
Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
☑️ Sto lavorando, da molto tempo, su un’autobiografia familiare, vissuta, in due periodi diversi, presente e passato. Del passato, mi soffermerò sul periodo storico della Seconda Guerra Mondiale e della Resistenza vissuti da mio padre Mario. Purtroppo, la ricerca delle fonti e delle documentazioni storiche, associate alla lentezza burocratica, determinano un rallentamento che blocca lo #scrivere. Ci sono dei tasselli importanti di cui si deve avere una veridicità documentale per poter essere sicuri di ciò che si afferma. Purtroppo, le richieste fatte, alcuni anni fa, agli uffici competenti di Roma Capitale sono lenti, molto lenti. Aspetterò…con fiducia che prima o poi arrivino!
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