Il libro più amato da chi scrive poesie,
una bussola per un cammino più consapevole.
Riceverai una copia autografata del Maestro Aletti
Con una sua riflessione.
Tutti quelli che scrivono
dovrebbero averne una copia sulla scrivania.
Un vademecum sulle buone pratiche della Scrittura.
Un successo straordinario,
tre ristampe nelle prime due settimane dall'uscita.
Il libro è stato già al terzo posto nella classifica di
Amazon
e al secondo posto nella classifica di Ibs
L'autrice: Nel tempo mi è capitato di scrivere diversi racconti brevi con questo titolo. Mi viene in mente il dipinto di una collega che ebbi l’occasione di vedere qualche anno fa e che ritrae appunto una donna in viaggio su di un treno. Quel dipinto mi dette forse lo spunto all’epoca – si tratta di almeno 5 anni fa, adesso siamo nel 2020 – per intraprendere un viaggio in treno appunto, che allora non sapevo di preciso dove mi avrebbe portato. In Germania, in cerca di un vecchio amore, che ovviamente non ritrovai. Ero destinata ad altro ed ero anche molto arrabbiata: riscoprire l’amore per la vita e la scrittura. In particolare la poesia.
Argomenti ricorrenti o fondamentali? Il bisogno di elevarsi espresso tramite il verbo rastremarsi, che ritorna più volte. Il desiderio di essere veramente credente e fiduciosa, rastremata come il campanile di una chiesa. E gli ospedali, sì gli ospedali, che, in un’epoca fortemente nichilista come la nostra, sembrano essere diventati le chiese del nuovo millennio.
(La realtà) Ha inciso, certamente e soprattutto una forma di rancore verso un passato molto doloroso, che spero di avere superato. Ma il libro “La donna del treno” è soprattutto un libro onirico, distopico e scritto sotto l’influsso del mio daimon, ossia la necessità impellente di trasferire su carta il mio pensiero. Infatti è un libro scritto di getto e senza correzioni. Una sorta di flusso ininterrotto del pensiero.
.
.
Notizie biografiche dell'autrice:
Nata a Livorno nel 1971, si diploma al Liceo Classico Niccolò Machiavelli di Lucca; in seguito si laurea in Giurisprudenza alla Università La Sapienza di Pisa. Da sempre impegnata nel sociale ed interessata al mondo umanistico, inizia a studiare la scrittura e la poesia seguendo un corso sull'autobiografia alla scuola Barnabooth diretta da Sebastiano Mondadori. Seguirà un corso sulla poesia tenuto dal poeta Alessandro Scarpellini e per tre anni un corso di Ottava Rima presso l'Accademia Teresa Bandettini con il maestro Mauro Chechi. Nel 2011 esce il suo primo racconto mono-grafico per Lafeltrinelli.it “Le ragioni del cuore”. Seguono varie collaborazioni con poeti e scrittori. Nel 2017 pubblica la raccolta di racconti “Il principe azzurro esiste e fa il camionista”, Albatros edizioni. Dal 2015 collabora con Aletti: di quell'anno infatti la raccolta di poesie “Luceombra” contenuta nell'antologia Bise. Nel 2017 riceve il titolo di Poeta Federiciano. Nello stesso anno si classifica seconda al Primo Premio Artistico Letterario Cumani Quasimodo. Nel frattempo e per tre anni tiene una scuola di poesia alla Residenza per anziani Monte San Quirico di Lucca. Attualmente è impegnata nella raccolta dei suoi scritti tramite un blog personale.