| 📌 Intervista a Nicola Capasso, che presenta ai lettori il libro “Cena a lume di fine del mondo - con aforismi e poesie” (Aletti Editore)
D: Partiamo proprio dal titolo, come mai “Cena a lume di fine del mondo - con aforismi e poesie”? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
R: Il titolo è legato al periodo in cui ho scritto il racconto, dicembre 2012, quando su tutti i media, sia televisivi che cinematografici, padroneggiava la profezia dei Maya sulla fine della storia, o meglio di una fase cosmica della storia dell’umanità (Precessione).
Gli aforismi e le poesie sono invece un’integrazione al volume e risalgono ad un periodo successivo al racconto.
Tutto orbita nello spazio dell’utopia dove la ricerca della verità, sia filosofica che trascendentale, sfocia inevitabilmente nel tentativo di costruire un sistema politico-economico “orizzontale” fondato sull’essere.
D: Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
R: La realtà è stata la fonte principale di ispirazione che ha suscitato in me l’esigenza di esprimere le mie idee attraverso la scrittura e la pittura.
D: La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
R: Attraverso Eleonora, protagonista del racconto, ho voluto onorare la millenaria storia della città di #Napoli, nata dall’amore non ricambiato di Partenope per Ulisse. Una città segnata dal mito a vivere per gli altri e non per se stessa, generosa fino all’estremo delle sue forze, non ci sono maschere intermedie. Dominata dall’impero romano e dai vari conquistatori di turno, Napoli si è sempre presentata agli appuntamenti della storia con il suo inferno e il suo paradiso. Il crogiuolo di energie che ha caratterizzato nel corso dei secoli, la struttura psicologica del popolo partenopeo, è lo stesso di quello che ha creato tutta la civiltà mediterranea. Testimoniare nel nome di Partenope è come parlare del passato, del presente e del futuro di tutta l’umanità. Il tempo viene sospeso in attesa di giudizio, sotto il cielo di #Neapolis tutto accade alla luce del sole, nell’Agorà si vive il dramma quotidiano della vita in tutte le sue contraddizioni. Eleonora rappresenta la storia di una generazione che ha creduto fortemente nell’utopia che la realtà obiettiva ha frantumato in mille pezzi, solo l’amore e la memoria della propria identità storica potranno ricomporre il mosaico interiore del suo essere.
D: A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “Cena a lume di fine del mondo - con aforismi e poesie” se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
R: Nel racconto, la tensione emotiva di Eleonora, quando con gli occhi annebbiati dalle lacrime, viene accolta dalle braccia del professore di filosofia come un’amaca del tempo che culla i dolori dell’umanità. Il dolore per la morte del suo uomo che riesce ad accettare solo nella catastrofe generale di un’umanità asettica, sterile, priva di amore. Lei si lascia guidare dai ricordi e approda sull’isola dell’utopia dove è possibile raccogliere i pezzi della sua anima e del suo inesauribile desiderio di amare oltre la morte.
Nelle poesie e negli aforismi vi sono dei momenti di estasi di sensazioni e di significati.” Fa che il tuo corpo sia un Tempio sempre aperto per ogni pellegrino che cerca ristoro”, un’infinita visione di accoglienza dell’altro come di se stessi verso il centro galattico dell’ignoto come memoria perduta e riconquistata.” Donna, voragine senza fine quando precipito in te divento immortale,” l’amore in tutti i suoi significati diviene un portale verso l’eternità. “Quando camminavo nei sentieri della solitudine le pietre piangevano il mio dolore”, l’indifferenza degli uomini viene sostituita dalla sensibilità delle pietre fedeli testimoni della tragedia umana.” Oltre la siepe dei pregiudizi, incontrai la mia ombra che m’indicò la strada dell’infinito”, la proiezione di luce del corpo che si fa ombra per trascendere il preconcetto dell’esistenza verso la luce della consapevolezza. “Ti ho trovata fra i sassi mentre naufragavo nell’alta marea dei sensi, tutto procedeva nell’eterno respiro dell’universo, e noi, molecole che il vento porta via guidavamo il carro dell’emozioni”, l’amore è il seme della vita senza la sua essenza vi è il nulla assoluto.
D: Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
R: Non ci sono autori in particolare, ma una serie di letture di autori italiani e stranieri che hanno ampliato la mia visione di scrittura nel descrivere sia la realtà obbiettiva che onirica. Tuttavia, sento di essere riconoscente verso tutto il mondo della cultura letteraria in particolare e filosofica-scientifica in generale, per avermi consentito di scendere sempre più in profondità e risalire con nuove acquisizioni di consapevolezza.
D: Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
R: La pittura, e ultimamente la scultura, hanno caratterizzato la visione scenica del mio modo di rappresentare con la scrittura un episodio, una sensazione, un’emozione. Sono insieme alla musica, che amo tanto, un valore aggiunto a tutto ciò che mi crea emozione, sensazione, voglia di fare arte, di raccontare i miei stati d’animo a me stesso e agli altri fratelli cosmici nella scia orbitale della nostra esistenza. Rendere il viaggio della vita sempre più interessante e colmo di significati, nonostante le tragedie che la realtà ci presenta di continuo non rinunciare ad imparare a nuotare nel fango senza sporcarsi.
D: Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
R: Preferisco spaziare in vari generi letterari, da quello fantascientifico a quello storico, mi piace molto quello umoristico autobiografico.
D: Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
R: Tendenzialmente quello cartaceo però non disdico il digitale che trovo interessante come nuovo mezzo di lettura.
D: Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
R: Un confronto con le proprie ombre e luci che nel divenire quotidiano proiettavano forme e contenuti scaturiti dall’esperienza e dalla volontà di creare un progetto, una visione scenica delle proprie idee, emozioni e sensazioni.
D: Un motivo per cui lei comprerebbe “Cena a lume di fine del mondo - con aforismi e poesie”, se non lo avesse scritto.
R: Il libro rappresenta tutta la magia consentita all’uomo, ”Cena a lume di fine del mondo - con aforismi e poesie” contiene la magia necessaria per essere acquistato e vissuto.
D: Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
R: Certo, ho quasi concluso un romanzo storico fantascientifico con disegni penna su carta, che ritraggono le scene più significative della storia. La trama si articola su un parallelo del fascismo degli anni trenta e quello che attualmente in forma diversa si sta istaurando.
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