 | CUORE 19 - di Laura Tosi (Aletti Editore)
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All’inizio si parlava solo di Cina. Con qualche particolare circa la provenienza di questo nuovo (per noi) #virus. Ed è stato subito chiaro: da animali selvatici, irresponsabilmente tenuti prigionieri, con contatti tra specie e specie. Compresa la nostra, cioè quella umana. Come animalista convinta, ho lasciato scattare in me la rabbia, sì la rabbia che mi prende quando vedo e sento di manovre e maltrattamenti su animali. Questa volta però potenziata dall’evidente prova, più chiara a tutti rispetto ad altre circostanze: l’umano ha oltrepassato il limite, uno dei pochi rimasti tra sé e gli altri animali. Non ha tenuto conto di rappresentare una delle espressioni (fragili) del sistema, continuando a ritenere di esserne al di sopra. E il danno non lo pagano solo i diretti responsabili. Così ho pensato all’inizio dell’epidemia. Oggi mi trovo coinvolta, come tutti i miei simili, nell’unica operazione valida a frenare la corsa di questo invisibile ospite. Mentre mi attrezzo per sopravvivere, rifletto sull’evidente fragilità della specie di cui faccio parte e che, nonostante saperi e tecnologie, crolla se attaccata da un elemento finora custodito dagli altri animali. Ascolto i commenti degli storici, paragonare la piaga di oggi ai flagelli dei secoli e millenni scorsi. E come molti, anch’io ho scovato nella libreria una copia dei Promessi Sposi (quella di un bisnonno), fiondandomi immediatamente sul capitolo XXXI per rileggere la Milano alle prese con la peste. Ammettendo con sollievo che, rispetto a quella Milano, sono avvantaggiata, come tutti, da infiniti privilegi. Frigorifero per conservare scorte alimentari, consegne a domicilio della spesa, computer e smartphone per comunicare tra amici. Da giorni Ministri, Presidenti, Sindaci ci impongono di stare in casa. E io, dopo qualche fuga per continuare salubri camminate al parco più vicino, oggi mi sento costretta a rinunciare.
Allora progetto, perché no, di utilizzare la clausura per iniziare il riordino dei giacimenti domestici, che sono documenti, foto, armadi, scartoffie superate. Ci sarebbero poi gli hobby trascurati, buona occasione per riprendere l’operatività. Ma sono molto, molto preoccupata per il contagio e le sue conseguenze. Non solo per me, naturalmente, ma soprattutto per i miei cari. L’angoscia per questa eventualità mi segue costantemente, mi accompagna in ogni ora della giornata. Finirà? Me lo chiedo come tutti. Avremo pagato abbastanza? Sarà una lezione sufficiente per indurci a riflettere sul nostro ruolo di umani, come specie “convivente” con altre, non dominante?
(Incipit del libro "Cuore 19" di Laura Tosi, Aletti Editore)
✅Laura Tosi: Nata a Milano nel 1965 in una famiglia numerosa. Studia a Milano pur vivendo e respirando la campagna alle porte della stessa città. Si trasferisce a Milano, ove risiede tuttora, per lavoro nel 1989. Appassionata di poesia e pittura ad olio, “innamorata” di Vincent van Gogh. Inizia il proprio percorso letterario pubblicando con la Aletti Editore. Nel novembre 2016: “Primo Premio internazionale S. Quasimodo”, “Enciclopedia dei poeti italiani contemporanei”. Nel 2018: “Refolo 2018”, Premio internazionale di Poesia “Dedicato a… Poesie da ricordare” volume 15, “Il Federiciano”, “La poesia è infinita come la vita”. Nel 2019: “Dedicato a… Poesie da ricordare” volume 16.
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