| ✔Intervista ad Alessio Triunfo Ferro, che presenta ai lettori il #libro di #poesie "Versi apotropaici" (Aletti Editore).
Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “VERSI APOTROPAICI”? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Alessio Triunfo Ferro - Apotropaico è qualcosa capace di tenere lontano gli influssi maligni, può essere un rituale, un gesto, oppure un oggetto esorcizzante, come un amuleto.
In contesto psichiatrico invece l’aggettivo indica un elemento che allontana una pulsione rimossa che potrebbe emergere all’interno di un ambiente onirico.
Questo titolo ha una duplice valenza, la prima è quella di creare una sorta di vademecum che il lettore può portare con sé, esattamente come farebbe con un talismano; la seconda richiama l’attenzione sulle tematiche esoteriche che studiavo negli anni in cui ho scritto queste poesie.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Alessio Triunfo Ferro - La realtà è solo il punto di partenza. La realtà è troppo limitata da accettare per il poeta, che la traspone sul foglio e la aumenta, spostandone così i limiti sul piano onirico e multisensoriale attraverso simbolismi e sciarade.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Alessio Triunfo Ferro - A volte mi capita di afferrare un pensiero che fluttua nell’etere, allora prendo la stilografica e inizio a scrivere.
Poi trasformo queste annotazioni o diamanti grezzi in poesia, elevandone il valore.
Ritengo che la pubblicazione della raccolta “VERSI APOTROPAICI” preserverà la caratura di queste gemme dall’entropia.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “VERSI APOTROPAICI”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Alessio Triunfo Ferro - Questi versi sono stati scritti in circa 15 anni, perciò i ricordi che evocano sono numerosi: case in cui ho abitato, amici che non vedo più, uno stile di vita che ho messo da parte.
Ogni poesia è una polaroid, ricordo il momento esatto in cui l’ho messa su carta, dove mi trovavo, le facce delle persone intorno a me.
Questa è la magia della poesia e il segreto della sua duplicità: cristallina per l’autore, estremamente complessa ed ermetica per il lettore.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Alessio Triunfo Ferro -Devo molto alla scuola esistenzialista francese, al maledettismo, alla poesia di Whitman e dei romantici inglesi Blake, Shelley, Keats.
Un grosso apporto alla mia formazione poetica lo hanno dato Miller, Fante e Burroughs.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Alessio Triunfo Ferro - L’arte è nella sequenza del mio DNA provenendo da una formazione di tipo artistico.
Sono molti gli artisti che hanno impattato su di me lasciando profondi solchi.
Inoltre per anni l’arte contemporanea e il suo mercato sono stati la mia professione.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Alessio Triunfo Ferro - Anni fa leggevo molti romanzi: la narrativa mi serviva per intrattenermi ed evadere.
Oggi sono più orientato sulla saggistica e sulla letteratura formativa.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Alessio Triunfo Ferro - Il libro per me è quello con le pagine che ingialliscono. La carta poi assorbe gli umori degli ambienti e quando un volume viene aperto ci racconta la sua storia. I libri digitali sono solo algoritmi.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Alessio Triunfo Ferro - La scrittura ha profondamente modificato chi sono e ciò che penso di me; nonché il mio modo di interfacciarmi con gli altri. Nel bene e nel male.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “VERSI APOTROPAICI”, se non lo avesse scritto.
Alessio Triunfo Ferro - “VERSI APOTROPAICI” è un libro da leggere tutto d’un fiato e poi digerire un po’ alla volta. Le poesie al suo interno sono calde e vibranti. Le immagini sono così vivide che puoi toccarle.
È esattamente ciò che ti aspetti da un libro di poesia.
È un volume da avere nella propria libreria, da sfogliare di tanto in tanto, seduti in poltrona, sorseggiando una tazza di the.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Alessio Triunfo Ferro - Al momento sto lavorando ad un altro libro sui disturbi del sonno.
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Collana Le Perle
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