| ✔Intervista a Giovanna Rossiello, che presenta ai lettori il romanzo "Sto ferma un giro… e canto" (Aletti Editore)
Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Sto ferma un giro e canto”? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Giovanna Rossiello - Il titolo vuole significare che quando ci si sente persi, non all’altezza, sconvolti come nel caso del coronavirus che ci ha costretto all’isolamento e ad una solitudine imprevista e improvvisa, allora è meglio fermarsi: stare fermi un giro…, cercare di capire, e perché no cantare le canzoni che ci accompagnano nella vita.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Giovanna Rossiello - La realtà ha inciso molto. Sono #giornalista e autrice televisiva quindi è chiaro che attingo dalla realtà a piene mani.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Giovanna Rossiello - I fondamentali della vita per me: il rispetto per chi è più grande, per chi ha qualcosa da insegnare sul senso della vita, la cultura, la fatica fondamentale per lo studio, per la crescita come persone, il senso di un testamento spirituale da lasciare a chi verrà dopo di noi.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “Sto ferma un giro e canto”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Giovanna Rossiello - Come una spinta per capire che un cambio di passo è necessario per trovare un rinnovato equilibrio nella vita insieme agli altri.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Giovanna Rossiello - R. Bertold Brecht, Matilde Serao, Elias Canetti.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Giovanna Rossiello - Il teatro è fondamentale perché nel teatro c’è già tutta la vita, il mondo, e io ho scritto questo testo come racconto in più atti proprio in forma di teatro. In fondo è un dialogo a due …che sono la stessa persona.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Giovanna Rossiello - Narrativa tutta
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Giovanna Rossiello - Cartaceo
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Giovanna Rossiello - Un lavoro tutto a togliere, a levare l’eccesso, il superfluo, un lavoro da scultore che scolpisce il marmo, più che un lavoro da pittore che aggiunge colore. In questa epoca di overdose di scrittura, teledibattiti e facebook, cercare di farsi capire senza perdere il filo è fondamentale per me.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Sto ferma un giro e canto”, se non lo avesse scritto.
Giovanna Rossiello - Perché trovare risposte alle domande sul senso della vita per me è fondamentale.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Giovanna Rossiello - La vita sta ripartendo in questa fase di covid in cui per la maggior parte le persone responsabili sono già #vaccinate. Quindi per me, che con il #covid ho perso a dicembre il mio compagno, vuol dire riaffacciarmi alla vita attiva con altri testi in forma di teatro sempre su questa grandissima esperienza unica che è la vita.
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Collana "Gli Emersi - #Narrativa"
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ISBN 978-88-591-7048-8
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