 | ✔Intervista a Sergio Benedetto Sabetta, che presenta ai lettori il libro "Rosa dei venti" (Aletti Editore)
🧷Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Rosa dei venti"? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Risposta - Per “Rosa dei venti” si intendono le varie componenti dell’essere, gli elementi che vengono a comporre l’animo umano, dalla fredda logica, al caldo dei sentimenti, al tumulto delle emozioni.
🧷Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Risposta - Vi è un continuo rapporto tra l’essere e il voler essere, tra quello che dovrebbe e quello che è, in una osservazione distaccata talvolta malinconica, talvolta amara, ma con la fiducia di un riscatto finale, l’incontro tra la formazione e il vissuto ne è fondamentale.
🧷Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Risposta - In questo viaggio verso una meta ideale, spirituale, si cerca di salvare lo scorrere dei sentimenti e delle emozioni, nella speranza dell’arrivo ad una possibile meta finale.
🧷Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “Rosa dei venti”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Risposta - Il viaggio è anche uno scorrere nel tempo e questo lo si ritrova proiettato nel mischiarsi dei versi provenienti da età differenti della vita.
🧷Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Risposta - Nella mia formazione vi sono state letture provenienti dalla ricerca storica, filosofica e sociologica, alle discipline giuridico-economiche, politiche e letterarie come testimoniato anche dagli studi.
Tornando più strettamente all’ambito letterario autori quali Umberto Saba, Cervantes, di cui ho letto l’edizione integrale del “Don Chisciotte”, l’Ariosto, il Leopardi, del quale ho visitato anche la casa paterna a Recanati, hanno influenzato la mia formazione a cui si sono aggiunti il vissuto quotidiano nello scontro tra essere e dover essere kantiano ed “essere e tempo” di Heidegger, in un sovrapporsi tra logos e pathos.
🧷Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Risposta - Anche la memorialistica storica del ‘900, quali Lussu e Bedeschi, e le ricostruzioni sociali della Scuola storica francese hanno attratto la mia attenzione.
Su questo aspetto storico si inseriscono le letture relative alla mitologia nonché ai racconti francesi medioevali (Flabliaux) e arabe.
🧷Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Risposta - Non si può tuttavia non accennare alle collaborazioni con le riviste on line, storico giuridiche, mi rimane tuttavia la preferenza al cartaceo essendomi formato nell’epoca in cui non vi era il digitale, anche se lo uso.
Se il digitale è più pervasivo e raggiunge un pubblico più esteso, nel cartaceo e nelle biblioteche vi è l’idea della durata nel tempo, attraverso le epoche, una bottiglia tra i marosi.
🧷Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro?
Risposta - La stesura del libro mi ha accompagnato nel silenzio della chiusura durante la pandemia e mi ha fatto ripercorrere le stanze della memoria, si sono riaffacciati ricordi e sensazioni che sembravano per sempre sepolte nel tempo, è stato un ritorno alla fonte, ripercorrendo a ritroso il fiume della vita.
🧷Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Rosa dei venti”, se non lo avesse scritto.
Risposta - “Rosa dei venti” è un viaggio e lo si può leggere come il diario di un viaggiatore dell’800 nel “Gran Tour”, un viaggio nell’anima, un momento di riflessione nel quotidiano correre e gridare.
🧷Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Risposta - Sono in corso di pubblicazione e stesura altre opere che si riallacciano al discorso della memoria filtrata attraverso il sogno, ma anche una riflessione sul recupero della concezione estetica della bellezza quale elemento fondamentale della trascendenza e della ricerca spirituale.
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Autore: Sergio Sabetta
Editore: Aletti
Collana: I diamanti
Anno edizione: 2021
In commercio dal: 15 luglio 2021
Pagine: 72 p.
EAN: 9788859172826
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