| Intervista a BENEDETTA PANICUCCI, che presenta ai lettori il libro "OLTRARNO FIORENTINO" (Aletti Editore)
Domanda - PARTIAMO PROPRIO DAL TITOLO, COME MAI "OLTRARNO FIORENTINO"? QUALI SONO GLIARGOMENTI RICORRENTI, PER LEI FONDAMENTALI, CHE TRATTA IN QUESTO VOLUME?
Risposta - Il motivo della scelta del titolo "Oltr'Arno Fiorentino" è insito nella parola stessa, cioè oltre l'Arno, dove è situato appunto questo quartiere così denominato Oltrarno Fiorentino. E dal quale ho preso spunto per la mia nuova raccolta poetica con l'intento di voler dare l'impressione che la città di Firenze svanisca inevitabilmente al di là del fiume. Proponendo l'acqua come il leitmotiv che accompagna l'intera opera e il suo decorso nel fiume perenne come metafora del "Viaggio".
Domanda - QUANTO LA REALTÀ HA INCISO NELLA SCRITTURA?
Risposta - Premetto che Firenze è la mia città d'origine. Però "Oltrarno Fiorentino" è una raccolta autobiografica di poesie, dove le immagini di luoghi da me realmente abitati e visitati scorrono sottoforma oserei dire di fotogramma.
Scorci quasi tridimensionali di città europee attraversate a sua volta da fiumi oppure circondate dal mare, si susseguono in ognuno di questi componimenti come fossero scenografie di uno schermo cinematografico. Qui i corsi d'acqua: L'Arno, L'Onyar, il Turia, ma anche il mar Balearico e il mare D'Irlanda vengono evocati per mezzo di fermi immagine che affluiscono direttamente "an plain air", proprio come fossero animati quadri.
Domanda - LA SCRITTURA COME VALORE TESTIMONIALE, COSA HA VOLUTO SALVARE E CUSTODIRE DALL'OBLIO DEL TEMPO CON QUESTO SUO LIBRO ?
Risposta - Nel libro trascrivo in forma poetica le mie svariate esperienze di viaggio e tramite esse testimonio proprio l'importanza di viaggiare e visitare i luoghi, che solamente noi attraverso i nostri occhi possiamo scoprire e svelare al mondo. Il messaggio vuol essere quello di affidarsi ancora una
volta alla bellezza che la natura ci offre a 360°.
Quest'ultima intesa soprattutto come stimolo nei confronti di culture diverse che popolano il nostro pianeta terra. Esortandoci ad accoglierle, andando anche a volte oltre le proprie radici.
Domanda - A CONCLUSIONE DI QUESTA ESPERIENZA FORMATIVA CHE HA PARTORITO "OLTRARNO FIORENTINO", SE DOVESSE ISOLARE DEGLI EPISODI CHE RICORDA CON PARTICOLARE FAVORE COME LI DESCRIVEREBBE ?
Risposta - "Oltrarno Fiorentino" è una raccolta autobiografica e come accennavo prima racchiude episodi della mia vita. Ogni pezzo è da considerare a sé stante ma complementare l'uno all'altro, in quanto ricordo unico e irripetibile.
Domanda - QUALI SONO LE SUE FONTI D'ISPIRAZIONE : ALTRI AUTORI CHE RITIENE
FONDAMENTALI NELLA SUA FORMAZIONE CULTURALE E SENTIMENTALE ?
Risposta - La lista rischia di essere infinita ma gli autori che più hanno influenzato
la mia scrittura sono senz'altro Ungaretti, Baudelaire ed infine Federico
Garcia Lorca.
Domanda - CI SONO ALTRE DISCIPLINE ARTISTICHE O ARTISTI, CHE HANNO IN QUALCHE MODO INFLUENZATO LA SUA SCRITTURA ?
Risposta - Io provengo da una formazione artistica. Di conseguenza tutte le forme
d'arte mi interessano. In riferimento ad una scala d'importanza subito dopo
la scrittura viene la pittura poi il disegno ed infine la musica.
Per me tutte queste discipline sono state fonte d'ispirazione.
Particolarmente rilevante è anche stato un gruppo di musicisti spagnoli
chiamati "Los Martires del Compas" ( I Martiri del Ritmo) che tutt'ora devo
ammettere continuo ad ascoltare e seguire con molta passione.
Domanda - OLTRE A QUELLO TRATTATO NEL SUO LIBRO, QUALI ALTRI GENERI LETTERARI PREDILIGE ?
Risposta - Prediligo il romanzo classico dell'ottocento, tipo Alexandre Dumas con "La
Signora delle Camelie", "Madame Bovary" di Flaubert, "Anna Karenina"
di Tolstoj. Ma prima di tutto il podio spetta al grande Dostoieswkhi,
certamente per tutto ciò che ha rappresentato e continua tutt'ora a
rappresentare come emerito scrittore di romanzi nella letteratura mondiale.
Domanda - PREFERISCE IL LIBRO TRADIZIONALE CARTACEO O QUELLO DIGITALE ?
Risposta - Preferisco senza dubbio il cartaceo a quello digitale, per il semplice
motivo che quando sfoglio un libro posso anche sottolinearlo, mentre lo
stesso discorso purtroppo non vale per il secondo.
Domanda - PER TERMINARE QUALE E' STATO IL SUO RAPPORTO CON LA SCRITTURA, DURANTE LA COMPOSIZIONE DEL LIBRO.
Risposta - A chiare note di tormento, dall'inizio dell'opera fino alla fine della sua stesura. Dopotutto succede tutte le volte che scrivo di avere questo tipo di legame conflittuale, che tutto sommato se ci penso bene è quello che a conti fatti mi spinge alla ricerca di un linguaggio poetico, con cui potermi
finalmente esprimere.
Domanda - UN MOTIVO PER CUI LEI COMPREREBBE "OLTRARNO FIORENTINO", SE NON LO AVESSE SCRITTO.
Risposta - Certamente non lo dico solo io, ma da sempre lo confermano uomini del calibro di fama mondiale, che vivere di poesia e di arte anche solo leggere oppure semplicemente guardare un quadro può salvare la vita.
Ecco un ottimo motivo per cui comprare la mia nuova raccolta poetica
"Oltrarno Fiorentino".
Domanda - HA IN PROGETTO ALTRE OPERE DA SCRIVERE NEL PROSSIMO FUTURO ? IN CASO AFFERMATIVO, PUO' DARCENE UN ANTICIPAZIONE?
Risposta - La stesura della mia nuova opera "Oltrarno Fiorentino" è stata estremamente impegnativa perché subito successiva a quella di "Chianti Classico", la mia prima e precedente raccolta. Pertanto farò una piccola pausa prima di pubblicare un eventuale futuro libro. Nel frattempo auguro a tutti voi una buona lettura di entrambi i miei libri.
CON LA PREFAZIONE DI HAFEZ HAIDAR
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