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Info sull'Opera
Autore:
Rassegna Stampa
Tipo:
Poesia
 
Notizie Presenti:
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Intervista a Mary Tessarolo, che presenta ai lettori il libro di poesie "Viaggio di ritorno" ( Aletti Editore). Con prefazione di Alfredo Rapetti Mogol.

di Rassegna Stampa

✔Intervista a Mary Tessarolo, che presenta ai lettori il libro di poesie "Viaggio di ritorno" (Aletti Editore). Con prefazione di Alfredo Rapetti Mogol.

📎Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “VIAGGIO DI RITORNO”? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Mary Tessarolo - Chi mi conosce, d’immediato associa il titolo del mio ultimo libro ad una scelta che ho fatto non molto tempo fa: il mio ritorno alla terra natia dopo 27 anni di assenza.
Un giorno, infatti, spinta da molteplici motivi, decisi di trasferirmi in Perù, nella selva Amazzonica. È stato un interminabile volo, l’azzurro del cielo trapuntato da bianche nubi faceva, con me, capolino per ammirare l’oceano che si estendeva sotto e delineava i confini del mio nuovo mondo. Mi sentivo già “camminante” verso la Terra Promessa, libera dalla schiavitù. Tentai allora di vuotare nell’immensità dell’acqua e fra le sue prepotenti onde i miei dolori, ricordi di un tempo già vecchio che, insieme alla mia pesante zavorra, mi piegavano sempre più. Dopo un tempo in cui l’esempio di Penelope mi aveva insegnato l’arte del sopravvivere, ripresi a tessere la trama della mia vita sotto la spinta di un ordito imperante. Vennero impresse nuove mappe e territori, sogni ed esperienze, sentimenti e delusioni, sorrisi e lacrime,vittorie e sconfitte, stima e disprezzo: stigmate indelebili. Persone e fantasmi, animali e persone sembravano invece danzare in quel mio tessuto impregnato di tanti tristi ed allegri colori. In realtà, è proprio da questo contesto che si origina il mio vero “Viaggio Di Ritorno” che come viandante, libero dalla zavorra, si incammina alla ricerca Del Perché Della Vita.
Sublimavo le mie pene e fatiche irrigando d’amore il mio intorno, forti esperienze placavano il vento e la tempesta che ferivano il mio corpo, mente e spirito. Riesumando le mie forze, mi dedicai al volontariato, verso coloro che erano “poveri tra i più poveri” (come direbbe Maria Teresa di Calcutta), fra prigionieri colpevoli ed innocenti il cui unico sogno era la libertà oltre il muro spinato, visitavo negli ospedali i soldati feriti in scontri bellici nella guerra con l’Ecuador. Ragazzi giovani che difendevano la loro patria di cui conoscevano solo il falso nome e quell’altare in cui sarebbero stati immolati. Andavo tra la selva, in un falso spazio e tempo stringendo tra le mani, per non perdere il sentiero, una bussola arrugginita. Fenice risorta dalle ceneri, recuperavo la mia forza vitale immanente nel primigenio soffio divino ed eterna verità e,immergendomi nella sacralità dell’Essere, riconoscevo tutti come fratelli e parte di un me remoto.
Il mio “Viaggio Di Ritorno” continuava e seguivo tessendo la mia tela. Varie poesie ed opere di pittura documentano queste mie significative esperienze.
La seconda parte di questa prima domanda mi chiede quali sono gli argomenti ricorrenti o, per me, fondamentali trattati nella mia opera.
Senza ombra di dubbio, credo che il mio sguardo, soprattutto, è rivolto ai più dimenticati: Rime e Rema, Calendario dei Poveri, Preghiera, Vieni con me…, alle vittime del potere: Alla fine ti ho uccisa, Re Mida…, agli affetti ed Amore familiare: Madre, È Ancora Natale, Per Lily, Figli Miei…, all’empatia ed Amore in senso assoluto: Ci...p, Ho Liberato un Gabbiano…, Cristo 2000, Sieropositivo, Felice, infine credo non avere trascurato l’aspetto edonistico attraverso la poesia, risaltandolo nelle liriche: Ho freddo, Sensazioni ed Immaginando.

📎Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Mary Tessarolo - Molto, moltissimo: il proprio contesto familiare e sociale sono sempre condizionati da un nucleo Karmico che influisce sul nostro comportamento. L’importanza del primo abbraccio della Madre e lo sguardo rassicurante di tuo padre o di chi ti sta vicino, pesano assai in quell’inchiostro con cui scrivi i tuoi versi; ed ancora il primo sorriso di un insegnante e le congratulazioni ricevute per il tuo impegno scolastico, il bacio o la carezza di colui che non tradisce, l’emozione della tua prima votazione politica e la possibile soddisfazione o delusione in chi hai creduto, la tua fede scalfita da coloro che scelgono di esserci di esempio e non lo sono stati, quanto ci possono far del male o del bene! Saranno i detonatori dei nostri sentimenti che trasferiti a livello comportamentale influenzeranno anche le nostre opere scritte che si tingeranno di “differenti colori” trasformandosi in un urlo di protesta, gioia o “alchimicamente” attraverso un processo di sublimazione in proposte di nuovi e vecchi ideali. Attualmente sembra che i concetti di Amore, Fiducia, Giustizia e Responsabilità tendano ad assottigliarsi sempre più fino ad apparire offuscati in nome della modernità e di una falso concetto di Libertà che viene confuso spesso con anarchia. Ci troviamo travolti in spasmodiche corse che non ci danno più il tempo di pensare. Immagino che, incoscientemente, optiamo di vivere per non vivere. È così che la nostra scrittura si trasforma e lasciando l’uso della parabola diventa sempre più nuda. A volte, nella scrittura si vomitano rabbia e frustrazioni che macchiano pagine od, ancor peggio, si nota un pessimismo patologico, fanatismo e discriminazione. È vero anche che dalla rabbia e tristezza possono nascere capolavori come: “Cristo si è fermato ad Eboli e Dio è Morto”.
Nonostante le serie difficoltà, crisi esistenziali o di altro tipo che impregnano la nostra attuale realtà, personalmente, credo che il VERBO non morirà perché la forza creativa divina si manifesterà ovunque ed in qualsiasi modo e così nella scritta parola o nel cuore dell’uomo.

📎Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Mary Tessarolo -Vorrei lasciare testimonio di Mary che, da sempre come gitana o come viandante in questa terra, è stata spinta dalla curiosità del conoscere e dalla instancabile ricerca del Perché della vita che la conduceva, sempre, alla medesima risposta: imparare ad Amare e diventare Amore. La valenza massima è per lei l’Amore, concetto indefinibile il cui simbolo è Cristo, che incontrerai in molte delle sue poesie. La libertà e la vita sono, per lei, doni sacri e meravigliosi di un “Dio Amore” che sempre perdona, ci conosce e ci chiama per nome, quel nome che Lui stesso ci ha dato.
Se, in alcuna forma, ha potuto tenervi per mano in questo suo “Viaggio di Ritorno”, vorrebbe lasciarvi questo messaggio di cui è convinta: "fino a quando qualcuno piange nel mondo, ognuno di noi sarà infelice perché crede che siamo una sola entità inscindibile e necessaria reciprocamente. Il testimone che vi consegna dalla sua mano alla vostra sia di stimolo durante il vostro cammino di continuare la ricerca per approdare alla Verità ed all’Amore.

📎Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “Il viaggio di ritorno”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Mary Tessarolo - Le esperienze ed episodi di anni vissuti e racchiusi nel mio libro, sono stati molti ed importanti, legati particolarmente al mio nucleo familiare di origine ed al Perù, terra che ho profondamente amato. C’è stato un processo introspettivo per risvegliare la mia memoria e poter recuperare le mie poesie nella sequenza legata al progetto di pubblicazione del mio libro ed al suo obiettivo. Dettagli ed emozioni si risvegliavano nella faticosa circostanza della scelta. Molto spesso il recupero si realizzava tra i miei quaderni scritti con la mia penna stilografica che era ed è ancora, in realtà, il mio mezzo da cui nasce la scritta parola. Trasferivo poi le mie liriche in nuovi immacolati, fogli senza righe e senza quadri che, in quel tempo, dovevo scrivere a macchina con gran fatica e caparbietà. Ancor oggi, scrivo le mie poesie con la stessa stilografica e nel quaderno ma le trascrivo con “l’aiuto del computer” ma che pazienza!
La curiosità è stata una buona complice nello spingermi ad ampliare la mia esperienza formativa che si beneficiò dalla scelta di studi scolastici di diverso indirizzo, viaggi e buona lettura. Ancor più hanno contribuito però le esperienze e prove della vita fra cui il dolore. Sono essi stati fattori determinanti che mi indussero a cercare nuovi spazi e nuovi perché. Emigrata in un nuovo mondo, il mio bagaglio di prove ed esperienze si ampliava sempre più e la mia poesia, conseguentemente, ne attingeva i suoi versi. In quel periodo, il dolore della perdita ed assenza di persone a me molto care, mi hanno proiettata a cercare affannosamente il significato della vita ma sul superamento di questo duro periodo è valsa soprattutto la mia acerba fede e la trasmigrazione delle pene attraverso la scritta parola che generò un effetto catartico. Le mie energie, a volte quasi spente, cercavano nuovi impulsi vitali, pregare e leggere ed ancora leggere, scrivere e dipingere, frequentar corsi metafisici e sul Metodo Silva, yoga, studi sulla dottrina ed esperienze di Allan Kardec insieme contribuirono molto a darmi quelle risposte che non erano nemmeno precedute da chiare domande. Avevo ripreso a rianimare finalmente, dopo un lungo tempo, in cui spesso ponevo in discussione molte delle mie scelte, i miei principi e valori spinta da nuovi impulsi e nuovi significati incontrati. Mi proponevo di contribuire a cambiare il mondo che soffriva, visitavo differenti luoghi ed infine decisi di vivere nella selva Amazzonica: una terra edenica dove la pace e l’edonismo diventano antagonici od alternanti, regalando sensazioni indimenticabili. Progetti e parte dei miei sogni cominciarono a prender forma e concretezza;iniziandomi allo studio della medicina naturale con particolare attenzione verso la medicina esoterica fra cui la Aya-huasca di cui ho avuta una esperienza indimenticabile. Avevo ideato e costruito un residence amazzonico naturista a stretto contatto con differenti tribù e gruppi etnici. Questa peculiare esperienza antropologica ha contribuito, ulteriormente,alla mia formazione culturale ed a scavare sul mio ES (inconscio) tentando di comprendere e rispondere a tre ricorrenti domande: Da dove vengo, Chi sono e Dove vado. Nel mio libro, in forma a volte velata, attraverso le mie liriche intrise di ricordi, potrai intuirne le risposte.

I miei spostamenti e viaggi all’interno del Perù, l’approccio allo studio delle culture preincaiche (Chimú, Chavin, Moche, Nasca, Uros, Chancay…) e la cultura Inca che, attraverso i loro reperti archeologici usi e costumi differenti, hanno contribuito a rivoluzionare il mio modo di pensare e giudizio. I diversi contesti che ho conosciuti e vissuti mi hanno fatto vedere da vicino cos’è la vera povertà e l’ingiustizia sociale che, crudele matrigna, dimentica quasi sempre i suoi figli necessitati. La soddisfazione dei loro bisogni primari fra cui: la fame, il diritto alla salute, ed all’istruzione, in realtà, tutto ciò lo possiamo infine riassumere in quattro sole parole: “il diritto alla dignità”apparteneva al limbo e ciò mi fa arrossire ancor oggi e mi chiedo se il mio era ed è vero Amore e se lo è, cosa ho fatto o faccio per loro? La mia risposta mi lascia ancora molto perplessa!

Infine nel mio processo formativo ho lasciato per ultimo, non per ordine d’importanza ma al contrario, scelte che mi hanno resa più empatica e misericordiosa. Mi riferisco al lavoro ed opere di volontariato che, in diversi contesti e molti anni di lavoro, mi hanno dato l’occasione di migliorami come persona ad essere più comprensiva ed attenta nell’aiutare e servire il prossimo anche se mai lo facciamo abbastanza. I miei valori, la misericordia e la fede diventarono i pilastri della mia vita ed ho compreso chiaramente che ognuno di noi è chiamato ad Amare. Vorrei che, se un giorno, perdessi la mia memoria, Dio mi concedesse solo alcuni ricordi: il volto delle persone amate e quell’abbraccio dato a te,“figlio di nessuno che nemmeno il diavolo ti coglie” (pag. 60, Calendario Dei Poveri)

📎Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Mary Tessarolo - Ritengo che da ogni autore, inconsapevolmente, ho “ parassitato” un qualcosa che forse ha influenzato la mia arte e comportamento . Non ho dubbi che già dalle prime opere scritte per bambini da autori come De Amicis, Collodi, Fratelli Grimm, Dumas ed ancora da Antoine de Saint- Exupéry, il caro Rodari e le storie che mia madre per me inventava, sono state tra le più importanti prime fonti di ispirazione e di formazione morale. Tra le classiche opere e per l’età in cui vengono lette, il pluritradotto testo Sacro della Bibbia, La Divina Commedia, I Promessi Sposi che sono certamente opere sublimi, non lasciano indifferenti a chi le legge, in particolare influiscono sulla formazione morale, spirituale e cultura linguistica. Altri autori classici come Omero, Virgilio, Ovidio sono stati molto importanti, basterebbe menzionare Virgilio che Dante stesso scelse come Guida per farsi condurre nei mondi dell’aldilà. Sicuramente questi autori ed altri, hanno avuto la loro importanza culturale e morale così come il Machiavelli con la sua opera Il Principe ed il Verga con Mastro Don Gesualdo. Ed ancora grandi poeti come il Petrarca, Leopardi, Foscolo, il d’Annunzio, poeta vate del decadentismo, sono stati, insieme ai grandi maestri ermetici: Quasimodo, Montale ed Ungaretti, molto influenti sulla mia ed altrui formazione artistica. A questa lunga lista di poeti, devo ricordare altri importanti autori che ho amato e dalle cui opere ho molto imparato, scelgo fra i tanti: Gregory Bateson con le sue opere principali: Ecologia Della Mente e Mente E Natura, opere di Konrad Lorenz grande etologo esperto sul comportamento degli animali e vita delle piante:E L’Uomo Incontrò Il Cane e L’Etologia ed ancora Krishnamurti con il libro ai Piedi Del Maestro, la Helena Blavatsky e la sua Dottrina Segreta, Rudolph Steiner con l’Iniziazione e Teosofia Non ho dubbi che sono state letture molto imprescindibili sulla mia formazione culturale e morale così devo ricordare il grande Dostoevskij, Kafka, Steinbeck, Garcia Marquez, Arianna Fallaci, Vargas Llosa, Coelho Paulo, Sergio Bambaren e, con loro, tanti meravigliosi poeti e scrittori attuali le cui opere sono magistralmente scritte e di grande utilità per coloro che si dedicano alla scritta parola. Così considero il mio ultimo libro letto, un vademecum utile e saggio per tutti noi poeti e non; l’opera è del Maestro Giuseppe Aletti e s’intitola: Da una feritoia osservo parole- 365 rotte per il nuovo giorno.

📎Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Mary Tessarolo - Certo che sì! Io stessa sono pittrice e poeta e spesso ambedue discipline artistiche si influenzano e si fondono armoniosamente dando vita ad opere sinottiche nella tela e nella poesia “Cristo 2000, Sieropositivo”. Quadri come La Gioconda, L’Urlo di Munch ed ancora sculture sublimi come il Davide del Michelangelo od Amore e Psiche del Canova non possono lasciarci indifferenti. La musica spesso mi accompagna e mi ispira, fra i tanti autori che amo ed apprezzo molto c’è il Verdi con la sua musica ed il fascino corale, Beethoven ed Handel la cui dolcezza musicale fa sognare e ti proietta in nuovi spazi, Wagner che mi fa cavalcare insieme alle mitiche Valchirie ed ancora voglio ricordare il Maestro Morricone con la stupenda sua musica C’era Una Volta Il West e le musiche e parole stupende di Mogol-Battisti che ti risvegliano recondite “Emozioni”. È vero che la produzione artistica spesso nasce da dentro a fuori ma altrettanto spesso da fuori a dentro per poi plasmarsi nella idea che si trasforma in realtà.

📎Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Mary Tessarolo - Amo la medicina e trovo interesse per le scienze mediche così per la biologia, micologia ed erbe medicinali. La psicologia, da sempre, mi interessa molto insieme alla metafisica e alla antropologia culturale. Devo dire anche che, da anni, ho un forte interesse per lo studio e la lettura biblica e ciò lo faccio quotidianamente. Mi attraggono molto gli studi sulle differenti religioni, vangeli apocrifi e sulla filosofia pur non vantandomi di un vasto conoscimento!

📎Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Mary Tessarolo - Senza ombra di dubbio il cartaceo che spesso diventerà il mio compagno ovunque io sia fino a dormire vicino a me. Lo sottolineo, in esso disegno, pongo differenti segnalibri dalla piuma incontrata nel cammino alla stella alpina regalata ed infine riconosco persino il suo profumo o l’odore di muffa del tempo passato.

📎Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Mary Tessarolo - Ho sofferto ed ho goduto, a cominciare dalla scelta delle poesie che, per ogni poeta è molto difficile e laborioso; ogni poesia è una tua creatura ed il decidere quale immortalare e quale escludere è doloroso e difficile. Ogni passo della tua vita artistica ti racconta e ti ricorda tante cose che hai tentato di trascrivere e che, a volte, hai fatto quasi per tentare di strapparle dal tuo cuore dandole una decente sepoltura per sublimare il sentimento ferito che ad esse era legato.
In altri momenti, durante la composizione del mio libro mi eclissavo temporaneamente per differenti motivi, anche se permanente rimaneva il desiderio di lasciare il testimonio della mia vita al mio amato sposo, ai miei figli e coloro che non avrò il tempo di conoscere ed amare, a chi mi è stato amico ed a quei nipotini che forse non farò in tempo vedere ed accarezzare. Chissà che non abbia scritto invano e che l’amnesia ed il fuoco non impediscano che il racconto poetico di gran parte della mia vita non sia stato scritto invano. Quando ho ricevuto tra le mani il mio libro, l’emozione è stata forte, avevo realizzato il mio sogno: Mary continuerà a vivere nel cuore di ognuno che sceglierà di leggere il suo libro nella speranza che, attraverso le liriche in esso contenute, si trovi il coraggio di lottare per le idee e valori in cui lei stessa credeva.

📎Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Il viaggio di ritorno” se non lo avesse scritto.
Mary Tessarolo - Sono convinta che ogni poeta ha sempre qualcosa da dirti o trasmetterti: emozioni e verità che spesso è distinta dalla tua. Il titolo “Viaggio di ritorno” , in questo caso è enigmatico e non è un racconto; può comunque farti pensare che, attraverso la poesia, si compia un viaggio nella realtà fisica, nel piano spirituale o con la mente e, nell’accompagnare a colui che lo ha fatto, ti arricchirà sempre. Ti darà infatti la opportunità di scoprire che cosa vuol comunicarti e, mano nella mano insieme a lui, potrai scoprire nuovi orizzonti e nuova luce che illumineranno meglio la tua meta. Metaforicamente, il viaggio di ritorno che tutti noi percorreremo è paragonabile al rileggere, dopo molto tempo e senza fretta, il libro della propria vita; ti renderai conto che finalmente lo hai capito! Sarei infine curiosa di scoprire che cosa mi racconterà il poeta durante il lungo cammino insieme a me.

📎Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Mary Tessarolo - Forse sì, è già parzialmente scritto e dedicato ai bambini e nonne. Il titolo, l’ha scelto, da molti anni, la mia figlioletta Ilaria e sarà: “Vieni nonnina, stasera ti racconto".

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