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Info sull'Opera
Autore:
Rassegna Stampa
Tipo:
Poesia
 
Notizie Presenti:
 -

Intervista a Matilde Albertin, che presenta ai lettori il libro “Tra radici ed incenso” ( Aletti Editore )

di Rassegna Stampa

✔Intervista a Matilde Albertin, che presenta ai lettori il libro “Tra radici ed incenso” (Aletti Editore)

Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Tra radici ed incenso”? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Matilde Albertin - Tra Radici ed Incenso. Per scegliere il titolo ho dovuto attendere la fine di un mio percorso che chiamerò Verticale. Un inizio del mio percorso interiore dal basso verso l'alto.
Sono stata ispirata dalla cerchia dei grandi personaggi filosofi esistenzialisti, maestri spirituali ed ho concentrato poi ciò che ritengo appartenga vicino al mio Sé.
Radici semplicemente perché tutto ciò che è scritto fa parte profondamente di me e come ogni radice ha potenza e materia Radici perché come insegna il mio maestro spirituale, in sintesi, Tutto ciò che non cresce... Decresce a sua misura e di più. Influenzata anche dal ciò che la natura della terra emana attraverso il mio cuore, ho cercato un convivio tra realtà e Spirito.
Incenso;
L'Intenso profumo
Il viaggio
la sensazione del divino che entra in te, sostanzialmente fumo che diviene nulla materialmente ma di conseguenza Tutto, perché spinge la propria forza nell'etere.
Per quanto riguarda gli argomenti direi in poche parole che voglio tastare in maniera palpabile un nuovo sguardo Poetico. Poesie Testo Orazioni che riprendono il tema dell'inconscio collettivo interiore, creare una casa in cui tutti abitiamo.
Riprendere le emozioni negative e positive, sensazioni profonde e osservarle da un punto di vista più animicospirituale.
Vedetela un po' come fossimo a cena a brindare con i calici rivolti al famigerato Brindisi.
Ecco essenzialmente questi argomenti di Tra radici ed incenso” sono piccole rivelazioni di vita.
E questo è il mio brindisi.

Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Matilde Albertin - La realtà ha inciso il 90% . Nonostante il flusso di visioni immaginarie o non per tutti poco arrivabili, tutto ciò è dato da una realtà ben coincisa e concreta.
Mi sono immedesimata nel prossimo e ho sentito di dover presentare di nuovo parti che si trascurano nella vita quotidiana.
Tutto per me è tangibile e quotidiano appunto e l'intento è inviare questo messaggio anche a chi è pronto per riceverlo; Ri-iniziare ORA a prendere la vita come percorso di auto-conoscenza (e questo non lo dico io è solo un continuum) con la coscienza anche umoristica dei nostri limiti e personaggi inconsci che recitano sempre parti mascherate.

Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Matilde Albertin - Sicuramente i temi dello Spirito incluso nella materia e nella personalità psicologica dell' uomo:
- L'Evoluzione
- L'Anima
- Riprendere la poetica come espressione del Sé
- Affrontare e accettare il dialogo interiore per comprendere l'esterno e le sue leggi
evolutive interiori ed esteriori
- Tema della Sofferenza e la sua crescita

Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “Tra radici ed incenso”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Matilde Albertin - Allora, questa è una domanda interessante, perché ci sono stati degli episodi particolari che mi fa piacere condividere. Esempio: la prima poesia intitolata "Svegliarsi", come ho scritto nell' introduzione, l'ho scritta tempo fa e in quel periodo osservavo la vita non in maniera totalmente lucida, difatti mi sono accorta di questa mia non lucidità e poco tempo dopo ero a sedere in un bar e osservavo la gente, solitamente i luoghi di ristorazionear sono utili per “studiare” le persone, lì ho visto quanto lo stato di non presenza faccia parte della vita e mi sono messa io in prima fila a scrivere che nell'attuale mondo bisogna fingere pur rimanendo onesti.
Ma perché fingere significa avere una maschera per adattarsi alla società.
Non sono sicuramente io che sviscero questo argomento per prima, sarebbe da presuntuosi, ripeto e porto la mia Arte per continuare a non disperdere queste energie evolutive.
Il mio essere così sbaragliata nel mondo senza una meta, a quel tempo mi creava molto disagio, avere queste consapevolezze interiori, mi faceva sentire molto al di fuori del pensiero comune, i dubbi mi mangiavano.
Ciò è rimasto ma adesso so il perché e proteggo queste mie consapevolezze anzi proprio per questo voglio condividere.
“ Voi girate l'angolo e svoltate con l'obbiettivo di sbandare a fine serata.”
È rivolto ai miei coetanei.
Un punto su cui riflettere, ascoltando molti discorsi adolescenziali odierni è questo: mi accorgo di fare parte di una “nicchia” diversa ma appunto bisogna far notare quanto siamo influenzati tutti dall'esterno.
Pubblicità, televisione, musica, moda... Globalizzazione. Non per esserne contro ma bisogna ritornare al potere personale e questo si ritrova con il coraggio di guardarsi dentro e accettare che soffriamo tutti e sbagliamo tutti e la soluzione, solo perché siamo giovani, non è “sbandare”! Ma trovare la propria direzione!
Non bisogna illuderci, ed io per prima me lo ripeto ogni giorno.
È Tempo oggi di Svegliarsi ed elevare il ragionamento oltre il comune, a costo di non aver nessuno accanto. Sì, ma di essere consapevoli di dove siamo, e perché ci siamo.
Mi prendo il compito e la responsabilità di riportare i vecchi maestri all'Opera ed i loro insegnamenti.
Non credo che per il prossimo secolo ci sarà la pace nel mondo, neanche per i prossimi. Bisogna che ognuno adempia al proprio ruolo nella vita senza l'illusione della felicità, libertà esterna se prima ognuno di noi non l' ha interna per se stessa.
È necessario aumentare l'entropia altrimenti chi ha potere lo userà. Giustamente, perché fa il suo gioco, per portare l'umanità alla distruzione.
La poesia intitolata "L'Inizio", invece, quando la scrissi mi commossi molto, perché ebbi una visione. La visione totale dell'Ordine.
Dopo un processo di dolore (raccontato inizialmente) ascoltai il suono della pioggia e i temporali mi aprirono a questa Immensa visione per me; gli uomini come esseri umani spirituali uniti tutti.
Gesù diceva, "io sono quel che sono e noi siamo veramente tutti fratelli”.
Vidi un grande fuoco che mi riportò indietro nei tempi dove si facevano rituali e si dava valore alla gioia comune della convivialità e natura.
Mi rimase impressa l'immagine del cerchio del fuoco e, da lì, tutti noi anime venute sulla terra che balliamo e mentre balliamo stiamo salvando l'anima ed il sé supremo, mentre cantiamo si liberano tutte le ostilità, perché la bellezza cura.

Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Matilde Albertin - Le mie fonti di ispirazione principali: Socrate, Gesù, Lao Tzu, Gurdjieff, Nietzsche, Galileo, Schopenhauer, Kierkegaard, Seneca, Hannah Arendt, Dante Alighieri, Vincent van Gogh, Salvador Dalí, Leonardo da Vinci, Vermeer, Alda Merini, Leopardi, Neruda, Saffo, Michael, Angela Maria La Sala Bata, Dario Fo, Battiato, odierno e nella mia vita;
La mia guida Spirituale disincarnata, Marcello e Paolo Maycol, Manfredi, Gloria Nives, Salvatore Brizzi, Mauro Scardovelli, Corrado Malanga.

Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Matilde Albertin - Sì, certo. L'altra disciplina artistica è il Teatro. Ho iniziato teatro a 16 anni a Montalcino. Ho smesso 2 anni ed ho ricominciato a Siena con nuove compagnie. Anche quando non frequento, per me la saggezza del teatro rimane nel cuore perché un teatrante oltre a recitare e fare spettacoli fa comunque un percorso di auto-conoscenza e molto complesso delle volte. Mi ha aperto molte strade e alla purezza dell'Espressione e Dialogo in concomitanza all'Azione. Infatti è l'espressione la mia ispirazione massima e disciplina di volontà.

Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Matilde Albertin - Lettere e Narrazioni, Testi filosofici, Esoterici e Psicologia, Testi teatrali, Libri Culinari, Libri eros, Testi sacri.

Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Matilde Albertin - Libro cartaceo, come gli antichi testi. Tutto ciò che è scritto su carta imprime energia vera, è sicuramente diverso l'impatto e l'assimilazione del digitale.

Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Matilde Albertin - Un bellissimo, delle volte anche complicato, poi amorevole rapporto con la scrittura mentre scrivevo.
Dalla mia umile esperienza ho conosciuto meglio me stessa scrivendo ed è per questo che mi sento forte interiormente e lo enuncio molto volentieri! Ho trovato l'espressione del mio “Giardino interiore”; come dice anche Battiato nella canzone "Lo spirito degli Abissi", sto conoscendo il mio spirito e il mio ego scrivendo e rappresentandolo visivamente.
È un processo che durerà e come tutti farò diversi errori.
Quando scrivevo per il libro, non sapevo che avrei pubblicato, non era intenzionale alla pubblicazione o riconoscimento ma era per me, lo facevo maggiormente nei momenti di sensazioni estreme e emozioni forti, quando parlavo con me stessa ed il Sé. Negli ultimi tempi avevo ispirazione di notte, elevatissima, un fuoco che non mi faceva dormire e io ne usufruivo.
Scrivere va di pari passo all'autoanalisi interiore quotidiana, bisogna avere un diario personale psicologico perché così impariamo ad esprimerci.
La scrittura spesso non è continua e ci vuole molta pazienza perché ci saranno dei momenti in cui non ci sarà l'ispirazione e ci si allontanerà per delle priorità della vita più pratiche, ma, come dicono i vecchi saggi, tra cui mia nonna, “Tutto fa Brodo".
Ho provato una gioia e bellezza sopratutto per delle Poesie che mi riportano a dei ricordi intensi. Quelle che tengo più nel cuore sono: Notti magiche – Il mio mostro – Rivelazioni – L'Inizio - Soli ma sempre uniti – Era come mia madre.

Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Tra radici ed incenso”, se non lo avesse scritto.
Matilde Albertin - Un motivo per cui comprerei "Tra radici ed incenso" è perché è poesia e la poesia va rimessa nel “campo di battaglia odierno” per ritrovare quella bellezza che si va perdendo nel caos quotidiano, perché è un nuovo tipo di poesia e aspira anche a testamentipreghiere e canzoni. Riguarda un'esperienza personale concreta dell' inconscio riportata a livello Artistico sensitivo. Lo comprerei perché può essere un piccolo libro da portare dietro o leggere durante momenti in cui capita di provare emozioni forti e indescrivibili... Io ve le ho Testate e Scritte, ecco perché.

Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Matilde Albertin - Sì, ho un bel progetto in mente, non solo in ambito poetico. Ho un testo teatrale con incluse sempre le mie Opere d'arte, ma al momento lascio solo questa breve descrizione e non vado oltre, lo vedrete in un prossimo futuro.

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