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Info sull'Opera
Autore:
Rassegna Stampa
Tipo:
Poesia
 
Notizie Presenti:
 -

Intervista a Maria Grazia Del Puglia che presenta ai lettori la raccolta poetica “La mia antica Ortensia" - Aletti Editore

di Rassegna Stampa

✔Intervista a Maria Grazia Del Puglia che presenta ai lettori la raccolta poetica “La mia antica Ortensia" - Aletti Editore

Domanda - Parliamo del titolo, come mai “La mia antica Ortensia”? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali che tratta in questo volume?
☑️ Maria Grazia Del Puglia - “La mia Antica Ortensia” è il titolo che ho voluto dare a questa silloge come “simbolo della vita” dalle mie radici a questo infinito periodo della pandemia. Mi sono commossa a leggere le parole di Alessandro Quasimodo il quale, nella sua prefazione, ha arricchito il mio pensiero definendo l’ortensia “simbolo di rinascita e rinnovamento” e come “L’aggettivo antica permette di saldare il passato al presente”.
Una particolare caratteristica di questa raccolta di poesie è quella di essere strettamente autobiografica come la mia precedente “Sogno o Realtà”, con la quale ho partecipato al Federiciano 2019, e di iniziare al tempo in cui ho terminato l’altra.
Gli argomenti trattati sono quelli miei propri che ho toccato in tutti i miei scritti: le mie radici, la famiglia, l’amicizia, la mia città, le bellezze della natura, il vivere sociale.

Domanda - Quanto la realtà ha inciso sulla scrittura?
☑️Maria Grazia Del Puglia - Senz’altro la realtà, come è accaduto in gran parte della mia produzione letteraria, è stato il movente principale che mi ha portato a scrivere questo volume, riuscendo, inoltre, ad uscire da uno stato di angoscia e rifiuto di cosa stava accadendo.
Devo chiarire il percorso che ho seguito per arrivare a scrivere poesie. Per prima cosa tutto è iniziato dopo il pensionamento per rispondere ad una richiesta delle mie figlie di scrivere la storia delle “Valcelle” fattoria nelle terre senesi dove io sono nata ed una di loro ha scelto di vivere con la propria famiglia. È da allora che ho sentito la necessità di seguire “corsi di scrittura creativa” per essere aiutata nella ricerca del passato; ricerca non facile ed in parte sofferta dove ho scoperto radici e ricordi che ho rielaborato per scrivere racconti che ho riunito nel mio primo libro “Gente di Toscana” pubblicato nel 2012.
Comunque è da quell’inverno che ho iniziato il mio lungo e faticoso viaggio per arrivare a scrivere, e pubblicare nel 2015 il romanzo “La Fattoria” dove percorro la sua storia, vista da parte della famiglia padronale e di una famiglia di mezzadri, nell’arco di quasi cento anni (dal 1893 al 1972), anni, come sappiamo dalla storia, fra l’altro, di grandi e profondi cambiamenti sociali.
Negli anni successivi ho continuato la mia scrittura di racconti, ma anche poesie, con motivazioni e stimoli diversi, in gran parte forniti dalle mie amiche del laboratorio di scrittura “Carta Bianca”.
Devo dire che passare alla poesia è stato più facile di quanto potessi immaginare. Si realizza con un processo diverso; è un modo di esprimermi che nasce dentro di me, spontaneo, improvviso, che analizza e sintetizza i ricordi, gli affetti, i momenti di gioia e di dolore, le sensazioni di fronte alla natura, alla vita che scorre davanti a me.
Nel 2017 viene pubblicato il libro di poesie e racconti “Anima in Viaggio”, al quale ho cercato di dare un’impronta personale ed intimistica.
Arriviamo al 2019 anno in cui viene pubblicata dalla Aletti Editore, e presentata al Federiciano la mia raccolta di poesie “Sogno o Realtà”, che ho definito come una mia autobiografia in versi vissuta tra sogno e realtà.

Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo libro?
☑️ Maria Grazia Del Puglia - Siamo nel 2021: mi sembra evidente l’importanza che può avere la testimonianza di come il Coronavirus abbia cambiato il vivere giorno dopo giorno e le prospettive non solo di me, persona quasi ottantenne, ma della famiglia, dei giovani e… di tutta l’umanità.

Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “La mia antica Ortensia”, se dovesse isolare episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
☑️Maria Grazia Del Puglia - L’episodio base per il quale ho partorito “La mia antica Ortensia” è il movente per il quale ho preso la decisione di accettare il contratto che mi veniva offerto dalla Aletti Editrice che proverò a riassumere.
L’offerta della pubblicazione di un mio libro è giunta in un momento particolarmente difficile: situazione dovuta non solo per il ritorno del lockdown quando avevamo sperato di esserne usciti, ma anche per un mio stato depressivo che non riuscivo a superare. D’istinto ho rifiutato l’offerta pensando che fosse impensabile impegnarmi in un’impresa di troppa responsabilità; ho parlato con Salvatore Fazio che mi ha detto di aspettare a prendere una decisione definitiva. A questo punto ho avuto una illuminazione: perché non chiedere alla mia amica senese pittrice se era disposta ad aiutarmi con le sue opere? Per tanto tempo non ci eravamo sentite ma la situazione ci aveva fatto ritrovare in modo particolare: ci sentivamo quasi giornalmente e lei mi inviava con WhatsApp le sue copie in grafite dei volti di donne dei più famosi pittori a partire da Leonardo. La risposta è stata affermativa e così pure quella di Salvatore Fazio e tutto è iniziato, io le inviavo le poesie e lei i suoi acquarelli.
Molte delle mie poesie sono state ispirate da episodi specifici in particolare legati alla famiglia, ma ve ne sono due, la morte di mia madre e quella di mio fratello, che mi hanno seguito con il loro ricordo sempre. Non ho voluto inserirli direttamente in questa silloge, ma ora sento importante riportare il racconto breve che ho scritto per loro.

Gli addii
Ho seguito fino alla loro fine due persone che ho amato nel senso puro del significato “amare”: mia madre e mio fratello. Li ho tenuti stretti fra le mie braccia fino all’ultimo loro respiro ed ero io che sussurravo parole per richiamarli, scuoterli, far sentire il mio dolore perché non si abbandonassero al loro destino che era ormai segnato.
Non so se mia madre mi ha sentito e non so se ha voluto rispondermi; i suoi occhi si aprivano dilatati, persi in un mare cupo, senz’altro alla ricerca di un appiglio per riemergere e così mi ha lasciato.
Mio fratello credo, invece, che si sia fatto consolare dalle mie parole, abbia cercato di rispondermi, di dirmi la sua sofferenza e, da sant’uomo quale era, di sentirsi pronto a lasciarmi.

Domanda - Quali sono le fonti di ispirazione e autori fondamentali per la sua formazione culturale e sentimentale? Oltre a quello trattato nel suo libro quali altri generi letterari predilige?
☑️Maria Grazia Del Puglia - Preferisco fare una carrellata partendo da come la realtà abbia influito sulla mia formazione in campo letterario. Ho già detto di essermi dedicata alla scrittura dopo il pensionamento, ma non ho specificato di essere stata insegnante di materie economico/aziendali negli Istituti Tecnici Commerciali con anni di pendolarismo e una famiglia formata da marito e due figlie. Quindi i miei studi universitari prima e il mio lavoro dopo sono stati molto impegnativi e lontani dalla letteratura, che ho sempre amato. Detto questo ho letto sempre con passione e, nel tempo, è diventato un mio modo di rilassarmi, di uscire dalle tante attività che dovevo seguire per la famiglia e per farmi trovare pronta per le mie lezioni e la preparazione dei miei studenti, specialmente per quelli che affrontavano l’esame di maturità.
Fin da ragazzina mi sono sentita attratta dalla narrativa più che dalla poesia ed ho iniziato a leggere quello che mi sembrava interessante sul momento, rivolgendomi sia alla letteratura italiana che a quella straniera. Dopo le tante letture di libri per ragazzi il mio interesse si è indirizzato verso il genere romanzo, con preferenza per quello biografico o auto biografico. Fra gli autori che considero importanti nella mia formazione mi piace citare: Umberto Eco, Elsa Morante, Giuseppe Tommaso di Lampedusa, Leonardo Sciascia, Dacia Maraini ed Elena Ferrante. Termino con Isabel Allende, che ho seguito fin dal suo primo libro sentendola molto vicina ai miei sentimenti; proprio ora ho in mano la sua ultima opera.
La poesia mi ha impegnato in questi ultimi anni facendomi ritrovare la bellezza della poetica leopardiana da sempre amata; Montale, Ungaretti, Quasimodo e Alda Merini, inoltre, mi hanno coinvolto e spinto alla ricerca delle emozioni che posso provare leggendo o scrivendo poesie, in particolare, con le mie amiche del gruppo Carta Bianca.

Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
☑️Maria Grazia Del Puglia - La disciplina artistica che ha influito in modo determinante per scrivere “La mia Antica Ortensia” è stata la pittura, che è stata di base per la mia formazione e sensibilità fin da quando ero piccola. Non vi è stato, infatti, solo il legame con l’amica Paola, ma la frequentazione, mia e di mio fratello Aldo, dello studio di suo padre, Aldo Marzi, pittore senese. Entrare in quella stanza era semplicemente immergersi nei colori che la tappezzavano ed essere attratti dal cavalletto, con Aldo davanti, che rifiniva una Madonna dalle fatture e colori delicatissimi o fieri cavalieri con bandiere volteggianti per un “Palio” da consegnare alla Contrada vincitrice. Vi erano anche i suoi quadri con paesaggi delle terre senesi, di nature morte o di altri soggetti che uscivano come magia dal suo pennello mentre ci raccontava aneddoti della sua vita
In quegli anni Siena mi ha dato anche un’altra incredibile opportunità che è stata quella di seguire, nel bellissimo palazzo Chigi Saracini, indimenticabili concerti della ormai famosa “Accademia Musicale Chigiana”.
Posso dire, infine, di avere avuto, così, un bagaglio che mi ha aiutato in tutta la vita, tanto a Pisa, dove abito da tanti anni, ma anche nei tanti viaggi, fatti con tutta la famiglia o con mio marito, che ci hanno portato nelle più svariate parti del mondo: fuori dall’Europa Stati Uniti, Messico, India, e Cina, oltre a molte nazioni europee.

Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
☑️Maria Grazia Del Puglia - Senza ombra di dubbio il cartaceo tradizionale.

Domanda - Per terminare, quale è stato il suo rapporto con la scrittura durante la composizione del libro?
☑️Maria Grazia Del Puglia - Bellissimo, oltre allo stimolo dato dalla collaborazione a distanza con Paola mi sono sentita trasportata dal creare qualcosa che veniva spontanea, diretta dal cuore.

Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “La mia antica Ortensia”, se non lo avesse scritto?
☑️Maria Grazia Del Puglia - Penso che sia una testimonianza importante quella del coraggio e la volontà di una persona anziana, insieme all’amica pittrice, di costruire questo libro per esprimere riflessioni, malinconie e speranze sorte in tempo di Coronavirus.

Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene un’anticipazione?
☑️Maria Grazia Del Puglia - Sì, ed è un romanzo che tratta la storia della famiglia di una mia amica/figlioccia venuta da Casablanca, conosciuta, appena sedicenne, come mia allieva nella classe seconda dell’I.T.C. di San Miniato.

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