| ✔Intervista a Gianna Ferraresi, che presenta ai lettori il #libro “Quella volta in cui Guido incontrò Andrea il vagabondo” (Aletti Editore)
Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Quella volta in cui Guido incontrò Andrea il vagabondo”? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
☑Gianna Ferraresi - Il filo conduttore del racconto è l’apertura verso la diversità e le altre culture. Tutto diventa possibile grazie ai #bambini che non hanno pregiudizi, sono curiosi e capiscono l’anima delle persone inconsapevolmente, senza fermarsi alle apparenze. La #fantasia è alla base delle loro avventure e rende tutto possibile. Un altro tema che emerge è l’#amicizia che non ha età e non ha barriere sociali.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
☑Gianna Ferraresi - Il racconto è rivolto ai bambini, dai quali attingo le mie idee. Guido è un insieme dei bambini che ho incontrato ed è diventato un personaggio che racchiude il loro “spirito indomito”. Andrea era un vagabondo albanese che conobbi tanti anni fa, davanti al supermercato del mio quartiere. Era un signore dal sorriso gentile e con il desiderio di raccontare un po’ di sé a chi aveva voglia di ascoltarlo.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
☑Gianna Ferraresi - Nel mio libro ho voluto custodire la magia che può trovarsi in ogni luogo e in ogni persona, descrivendo una normale cittadina che ha i valori dell’accoglienza.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “Quella volta in cui Guido incontrò Andrea il vagabondo”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
☑Gianna Ferraresi - Amo il mondo della scuola che occupa gran parte delle giornate dei bambini ed è una ricchezza per loro con le loro maestre tutte diverse ma con un cuore grande e una curiosità, oserei dire, fanciulla. Io ho preso spunto dalle maestre che ho conosciuto durante il periodo scolastico delle mie ragazze. Le elementari sono un mondo un po’ fatato e alcune insegnanti lo rendono davvero magico. La storia è ambientata nel periodo dell’anno che io adoro, quale il Natale… io aspetto sempre Babbo Natale!
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
☑Gianna Ferraresi - Amando scrivere racconti per i bambini, ho trovato ispirazione negli autori che leggevo alle mie bambine, racconti e favole che possono essere fonte di riflessione anche per gli adulti, come Gianni Rodari e Luis Sepulveda. Rodari mi piace per come gioca con le parole, con la fantasia e per la sua attualità. Sepulveda per i suoi racconti che sono come poesia sia per bambini che per gli adulti.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
☑Gianna Ferraresi - Non ho una risposta.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
☑Gianna Ferraresi - Mi diletto a scrivere poesie. Esprimo in versi le sensazioni dell’anima, dei paesaggi naturali e della quotidianità. Dipingo con immagini i miei versi e gioco con le parole.
“Non che il dolore
se ne vada
… Crea uno spazio
Non che una lacrima
cadendo lavi
… Riempie un vuoto
Nello spazio
Pieno di ricordi
Noi troveremo un abbraccio
Un sorriso
Una parola
Un’espressione che non avevamo notato
Che ci accompagneranno.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
☑Gianna Ferraresi - Amo sfogliare i libri e annusare il profumo della carta scritta ma apprezzo anche la forma digitale, perché mi dà accesso a più libri e se mi colpiscono particolarmente compro la copia cartacea.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
☑Gianna Ferraresi - Ho alternato momenti di grande ispirazione che mi hanno fatto immaginare il racconto, dove lasciavo scorrere il flusso dei pensieri. Dopo aver scelto i personaggi e il loro legame, il susseguirsi delle avventure sono state ispirate da documentari relativi ad usi ed abitudini di altri popoli e brevi ricerche che ho arricchito con una dose di fantasia, mescolando fatti di vita quotidiana di una normale cittadina che lascia aperta la porta su una fiaba.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Quella volta in cui Guido incontrò Andrea il vagabondo”, se non lo avesse scritto.
☑Gianna Ferraresi - Io comprerei questo libro perché amo le avventure per bambini, perché loro non hanno confini, perché è giusto offrirgli un mondo dove esiste l’utopia. Ho sempre preso libri per bambini, sperando che le mie figlie trovassero l’ispirazione per alimentare la fantasia che sta alla base dell’ immaginazione che costruisce prospettive nuove. La sua copertina è un invito a partire alla scoperta di novità.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Gianna Ferraresi - Ho già altri brevi racconti dove il protagonista è Guido che vive nuove avventure. Ho iniziato una nuova storia dove Guido è proiettato nel futuro, tra governanti robot e navicelle spaziali...
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Collana "Gli Emersi - #Narrativa"
pp.80 €12.00
ISBN 978-88-591-7044-0
Il #libro è disponibile anche in versione #ebook
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