| Scrivo in rosso dall’essere commosso,
e scrivo in blu per esserne di più.
scrivo in nero per essere sincero.
Diversi sono i colori dei versi
ma la gente non sa che non so leggere
ciò che scrivo se poi non lo riscrivo
per passar dall’inverno a primavera
e divenir più saggio
godendo di quel sole
che riconduce a maggio.
Poetare non confonde
le regole del gioco,
esprime il sentimento
che sento mio nascosto
in ogni egual momento.
Mi conforta il color della scrittura
per fare dei miei versi
un’espressione pura.
"Il colore della scrittura", poesia in apertura della silloge "Frutti di bosco" di Claudio Badalotti
«Nato a Bergamo nel 1940 da famiglia mantovana. Ho svolto gli studi a Milano, laureato in economia e commercio presso l'Università L. Bocconi dedicandomi poi alla libera professione di Dottore Commercialista e sono tutt'oggi in esercizio.
Ho studiato musica sin dall'infanzia col padre di Gorni Kramer e mi sono diplomato maestro al Conservatorio. Amo la natura e ho contribuito nel 1964 alla fondazione del primo gruppo di ricerca mineralogica, tuttora vigente presso il Museo di Storia Naturale di Milano. Amo la poesia e poetare da sempre, la mia ispiratrice è Maria Teresa, fidanzata di allora, oggi mia sposa con la quale ho condiviso l'esistenza e generato due figli meravigliosi.
Ho pubblicato nel 2016 con l'Editore Aletti nella collana “Il Paese della Poesia” una Silloge “L'albero dei cachi” di 36 poesie e numerose altre composizioni prescelte nelle antologie dei poeti contemporanei pubblicate della stessa casa editrice.
Musica, natura e poesia sono state e sono la mia seconda vita.»
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Frutti di bosco di Claudio Badalotti - Aletti Editore
Collana "Poeti in Transito"
pp.72
ISBN 978-88-591-6250-6
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