| "Tra cielo e mare", il titolo scelto da Lucrezia Brescia per le sue poesie, restituisce una dominante immagine di vastità, con cui, noi abitanti del cosmo, siamo obbligati a misurarci, se vogliamo vivere in una prospettiva più ampia rispetto alla nostra singola e finita esistenza. I due elementi naturali contrapposti, aria e acqua, ma simili per la loro azzurrità e infinità, contigui all'orizzonte, rappresentano metaforicamente l'immensità e tutto il creato che ci sovrasta con la sua grandezza. Tra questa vastità ci si può perdere, soprattutto nelle prove della vita, nei dolori incommensurabili. Proprio partendo da qui, da questa imponenza, che è troppa da contenere in un cuore soltanto, nasce l'esigenza di uno sguardo più ampio, per raccontare la vita con le sue difficilissime prove, tutto il dolore; la necessità di appoggiarsi alla fede, di affidarsi alla scrittura. Tutto ciò è il mondo a cui ha fatto riferimento l'autrice, per provare ad alleggerire la pena e, in questo suo percorso, si intravede la traccia che permette di non smarrirsi.
C'è nelle poesie dell'autrice l'urgenza di mantenere vivo il ricordo dell'amato figlio, che la vita le ha strappato; una funzione consolante e consolatrice della scrittura, che dà vita a versi di delicata bellezza, di pacatezza, caratterizzati da un linguaggio cristallino che possa arrivare a tutti, porgendo con naturalezza il preziosissimo racconto di una vita.
Come ebbe a dire Antonia Pozzi: "La poesia ha questo compito sublime: di prendere tutto il dolore che ci spumeggia e ci romba nell'anima e di placarlo, di trasfigurarlo nella suprema calma dell'arte, così come sfociano i fiumi nella vastità celeste del mare".
Ogni verso ritorna al figlio, pensiero costante dell'autrice. La poetica ruota integralmente attorno a lui, le poesie custodiscono immagini, reminiscenze, con la promessa di cristallizzarle su carta perché sono poesie per ricordare "e niente cancellerà / il ricordo e la memoria / di te". E così, vengono scanditi momenti, particolari ricchi di significato, emozioni di una vita che viene ripercorsa nel ricordo: "Scorre la pellicola / della tua vita / riporta le immagini" . Sono presenti, inoltre, descrizioni suggestive, cariche di tenerezza e amorevolezza, come questa: "La grande distesa azzurra / è lì davanti a te, / la solcherai con le tue bianche ali", in un dialogo immaginario che lega madre e figlio, per sempre. Come ebbe a dire Isabel Allende: "Non esiste separazione definitiva fino a quando c'è il ricordo" e queste poesie ne sono una importante e meravigliosa testimonianza. (Prefazione di Giuseppe Aletti)
👉Lucrezia Brescia è nata a Mandatoriccio (CS) nel 1956. Insegnante di Scuola Primaria, attualmente in servizio, vive a Crotone ove ha sede l'Istituto Comprensivo presso cui presta servizio. Nel 2019 ha partecipato, risultando Autrice Selezionata, all'XI Edizione del Concorso Internazionale di Poesia Inedita “Il Federiciano”, indetto da Aletti Editore.
Con la prefazione di Giuseppe Aletti
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Il libro è acquistabile, previa ordinazione, presso qualsiasi libreria.
ISBN 978-88-591-7041-9
Collana POETI IN TRANSITO
€ 12,00 pp.64
Aletti Editore
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